Premana si prepara ad accogliere il “mondiale dei mondiali”, il piccolo abitato abbarbicato sulle montagne che sovrastano il lago di Como dal versante lecchese ospiterà i mondiali classici il 30 luglio ed una settimana dopo quelli di lunga distanza.
Emanuele Manzi, un vero mito della corsa in montagna italiana e per ben 20 volte azzurro, con 15 “caps” con la nazionale assoluta di mountain running, 2 con la junior e 2 nel cross, ha “ispezionato” e provato per noi il percorso di gara della prova Classic!
Un’analisi vera quindi, fatta “sul campo” e redatta da uno che di mondiali di corsa in montagna se ne intende (anche un argento individuale per lui, nel mai dimenticato mondiale 2001 di Arta Terme in doppietta con l’oro di Marco De Gasperi al termine di una grandissima gara).
Lele analizza le varie fasi del tracciato ed in chiusura ci fornisce anche una interessante lettura di come, e anche dove, potrebbero decidersi le gare.
Andiamo allora a scoprire grazie al nostro speciale inviato tecnico i segreti dell’anello premanese, il percorso up&down completo e senza respiro che sarà teatro della battaglia iridata!
(NDR: Le foto utilizzate a corredo della scheda di Lele sono quelle del test di selezione effettuato lo scorso 18 Giugno)
“Il tracciato si svilupperà su un giro di circa 6,3km da ripetere due volte per le categorie assolute maschile e femminile e una volta per le categorie giovanili juniores. A questi va aggiunta la parte di lancio che verrà percorsa nel primo giro per tutte le categorie di circa 200 metri. Il dislivello a giro è di circa 430 metri.
La partenza avverrà in centro paese percorrendo via Roma e transitando sotto il traguardo, la strada è ampia e sale in maniera costante ma leggera. Dopo circa 500 metri in prossimità della piazza della chiesa si avrà un restringimento e inizierà un tratto nel centro storico tra viuzze, cambi di direzione e gradini.
Dopo aver attraversato ancora un paio di volte la strada principale, si giunge ai margini dell’abitato ed inizia il tratto offroad. Siamo a circa un km di gara e si incontra il primo “muretto”. Non molto lungo ma ripido e con alcuni gradini.
Le pendenze si fanno più lievi, inizia un traverso che porta verso il km 1,5 dove all’altezza di alcune baite si svolta decisi a sinistra in un nuovo tratto di collegamento che porta su una bella mulattiera in sasso con pendenza più importante che viene percorsa per circa 400 metri prima di riportarsi su un sigle-track e giungere al km 2 in prossimità di due case.
Il sentiero prosegue incontrando un altro gruppo di case alternando tratti con diversa pendenza.
Dopo aver attraversato la strada carrozzabile sterrata al km 2,5 inizia il tratto più impegnativo della salita che si fa man mano più ripida fino al muro finale su prato. Una salita non molto lunga (circa 200 metri) ma che soprattutto nel secondo giro potrà fare la differenza.
Prima di scollinare ad una quota di 1355 metri si percorre un traverso in erba dove le pendenze sono più accessibili.
La discesa inizia sulla mulattiera in sasso e si passa subito il km 3. I sassi sono ben ancorati al terreno ma non regolari; soprattutto in caso di pioggia bisognerà prestare attenzione.
Il sentiero attraversa nuovamente la strada bianca carrozzabile e scende grazie anche ad alcuni gradini, nel bosco di castagni, tratto un po’ più tecnico con un paio di curve.
A circa 3,5km si intercetta e percorre per qualche centinaio di metri la strada bianca prima di rientrare nel bosco dove inizia un tratto con pendenza leggera e decisamente da spingere.
Passato il km 4 dove la strada leggermente torna a salire, si attraversa una valletta prima di giungere ad un gruppo di case dove, dopo un grande castagno, appena prima del borgo si scende a sinistra nel prato. La pendenza è notevole e la strada scende velocemente, e con un paio di tornanti si svolta a sinistra e si riattraversa la valletta.
Il percorso sale leggermente fino a ritrovare la mulattiera in sasso con una svolta a destra.
Poche centinaia di metri e verso il km 4,5 si arriva sulla strada sterrata che si percorre per circa 500 metri prima di svoltare a destra in un sentierino nel prato ed arrivare al km 5. La pendenza è ancora relativa e quindi tutto da spingere.
Al km 5,3 si torna sull’asfalto e dopo una breve ripida rampa si compie una curva a gomito a destra per arrivare sulla strada principale. Per circa 500 metri si resta su questa strada che tende ad alternare discesa e un tratto di leggera risalita. In prossimità di un tornante si gira a destra per arrivare al parco del museo etnografico.
Siamo al km 6 e la parte nel parco è un continuo susseguirsi di tornantini e gradini in discesa in cui bisognerà prestare attenzione soprattutto perché al termine di un lungo downhill.
Grazie ad una passerella artificiale si torna a livello della partenza e si giunge al traguardo o, nel caso delle categorie assolute, si riparte per il secondo giro.
C’è di tutto in questo percorso: salita ripida alternata a tratti più facili; asfalto, sterrato e prato.
Fatta eccezione per alcuni tratti di discesa più ripidi dove si va in frenata, è tutta da spingere e quindi ci sono pochi tratti un cui poter recuperare. Soprattutto nel caso di chi dovrà percorrere due giri (Senior Women e Senior Men) sarà fondamentale la tattica di gara perché probabilmente la differenza avverrà nella seconda metà della risalita finale. “
Dal comitato organizzatore arrivano in queste ore anche alcune conferme relative agli allestimenti di contorno che arricchiranno il percorso del mondiale classic 2017.
Sarà infatti quello premanese un Mondiale per il pubblico, e quindi il percorso è stato reso volutamente molto seguibile. La salita e la discesa sono a pochissima distanza e si possono quindi vedere, con alcuni facili spostamenti, più volte gli atleti .
Inoltre nella zona di massima quota, alla sommità del muro finale, ci sarà l’allestimento di una sorta di piccolo stadio, con musica, speaker, ristoro e quel calore che ha reso famosi nel mondo i tifosi di Premana.
Tutte le Info e la traccia scaricabile sono disponibili sul sito ufficiale del mondiale 2017: clicca qui
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