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27 maggio 2017 – Al di là dei comunicati stampa ufficiali, al di là della prosa giornalistica, Bolognano-Velo 2017 è intrisa di tanti altri temi e significati.

La “Magia di Arco” prima di tutto, che aleggia li a pochi metri. La cittadina del Castello non sarà sulle altimetrie di gara quest’anno, ma il format organizzativo, la squadra, le risorse sono esattamente quelle del trionfale Europeo 2016 e delle scintillanti edizioni della Castle Mountain Running – Gundersen Race degli anni precedenti, prodotto rivoluzionario e dall’appeal senza precedenti. Arco è senza alcun dubbio divenuta una delle roccaforti del GRANDE mountainrunning, ce lo dice la storia recente, con l’immagine dei Gemelli Dematteis che appaiati percorrono o il viale alberato del Casinò per andare a spartirsi l’Europeo 2016 come timbro di garanzia ad imperitura memoria.

INDIMENTICABILE

INDIMENTICABILE

Dentro i temi tecnici di questa edizione c’è poi molto altro: primo incontro tra i big internazionali , con vista obbligata su Premana, prime schermaglie tra i big d’Europa in vista di Euro-Kamnik 2017, il prossimo 8 luglio sede dei campionati assoluti continentali. E dentro ovviamente si mescolano speranze e rabbiose sfide tra i top runners di casa nostra: il titolo Italiano, una maglia azzurra da conquistare, conferme da ricercare, punti Grand Prix Eolo e crediti da guadagnare, perché dalla Bolognano-MonteVelo in poi di girarsi indietro non ci sarà più tempo…

Tra le storie di Arco/Bolognano-Velo 2017 senza dubbio quella di Sara Bottarelli. La stellina della nostra nazionale ha vissuto un avvio di stagione da incubo se parliamo di montagna. Sembrava destinata ad un avvio col botto dopo la stagione quasi perfetta dello scorso anno, ed invece un infortunio l’ha messa fuori gioco proprio alla vigilia del Campionato Lunghe distanze al Trofeo Nasego che l’aveva lanciata in orbita nel 2016. Il ritorno non è cosa facile, dubbi e un comprensibile ritardo di condizione accumulato nella riabilitazione  oltre ad un percorso decisamente non adatto alle sua caratteristiche ne fanno un nome da segnalare per il peso specifico in senso assoluto sullo scacchiere azzurro ma i nomi delle favorite di domenica sono altri.

Gaggi-Collinge-Bottarelli, podio di EuroArco 2016

Gaggi-Collinge-Bottarelli, podio di EuroArco 2016…tanta roba

Quelli ad esempio di Valentina Belotti, la camuna non ha sbagliato un colpo nel suo avvio di stagione, vissuto in coabitazione con il post operatorio al tendine d’Achille. Brava a fare la sua gara al Tube Race, impeccabile agli italiani di vertical. Ora Bolognano ci dirà se la vice campionessa del Mondo 2016 è pronta a dare quelle risposte europee che i tifosi sognano. Un Grande risultato la proietterebbe in alto anche nella Eolo Mountain Classic Cup, andando a sommarsi con quanto di bene sta già facendo nella Vertical Cup.

Ad impensierire Valentina ci saranno di certo le ragazze in NeroVerde de La Recastello: Samantha Galassi ed Alice Gaggi hanno centrato i rispettivi obiettivi di inizio stagione, guidano la graduatoria della Mountain Classic Cup e si presentano nell’alto Garda Trentino con tutti i presupposti per fare bene. Samantha è a caccia di una maglia azzurra per Kamnik, Alice ha messo in cassaforte il primo titolo della stagione e la sua è una marcia inesorabile verso l’obiettivo di Premana.

Valentina Belotti al mondiale 2016

Valentina Belotti al mondiale 2016

la Ceka Pavla Schorna guida senza dubbio la nutrita pattuglia delle più agguerrite sfidanti, pattuglia dentro la quale si nasconde certamente la sorpresa di giornata, ruolo su cui Camilla Magliano può decisamente scrivere un trattato dopo il suo exploit senza precedenti nel week end del Nasego dove da sconosciuta è diventata in due giorni l’osservata speciale con vista sulla nazionale… Antonella Confortola e la sua intramontabile classe, Arianna Oregioni ed un talento sempre  più evidente, l’accoppiata Barbara Bani e Gloria Giudici, in tappa di avvicinamento verso i mondiali di Trail, e poi ancora Elisa Sortini, Angela Serena, Ilaria Dal Magro, Roberta Ciappini, Ivana Iozzia, Francesca Bellezza..e la lista è ancora davvero lunga, insomma Domenica, poi  vedremo, sapremo, di certo… ci divertiremo.

Anche tra gli uomini tanta carne al fuoco e soprattutto interrogativi che tutti gli appassionati si continuano a porre in queste ore: la “new-wave” dell’uphill italiano si confermerà ? l’avvio di stagione, il campionato italiano e specialmente le prove di Eolo Vertical Cup hanno lanciato in orbita i vari Hannes Perkmann, Patrick Facchini, Robert Hofer e Marco Moletto, hanno riesumato e dato nuova linfa a quel campione tutto genio e sregolatezza che risponde al nome di Antonio Toninelli, hanno detto che Francesco Puppi fa sul serio ed ha una duttilità tecnica e tattica impensabile e reale, hanno sancito che Davide Magnini è già diventato grande.

La folle volata del "Magno" all'europeo di un anno fa

La folle volata del “Magno” all’europeo di un anno fa

Questo però è il passato prossimo, il presente ed il futuro debbono dirci se questi atleti che cosi bene hanno dato il via alla stagione, permettendosi il lusso di monopolizzare anche le prime posizioni dell’Italiano Assoluto Lunghe distanze, sapranno mantenere questo livello, chissà magari anche comporre la nazionale azzurra per l’Europeo. Oggi come oggi un “FabFour” azzurro per Kamnik composto da Baldaccini-Chevrier-Perkmann e Toninelli non è per nulla utopia, con la consapevolezza che tanto Francesco Puppi quanto Davide Magnini hanno corso forte da subito sulla sola salita, inanellando una continuità di risultati impressionante il primo ed irrompendo sulla scena “senior” il secondo (Puppi ha fatto 2° al Vertical Tube, 5° all’italiano di Vertical, 2° all’Italiano Lunghe Distanze, 2° al Jack Canali, è davanti nella Eolo Mountain Classic Cup e 2° nella Eolo Vertical Cup. Magnini ha fatto saltare il banco con la vittoria al 30 Passi Vertical permettendosi addirittura il lusso di battere il record di Zemmer).

Hannes Perkmann al Vertical Tube (foto G. Meneghello)

Hannes Perkmann al Vertical Tube (foto G. Meneghello)

In effetti Davide Magnini merita particolare attenzione nella presentazione di questa particolare gara. Il feeling con Arco  dell’atleta di Vermiglio è da sempre speciale, qui si è laureato campione del mondo giovanile nella Youth Cup del 2014, qui lo scorso anno ha mandato fuori scala i decibel della zona arrivo quando con una volata ai limiti dell’incredibile è andato a prendersi l’argento europeo Juniores. Ora il ragazzo corre con i grandi, ma ha già lanciato chiare avvisaglie di essere già perfettamente pronto, soprattutto sulle gare di sola salita.

Non bastassero questi succulenti temi per fare di Bolognano-Velo 2017 una gara già pronta per i libri di storia delle grandi sfide del #MOUNTAINRUNNING, ecco che altri due corposi ingredienti completano una ricetta esplosiva:

In primis la “legione straniera”, pochi ma dannatamente buoni, qui a fare sul serio per mettere da subito la testa avanti nel ranking del Grand Prix di Coppa del Mondo WMRA.

Il Kenyano Isaac Kosgei Toroitich di montagna ha dimostrato di saperne negli ultimi anni, ed il 2h12′ in maratona che si porta appresso è un biglietto da visita eloquente, del lotto è più regolare ma non ha ancora forse firmato una vittoria in una prova di cosi alto livello, qualcosa che invece è piuttosto famigliare all’altro africano del lotto di partenza, e qui dobbiamo scomodare i grandissimi della disciplina perché l’eritreo Petro Mamu nelle ultime 5 stagioni ha messo insieme statistiche impressionanti ed un numero di vittorie di altri livello da collocarlo tranquillamente sui livelli di Wyatt e De Gasperi, ed un vero appassionato di corsa in montagna sa quanto questa affermazione pesi. Mamu è senza se e senza ma il grande favorito di domenica, e con lui lo spettacolo è g-a-r-a-n-t-i-t-o!

PETRO MAMU (credit. P. Piccoli)

PETRO MAMU (credit. P. Piccoli)

Accoppiata Europea di alto spessore per rispondere e completare gli “internationals” presenti domenica: il ceko Jan Janu sta sbagliando poco, quasi nulla nelle ultime stagioni (tra gli highlights della scorsa stagione la top ten degli Europei di Arco, primo individuale al Vanoni 2016), non è più una promessa, questo è un campione e la stagione 2017 promette di vederlo costantemente tra i fattori di maggior rilievo. lo Scozzese Andrew Douglas ha sulle spalle l’onere e l’onore di aver definitivamente conquistato i gradi di condottiero del team britannico. Lo dicono i risultati con la nazionale delle ultime 2 stagioni, lo dice proprio il Grand Prix WMRA, che il ragazzo di Edimburgo ha vinto nel 2015.

Ma il tema forse centrale e che sta tenendo tutti col fiato sospeso è il grande alone di attesa ma anche di speranza che aleggia intorno ai Gemelli Dematteis. I due simboli per antonomasia della corsa in montagna italiana degli ultimi anni sono alle prese con un momento veramente complesso. Infortuni ed affaticamenti vari li stanno tenendo lontano dalla mischia, e da cavalli di razza quali sono la sofferenza è ben visibile nei volti e nelle voci di chi solo un anno fa ha regalato un’emozione indimenticabile proprio sui sentieri del Garda Trentino con il capolavoro Europeo. Mai sottovalutare il cuore di un campione, e cosi va fatto, assolutamente, mentre ci si avvicina a quella che in molti sperano possa essere la giornata del definitivo rientro ad alto livello dei Gemelli.

gemealic

I GEMELLI (ph. Benedetto)

Spasmodica attesa anche per verificare lo stato di forma e rivedere all’opera Xavier Chevrier ed Alex Baldaccini. Punti fermi della nazionale azzurra che ha vinto tutto nelle ultime 3 stagioni.

Anche per loro avvio in sordina, ora è tempo di riprendere il proprio posto che in ambedue i casi è anche quello di guide e capitani di squadre formidabili, tanto sono le edizioni 2017 dell’Atletica Valli Bergamasche Leffe e dell’Atletica Valle Brembana.

Il dream team di Leffe è una sorta di Real Madrid del mountain running con Luca Cagnati, Alessandro Rambaldini, Nicola Spada, Max Zanaboni e naturalmente Cesare Maestri: talento, classe, forza, carattere, gruppo. C’è tutto per vincere tutto e poter attaccare su qualsiasi terreno di gara.

il Fenicottero di Nus: Xavier Chevrier

il Fenicottero di Nus: Xavier Chevrier (foto Skola)

Non da meno il team che prende forma in casa dei “cugini”, detto di Puppi e Baldaccini non dimentichiamo che in maglia Valle Brembana per la montagna è tornato in gioco un talento come Nadir Cavagna.

Al derby orobico si aggiunge ovviamente La Recastello che oltre a Toninelli può contare su Luca Magri e Rolando Piana, mentre altre squadre scendono sulle rive del Benaco a caccia di risultati, come quelli che ha portato in maniera già tangibile e concreta un ottimo Emanuele Manzi (il pluricampione con la maglia della Forestale e della Nazionale sarà al via seppur menomato da un paio di costole incrinate) nella sua nuova avventura in maglia US Malonno o come quelli davvero incoraggianti dei ragazzi del Valchiese: Marco Filosi ed Alberto Vender.

Vender, Maestri, Filosi

Vender, Maestri, Filosi

Molti altri tra i migliori italiani presenti, per una giornata che decreterà anche la prima prova di campionato italiano delle categorie Junior e Promesse. A loro, ai giovani, come ai tanti tifosi che coloreranno il percorso verso il traguardo di S.Antonio, Garda Sport Event col Presidente Franco Travaglia regalano una giornata ed una gara forse irripetibili, di certo ad un livello visto pochissime volte in Italia per manifestazioni che non fossero Mondiali o Europei.

Dalla nostra redazione, composta prima di tutto di appassionati della corsa in montagna, non può che arrivare un GRAZIE sincero.

Appuntamento a tutti domenica mattina, alla Bolognano Velo 2017: il grande spettacolo del MOUNTAIN RUNNING!

QUI LA LISTA PARTENTI COMPLETA