11 maggio 2017 – Dall’autunno scorso, Franco Travaglia, presidente di Garda Sport Events, responsabile organizzativo della fantastica edizione dei Campionati Europei 2016 di Arco, lotta contro una rara forma di carcinoma. “Ogni giorno sposto l’orizzonte un po’ più in là, proprio come scalare una montagna”. Bolognano – Velo significa salita, fatica, capacità e volontà di soffrire, di trovare le energie per andare avanti, per arrivare. Concetti che negli ultimi mesi Franco Travaglia, il presidente di Garda Sport Events società organizzatrice della prima prova tricolore e tappa inaugurale della Coppa del Mondo di corsa in montagna che tornerà il 28 maggio, si è ritrovato a fronteggiare sotto un’ottica drammaticamente nuova. Bisogna fare un salto all’indietro all’ottobre 2016, occasione per festeggiare l’eccellente stagione culminata con gli apprezzati Europei di Arco e la meritata pensione (dal lavoro) del presidente Travaglia. Proprio in quel clima di festa e serenità Franco ha scoperto di essere vittima di una rarissima forma di carcinoma anaplastico indifferenziato alla tiroide. La prima diagnosi è stata drammatica nell’esiguità di aspettativa che concedeva. Diagnosi supportata purtroppo dalla statistica che accompagna questa forma di carcinoma. Un fulmine a ciel sereno. Ma se c’è una qualità che a Franco Travaglia non fa difetto è la cocciutaggine, la determinazione, la grinta. Di fronte ad un simile cambiamento di prospettive, il presidente della Garda Sport Events ha impiegato pochi giorni, per non dire ore, per trovare un nuovo equilibrio e avviare una battaglia a tutto campo. Ha voluto sfidare il destino avverso, ha inseguito una soluzione che in molti suggerivano impossibile, fino ad optare per un invasivo intervento chirurgico a cui si è sottoposto in autunno a Milano, presso l’Istituto Europeo Oncologico, operazione che ha richiesto oltre all’esportazione della significativa massa tumorale anche di parte di laringe e trachea. Da quel giorno è iniziata una vera e propria battaglia, una lotta per la vita che ha trovato in Franco un autentico guerriero, grazie anche al supporto della dottoressa Elena Magri del reparto di radioterapia oncologica dell’Ospedale Santa Chiara di Trento. Per mesi brutte nuove si sono alternate a notizie positive, ora da qualche settimana Franco ha intrapreso un impervio percorso di cura sperimentale che coinvolge solo 76 pazienti al mondo. Un dato che da solo può far riflettere sulla rarità di questa forma tumorale. Sin dall’operazione Franco Travaglia non può parlare, forse in futuro potrà farlo, ma pur nel mezzo di tante difficoltà, in questi mesi, non ha mai lesinato la propria carica positiva, il proprio entusiamo, la propria voglia di vivere, come riconosciuto dalla stessa dottoressa Magri. Franco può contare naturalmente sulla sua famiglia, ma anche su uno staff che sa interpretare il singolo sguardo e proprio su questo feeling speciale e sul valore dei “suoi” volontari si è appoggiato per non smettere mai di sognare. Nonostante tutto continua a lavorare, ad organizzare, a progettare: la Bolognano Velo è ormai dietro l’angolo, il 28 maggio prossimo, ma nella mente del presidente Travaglia c’è già la Castle Mountain Running 2018, perchè non ha nessuna intenzione di fermarsi. Anche senza parole, Franco Travaglia non ha perso la voce e la capacità di guida della società. Scrive, si confronta con i figli ed i collaboratori, riesce a mantenere il ritmo, pur nella stanchezza che accompagna cicli e cicli di cura, pur nella difficoltà di non poter ricorrere ad una telefonata per risolvere qualsivoglia inghippo. Con gli sponsor, con le istituzioni, con i volontari, con chiunque. “Non mi è mai piaciuto essere al centro dell’attenzione, a maggior ragione in questo momento. Ho valutato enormemente la possibilità di rendere davvero pubblica la mia situazione – è il pensiero di Franco Travaglia – ma col tempo mi sono convinto che è giusto che si conoscano le difficoltà legate a questa mia malattia, anche solo perchè il mio caso possa servire a spronare e a dare ulteriore forza a chi si imbatte in questi “mostri”. La mia vita va avanti, la mia lotta continua e non ho alcuna intenzione di mollare, tanto che insieme a tutti i collaboratori della Garda Sport Events stiamo lavorando perchè la Bolognano Velo 2017 possa essere indimenticabile, con lo sguardo già rivolto all’anno venturo. La montagna ci insegna che ogni passo permette di spostare un po’ più in là l’orizzonte e mi piace pensare di fare una cosa analoga, di provare a guardare giorno dopo giorno sempre più lontano. Senza mai smettere di salire”. E la montagna sarà la protagonista di domenica 28 maggio, con la Bolognano Velo che torna in calendario per ospitare la prima prova tricolore e la tappa inaugurale della Coppa del Mondo WMRA di corsa in montagna. Tutti i big italiani e molti top runners internazioanli saranno al via di Bolognano, nel comune di Arco, nel Garda Trentino, per inseguire il traguardo posto in località Sant’Antonio, a quota 1200 metri nel comune di Ronzo Chienis, sulle pendici del Monte Stivo. Tutte le informazioni su percorso, dati tecnici e sul programma sono disponibili sul sito www.bolognano-velo.it
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