DCIM100GOPROG0059067. 23 de abril de 2017  Kilian Jornet è pronto per una nuova avventura in questo 2017! Dopo aver partecipato al Mezzalama solo domenica scorsa, dove ha chiuso in seconda posizione in squadra con gli svizzeri Marti Werner e Martin Anthamatten è volato verso l’Himalaya dove passerà le prossime settimane sperando di completare due progetti alpinisti molto diversi tra loro. Prima ascesa: Cho Oyu Nella prima parte del viaggio, Kilian Jornet tenterà l’ascesa al Cho Oyu (8.201m), la sesta montagna più alta del pineta. Per questa spedizione Jornet sarà accompagnato dalla sua compagna Emelie Forsberg. Jornet ed Emelie hanno scelto una cima il cui campo base è facilmente accessibile. Dopo aver valutato diverse opzioni hanno optato per questa montagna. Kilian ha dichiarato: “sarà interessante capire come ci sentiremo, l’acclimatazione dovrebbe essere molto veloce. Stiamo preparando questa spedizione da diverse settimane ma non sapremo come reagirà il nostro corpo fino a quando saremo lì. Sarà un’esperienza molto interessante ed anche il primo 8000 per Emelie e mi piacerebbe essere lì ad accompagnarla. Da parte mia sarà una buona preparazione in funzione dell’Everest, per arrivarci ben acclimatato.” La coppia starà due settimane sul Cho Oyu e poi Jornet affronterà la seconda parte del viaggio. DCIM100GOPROGOPR9153. Everest, il gigante!  Così a metà di maggio Jornet andrà il Tibet per raggiungere il monastero di Rongbuk, a 5.000mt e punto di inizio delle spedizione sull’Everest (8.848m). Da qui la spedizione sarà ridotta al minimo, l’unico membro dell’equiper sarà il cameramen Sébastien Montaz-Rosset che lo accompagnerà. In questa spedizione Jornet punta a raggiungere in velocità la montagna più alta del mondo concludendo così il suo progetto personale Summits of My Life. Già da sei anno Jornet ha viaggiato per tutto il mondo cercando di stabilire i record di ascesa delle montagne più significative della terra. Iniziò la serie con il Monte Bianco nel 2012 e poi ha proseguito in Europa con Cervino per poi andare nel nord America Denali e sud America Aconcagua. Ora per concludere il progetto tenterà per la seconda volta l’Everest dopo il tentativo fallito del settembre 2016 a causa delle pessime condizioni meteorologiche. Il team avrebbe voluto tentare la salita il prossimo autunno ma non ottennero i dovuti permessi e quindi hanno dovuto anticipare il viaggio. Commenta Kilian“ Quest’anno l’esperieza sarà diversa rispetto al 2016, ci sarà molta più gente al campo base mentre lo scorso anno eravamo soli. L’idea del tentativo autunnale era dettata anche dal fatto che le temperature risalgono un poco e c’è minor rischio di congelamento Comunque sia andata, l’esperienza maturata lo scorso anno sarà fondamentale per la riuscita di questa prova.”  Come lo scorso anno,  il team Summits of My Life cercherà di raggiungere la cima per il versante nord dell’Everest. La parete nord è quella meno conosciuta dato che la maggior parte delle spedizioni sale dalla parete sud. Kilian comuqne non  conosce ancora precisamente la via che cercherà di seguire per la sua salita, molto dipenderà dalle condizioni meteo, che potrebbero indurlo a decidere di salire dalla parete nord o da Horbein. DCIM100GOPROG0069075. Durante i primi giorni il team prevede di stare al campo base avanzato ABC, situato a 6500 mt. Poi cominceranno a fare delle salite di prova per acclimatarsi e preparare la via prima di ridiscendere al punto di partenza del tentativo di record. Questo perchè nel progetto Summits of My life è possibile registrare un record solo partendo dall’ultimo punto abitato prima di raggiungere la vetta e rientrare alla base. In questo caso il punto di partenza è  proprio il monastero di Rongbuk a 5000 metri. Jornet sa che i punti più importanti della risalita saranno la quota e le condizioni meteo: “Ci sono molti fattori da prendere in considerazione, dipenderà da come mi acclimaterò alla quota, oltre alle condizioni meteo. Questi elementi condizioneranno la buona riuscita della mia impresa. Potremo prendere decisioni solo all’ultimo  Será allí donde tomaremos las decisiones, pero sabiendo que queremos hacer como lo hemos hecho hasta ahora: ligeros y rápidos. Hay gente que se piensa que es un reto de locos, pero para mí la montaña es un espacio de libertad donde cada uno hace lo que cree que debe hacer. Yo busco ir ligero para poder moverme con rapidez. De esta manera, pasamos menos tiempo en altitud y nuestro cuerpo se fatiga menos, aunque somos conscientes que eso añade un punto de riesgo a la expedición. Sin embargo, poniendo todos los elementos en la balanza, esta es la manera que escogemos y la que intentaremos hacer de nuevo en el Everest”. Kilian Jornet tiene previsto pasar un mes en el Everest para poder hacer la tentativa antes de regresar a Europa. Everest 2016-Summits of My Life Our Everest, una campaña global Durante la expedición se usará el hastag #OurEverest para seguir la evolución del reto. De esta manera se quiere unir a la comunidad de seguidores que han impulsado el proyecto desde el primer día y que han contribuido a hacer que el Everest sea hoy una realidad. Jornet explicaba: “Hace cinco años que empezamos este reto juntos, y con los valores y nuestra manera de ir a la montaña hemos llegado hasta aquí. Aunque no sabemos qué pasará tengo claro que este no es mi Everest, sino nuestro Everest, de todos los que de alguna manera han aportado un grano de arena para que este proyecto sea una realidad”. Se podrá seguir el proyecto en http://everest.summitsofmylife.com/ y en las redes sociales del proyecto, Facebook y Twitter. Credit foto Summits of My Life

Summits of My Life es el proyecto personal de Kilian Jornet, en el que intentará establecer los récords de ascenso y descenso de algunas de las montañas más emblemáticas del planeta, y que culminará con el intento de récord del Everest.El proyecto va ligado estrechamente a unos valores y una manera de entender la montaña purista y minimalista. Las experiencias vividas en cada reto quedarán plasmadas en diferentes películas que recogerán las experiencias vividas en cada reto.