4 gennaio 2017 – Da newcomer a rising star, il 2016 un pò pazzo di uno dei veri volti nuovi dell’élite azzurra nella corsa in montagna ed il ricordo di quel giorno sul Nasego, con Mamu e Xavi. Cesare Maestri ha dentro qualcosa di particolare, basta parlare con lui pochi minuti per rendersi conto di quanto sopra la media sia a livello intellettivo e di quanto sappia guardare in profondità, nelle pieghe di un mondo che viaggia sempre più a velocità folle, dando sempre più spesso l’impressione di avvitarsi su se stesso e sui propri spaventosi paradossi. Di bello c’è che a parlare con gente così viene naturale scoprirsi incredibilmente ottimisti sul futuro, cosa rara oggi, tanta è la serenità e la semplicità che sa trasmettere nella propria ingenua e positiva follia. “Cucciolo” Maestri ci ha messo davvero tanto a far detonare un potenziale che ormai veniva descritto come una leggendaria apparizione di qualche anno fa. Quando tecnici ed addetti ai lavori si accorsero di questo talento delle Valli del Chiese, capace di andare forte in salita ed in discesa, capace di scaricare da un fisico che pare scolpito da Prassitele una grazia ed un ritmo che molti possono solo sognare. Talento puro, bistrattato dagli infortuni, che finalmente il Tasso di Bolbeno è riuscito a innescare quando la stagione della Montagna 2016 ancora albeggiava sul muscolare e nervoso tracciato dei Campionati Italiani Lunghe Distanze, in scena al Trofeo Nasego in Valle Sabbia, a due passi da casa sua. Una vigilia passata ad ingoiare i soliti sorrisetti di circostanza quando veniva chiamato sul palco con gli altri top runners per la consegna del pettorale ed i più attenti puntigliavano nel far notare come quel ricciolone non avesse ancora fatto nulla di serio tra gli Assoluti e vivesse ancora degli allori portati a casa da Junior, ormai 4 anni fa. Poi una umida domenica valsabbina di Maggio, 23 km vissuti cavalcando emozioni ed un senso di redenzione puro, ora giocando di forza nell’imporre il proprio ritmo ad avversari scafati e titolati ma non più talentuosi, ora sorprendendosi e compiacendosi nel rimanere attaccato ai mutandoni di Petro “No Mistake” Mamu e del compagno di quadra e colonnello azzurro Xavier Chevrier. Sull’ultimo scollinamento, quello fatidico del passaggio al Rifugio Nasego, l’Eritreo Mamu prova a dare la sgasata decisiva in una giornata per lui più complicata del previsto, ma oggi non ce n’è, possibile che anche Bum Bum Dinamite possa perdere ? Lui che compilerà un 2016 da “clean sheet” vincendo TUTTE le gare dove si presenta al VIA? No, oggi non è giornata: oggi Xavi e Cesaretto hanno deciso di prendersi uno, Xavier, il master e l’altro, Cesare, finalmente il diplomino. Planata su Comero “a bombazza”, Oro e Argento, un podio da stropicciarsi gli occhi e una foto da incorniciare in cameretta…CUCCIOLO è DIVENTATO GRANDE si disse e si scrisse, tra il serio ed il faceto. Ma era solo il prologo di un Europeo corso ad Arco di Trento da graduato vero: 5°assoluto ed Oro a squadre! Perchè Cucciolo oggi è uno dei moschettieri azzurri, senza se e senza ma, e la garanzia più garantita che la grande corsa in montagna azzurra non si ferma qua! Testo: Alex Scolari – Foto: Marco Gulberti – Alexis Courthod
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