29 dicembre 2016 – Non sui sentieri, ma sui prati del cross: lì ha preso forma il loro piccolo grande sogno. Correre insieme in azzurro, sulle tracce di altri gemelli che qualcosa di buono, sia dice, abbiano pur realizzato correndo in montagna. Soltanto un paio di settimane fa, Giulia e Federica Zanne, diciannovenni bresciane allenate da Adriano Serina, nella laguna di Chia, non lontano da Cagliari, hanno finalmente chiuso un primo cerchio della loro bella carriera giovanile: insieme in azzurro, allora, per i Campionati Europei di cross.

Le gemelle Zanne nel gruppone della gara juniores (foto Colombo /Fidal)

Le gemelle Zanne nel gruppone della gara juniores (foto Colombo /Fidal)

Invano ci avevano provato sui sentieri della montagna, già a partire dalla scorsa stagione. Per quegli strani, piccoli scherzi che riempiono le pagine dei destini sportivi, tra piccoli infortuni e spazio al merito altrui, era però sempre sfuggito loro questo bel traguardo: emozionante da vivere, bello da raccontare. Già protagonista nel 2015 ai Mondiali di Betws y Coed, il bel talento di Giulia esplode nel luglio scorso ad Arco. Nel regno dell’arrampicata, è lei ad aprire una via sino a quel momento sempre preclusa alle juniores italiane nella massima rassegna continentale. Giulia Zanne Mai era arrivato per l’Italia un podio in questa categoria, non solo individualmente, ma anche a squadre. In un colpo solo arrivano entrambi: è un doppio argento, con Giulia a condurre sul podio anche le compagne di squadra: Francesca, un’altra Giulia e Lorenza. Campionati Europei corsa in Montagna-Arco_02_07_2016_199 In gara non c’è Federica, c’è però sul traguardo. A piangere commossa insieme alla sorella per il più sorprendente dei risultati ottenuti da azzurre ed azzurri durante i Campionati Europei. Rotto un incantesimo, più facile diventa forse continuare la rincorsa ad altri traguardi. Ai Mondiali di Sapareva Banya, i ruoli si invertono: per Federica arriva finalmente il debutto in azzurro, per Giulia, bloccata da un infortunio alla mano, è il momento di fare piccolo passo indietro e rivestire lei, per una volta, il ruolo di tifosa numero uno della gemella. thumb_img_9540_1024 Alle spalle di un’ottima Francesca Franchi, che chiude nona, Federica è undicesima: un bel debutto davvero, che unito al tredicesimo posto di Lorenza Beccaria riporta l’Italia delle juniores su di un podio iridato che mancava da quindici anni, dall’argento targato Elisa Desco, Valeria Marinoni e Michela Beltrando di Arta Terme 2001. L’anno prima, nella tedesca Bergen, le azzurrine erano state ancor più brave, conquistando l’oro, grazie ad Adele Montonati, ad Elisa Desco ancora e a Lara De Faveri. Poi, medaglie sempre stregate, sino al bronzo del settembre scorso, alle spalle di Repubblica Ceca e Germania. Con Federica in gara e Giulia a far festa sul traguardo.
Alla vigilia del cross europeo (foto Colombo / Fidal)

Alla vigilia del cross europeo (foto Colombo / Fidal)

Gioie ugualmente condivise, ne siamo certi, ma destini separati in gara. Sino all’abbraccio, in partenza e poi all’arrivo, di qualche settimana fa soltanto, a Chia.