8 novembre 2016 – Della partecipazione dei gemelli Dematteis alla maratona di New York si è detto e scritto, tanto più sulle nostre pagine social. Una presenza non troppo fortunata in termini di risultati, ma sicuramente proficua quanto ad esperienza personale e quanto a rappresentazione di cartolina universale per il movimento del mountain running italiano e internazionale. A dirla proprio tutta, in fase di avvicinamento si era tenuto un poco sotto traccia l’infortunio di Martin e, in buona parte, anche la scarsa preparazione completata da Bernard. Nelle ultime tre settimane precedenti alla maratona, soltanto in acqua aveva potuto muoversi il campione europeo in carica, mentre davvero troppo corto per dare sicurezze importanti era stato invece il periodo di avvicinamento per Bernard.
Non si fosse trattato di…New York, ovvio o quasi che i due gemelli avrebbero rinviato direttamente alla prossima primavera il ritorno, o il debutto che fosse, sui 42,195 meri di gara. Nel portare a termine la propria prova, sempre e comunque, e comunque e sempre con il sorriso, Bernard e Martin hanno in ogni caso ancora una volta manifestato appieno quel modo di intendere la fatica e la corsa che contraddistingue tanto loro quanto gli altri atleti del mountain running italiano… Non solo gemelli e New York nel weekend scorso dedicato alla maratona. Sulla distanza regina, era infatti in programma a Verbania la Lago Maggiore Marathon, valida anche e soprattutto per l’assegnazione dei titoli italiani. Detto dei successi tricolori di Ahmed Nasef (Atl. Desio/2h20’47”) e Martina Facciani (Calcestruzzi Corradini Excelsior/2h43’11”), per il pubblico che più ama la corsa sui sentieri vanno invece rimarcate soprattutto le prestazioni di Nekagenet Crippa (Trieste Atletica) e di Massimo Mei (Atl. Castello). Il ventiduenne già iridato juniores della corsa in montagna – Kryniza Zdroj, Polonia, correva l’anno 2013 – ha esordito domenica sulla distanza, con un benaugurante 2h21’17”, che gli è valso il quarto posto finale e l’argento nella classifica tricolore. Per Crippa una gara corsa su ritmi regolari, con un passaggio alla mezza maratona sul piede dell’1h10′, nella pancia di un gruppetto di cui faceva parte anche il già azzurro della corsa in montagna Massimo Mei. Per il toscano, un finale leggermente più difficile, ma un crono finale di 2h24’40” e un nono posto finale che gli vale anche la quinta posizione nella classifica tricolore. Peccato soltanto per quei tre secondi che gli impediscono di battere il suo primato personale, realizzato nel 2011 sulle strade di Venezia.Home page » Maratona: dai Gemelli newyorchesi a Neka Crippa e Mei
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