16 settembre 2016 – Per molti motivi, è un appuntamento da non perdere l’Ivrea-Mombarone. E’ la corsa in montagna simbolo del Canavese, una gara storica che nel corso degli anni ha varcato i confini locali e piemontesi ed è ormai conosciuta in tutta Italia. Per gli sportivi del canavese è un appuntamento da non perdere, come atleti in gara o anche come spettatori, visto che negli ultimi 500 metri, dal rifugio alla vetta, si corre sempre tra due ali di folla che fa un tifo rumoroso che ti trascina al traguardo, Partenza alle ore 8,30 dai 220 metri di quota di Piazza Ottinetti a Ivrea, per correre i 20 km e 2100 metri dislivello fino al traguardo della Colma del Mombarone. E’ una corsa in montagna particolare, dove si devono fondere le qualità del corridore di montagna nella parte alta del percorso, con quelle dello stradista, che sono determinanti nei primi 10 km di gara fino ad Andrate, visto che si sale dolcemente tra strade asfaltate, sterrate e sentieri costeggiando anche il lago Sirio, con il Mombarone sullo sfondo.

Xavier Chevrier, qui agli Europei di Arco sabato scorso

Xavier Chevrier, qui agli Europei di Arco sabato scorso

Mario Fornero, presidente degli Amici del Mombarone, la società organizzatrice dell’evento: “Siamo ormai arrivati a 450 iscritti, il numero che ci eravamo prefissi. Sono orgoglioso di essere il presidente di un gruppo di organizzatori che ha preso il testimone dai precedenti organizzatori e di essere arrivati alla 40 edizione, una scadenza simbolica. A questo proposito abbiamo invitato tutti i vincitori per una festa ad Andrate dove faremo le premiazioni nel pomeriggio dopo la gara. 40 anni oper una gara di corsa in montagna sono tanti, uno stimolo a portare avanti questa manifestazione che deve essere considerata un fiore all’occhiello per lo sport e il territorio canavesano.” moletto Passando alla parte puramente agonistica, mai come quest’anno si schiereranno sulla linea di partenza di Piazza Ottinetti atleti di spessore nazionale e internazionale sia della corsa in montagna che della strada. Atleti che daranno la caccia ai record della gara sono di Jonathan Wyatt in 1h55’17” (pur con il giallo dell’errore di percorso) e di Catherine Bertone, protagonista alle Olimpiadi di Rio in maratona, al femminile in 2h26’20”. A dare l’assalto al record e correre per portarsi a casa l’ambita coppa di rame e il nutrito montepremi ci sarà il valdostano Xavier Chevrier, che quest’anno ha rappresentato l’Italia sia ai recenti Mondiali di corsa in montagna dove ha vinto l’argento a squadre che agli Europei di mezza maratona, dove ha vinto il bronzo sempre a squadre. Campione italiano in carica di corsa in montagna lunghe distanze, dovrà vedersela con il giovane ruandese Felicien Muhitira, vincitore questa estate del Giro Podistico di Castelbuono, la più antica corsa su strada italiana. Con lui al via anche il keniano David Kiplangat. muhitira Bisognerà vedere la loro attitudine ai percorsi di montagna, per capire se saranno in grado di ripetere le gesta dei ruandesi Uwgeneza e Simukeka, rispettivamente primo e secondo della passata edizione. Poi un trio di scalatori che sicuramente daranno battaglia nella parte alta del percorso, il cuneese Marco Moletto, il biellese Enzo Mersi entrambi già vincitori di 2 edizioni e il valdostano Massimo Farcoz. Sarà presente anche il campione mondiale master di corsa in montagna, don Franco Torresani, 4 titoli mondiali per lui e 6 maglie azzurre assolute, l’unico caso di un prelato che ha vestito la maglia della Nazionale di uno sport in Italia. Quindi i migliori corridori canavesani Edward Young e Juan David Orozco Sanchez, che sicuramente non saranno comprimari sui sentieri di casa. Gara dal pronostico aperto al femminile, con la campionessa uscente Barbara Cravello che se la dovrà vedere con Katarzyna Kuzminska, Chiara Giovando e Sonia Glarey. Fonte: Giancarlo Costa – runningpassion.it