6 settembre 2016 – La prima volta della Bulgaria scocca alla trentaduesima edizione della rassegna iridata. Per la corsa in montagna sarà dunque novità a prescindere, anche se le vicende internazionali della specialità hanno spesso incrociato negli ultimi anni questo angolo dell’Est europeo, nel Nord ovest della Bulgaria. I Monti Rila, le pendici più alte della penisola balcanica, e una zona pure fortemente votata agli sport invernali. Da Borovets a Samokov, tornando inevitabilmente a Sapareva Banya: scrivi cross country oppure mountain running, ma l’area geografica è la stessa. Qui, nell’arco di pochi chilometri, dal 2010 al 2014, tre rassegne continentali: due in montagna, una nel cross. Cose bulgare, allora. E nella nuova vigilia iridata, piccolo passo indietro per ricordare insieme quanto da queste parti accadeva quando si correva per i titoli europei. gemelli Borovets Borovets 2013 – Una storica tripletta sfuggita di un soffio, ma anche l’ennesimo argento di Valentina Belotti e il bronzo del bravissimo juniores trentino Michele Vaia. L’oro, quello da tempo atteso, se lo prese con gara di spessore assoluto Bernard Dematteis, che con cavalcata solitaria seppe porre fine al dominio continentale del turco Ahmet Arslan. Lui, il piccolo sultano, quel giorno terzo e chiamato ad evitare che il podio maschile si colorasse di solo tricolore: perché, a dispetto di vigilia difficile, Alex Baldaccini fu capace di cogliere splendido argento, mentre Xavier Chevrier saliva sino al quarto posto. podio-sm Su quella lunga salita, inevitabile oro a squadre per gli uomini, pur alle prese con la giornata difficile di Martin Dematteis. Ma oro a squadre anche tra le donne, perché dietro alla Belotti, fu grande prova anche di Elisa Desco, quarta, e di Renate Rungger, quinta. A Borovets il debutto in azzurro di Samantha Galassi, mentre sul podio individuale fu ancora una volta assolo per l’austriaca Andrea Mayr e nuovo metallo, qui di bronzo, per la slovena Mateja Kosovelj. podio-sf In campo juniores, con Laura Maraga decima e le azzurrine quinte, da ricordare rimane soprattutto lo splendido bronzo di Michele Vaia, ancor più che il bell’argento a squadre. Quel giorno, il trentino corse alla grande e alle spalle dell’abituale giovane armata turca, nel finale seppe avere la meglio sul rumeno Leanca, dopo gara tutta in rimonta. Un bronzo che per Michele avrebbe preceduto periodo difficile in termini di salute: lunghi mesi di apprensione e di battaglia che, ora, finalmente, hanno lasciato spazio anche al ritorno alle gare. Una nuova vittoria, una nuova medaglia, più bella ancora di quella che sui prati bulgari più di qualche lacrima quel giorno gli strappò sul podio…

Michele Vaia

Michele Vaia

Sapareva Banya 2010 – Argento ancora, questa volta alle spalle della francese Marie Laure Dumergues. Soli tredici secondi e un sogno di rimonta rimasto aperto sino alla fine, ma argento ancora per Valentina Belotti. Su tracciato davvero semplice quanto a profilo altimetrico e difficoltà tecniche, il bronzo della gara donne sorrise alla maratoneta russa Elena Nagovitsyna, che costrinse al quarto posto un’Antonella Confortola fortemente penalizzata dal profilo dolce del percorso. Con Cristina Scolari sesta e Maria Grazia Roberti undicesima, Italia a precedere Francia e Russia nella classifica per Nazioni, per un esito vincente replicato al maschile davanti a Francia e Spagna. belott sapareva Argento ancora, dopo quello conquistato due anni prima dal gemello Bernard sulle colline tedesche di Zell am Harmersbach. Per Martin Dematteis, quella di Sapareva Banya, fu la prima medaglia internazionale in campo assoluto, che precedette di un solo anno il bronzo mondiale strappato con i denti tra la calura e la polvere di Tirana. A vincere, il solito Ahmet Arslan, mentre per Marco De Gasperi arrivava nuova medaglia continentale, difesa strenuamente nel finale dal ritorno del francese Julien Rancon. Per l’azzurro il secondo bronzo di una collezione continentale impreziosita dall’oro di Korbielow 2004, ma anche da ben quattro medaglie d’argento. Per l’Italia, anche il quinto posto di Gabriele Abate e il sesto di Bernard Dematteis, mentre tra gli juniores le cose più belle arrivarono dal quarto posto di Paolo Ruatti e dalle quinte piazze conquistate da Andrea De Biasi e Letizia Titon. Cose bulgare, si diceva allora…