23 agosto 2016 – Numeri da record per i Campionati Mondiali Master di Corsa in Montagna che animeranno Susa (TO) dal 26 al 28 agosto. La valle torinese infatti attende oltre 700 atleti tra iscritti alla gara Master e alla gara open, in rappresentanza di ben 27 Nazioni, compresa l’Italia padrone di casa. Si tratta di numeri che superano abbondantemente quelli dell’edizione 2015 di Betws Y Coed, dove ci si fermò poco oltre le 400 unità, e che sono destinati ad aumentare visto che le iscrizioni alla gara open sono aperte sino a sabato 27 agosto. Tra le Nazioni più numerose, alle spalle dell’Italia con 325 atleti, la Gran Bretagna, con 65 iscritti; seguono Germania (39), Slovacchia (33), Irlanda (23), Repubblica Ceca (22), Norvegia (14), Spagna (13), Francia (9), Polonia (9), Malta (6), Svizzera (6), Stati Uniti (5), Nuova Zelanda (4), Austria (4), Serbia (3), Svezia (3), Olanda (3), Australia (2), Slovenia (2), Portogallo (1), Ungheria (1), Danimarca (1), Cuba (1), Belgio (1), Bielorussia (1), Messico (1). La rassegna iridata over 35, giunta alla sua 17ma edizione viene ospitata dall’Italia per la terza volta dopo l’edizione del 2004 a Sauze d’Oulx (TO) e quella del 2011 a Paluzza (UD). A Susa il Mondiale è e sarà una corsa attraverso la storia e le sue diverse epoche: la partenza avverrà sotto l’Arco di Augusto di Susa, splendido esempio e resto archeologico dell’epoca romana, mentre l’arrivo per le categorie Master maschili dai 35 ai 50 anni sarà a Costa Rossa dove un cippo ricorda le gesta dei partigiani guidati dal Comandante Laghi, alias Giulio Bolaffi, nella battaglia delle Grange Sevine del 26 agosto 1944. Questa è la Stellinarace, il Memorial Partigiani Stellina, che quest’anno celebra la 28ma edizione con l’abbinamento alla rassegna mondiale. Rispetto all’edizione del 2015 in Galles, quando il percorso fu di salita e discesa, il tracciato di Susa è di sola salita quindi potrebbe consentire di mettersi in luce ad alcuni specialisti che lo scorso anno rimasero più attardati; altri sono invece attesi alla propria riconferma sul podio mondiale. I PROTAGONISTI – Tra i tanti atleti in gara molti i nomi di spicco della storia della corsa in montagna e, in particolare dello Stellina. Tra loro Antonio Molinari e Jonathan Wyatt, due icone campioni mondiali assoluti che si spartiscono l’albo d’oro del Memorial Partigiani Stellina. Molinari (Atl. Trento) è stato campione mondiale assoluto nel 1996 a Telfes (AUT) e campione mondiale master nel 2011 (categoria M40) ma nel suo palmares nella rassegna iridata over 35 figurano anche due argenti (2007 e 2012) e un bronzo (2014); affezionato della Stellina, qui vinse ininterrottamente dal 1995 al 1998 e salì sul podio numerose volte, l’ultima nel 2007 quando fu argento. Il neozelandese Wyatt è stato campione mondiale assoluto di corsa in montagna per ben 6 volte (1998, 2000, 2002, 2004, 2005, 2008); è il re incontrastato della Stellina di cui vinse 15 edizioni (dal 1999 al 2009, 2013 e 2014) ed è testimonial dei Mondiali Master Susa 2016 insieme alla moglie, l’azzurra di corsa in montagna e sci di fondo Antonella Confortola, conosciuta proprio sui sentieri di Susa. Suo infine il record della corsa con 1h14:37, stabilito nel 2004, sul percorso tradizionale, mentre il primato sul nuovo percorso appartiene invece a Martin Dematteis (1h03’49” nel 2010). Tra gli azzurri al via spicca il nome di Marco Olmo (ASD Roata Chiusani), M65, il cui nome è legato agli albori del trail italiano; dopo anni di gare nelle corse più estreme e nei trail più lunghi, dopo non aver mancato un’edizione dal 1996 al 2015 della Marathon de Sable, la corsa estrema di 240km attraverso il Sahara sul territorio del Marocco (salì sul podio nel 1996 e nel 1997 conquistando il terzo posto), ora il piemontese torna là dove tutto è cominciato, la corsa in montagna. Tra gli avversari di categoria di Olmo attenzione a Elio Ruffino (GSPT 75 Cuore da Sportivo), detentore del record di salita e discesa del Rocciamelone con partenza da Susa. Nella categoria M60 sarà invece al via il campione mondiale in carica Marino Portigliotti (GSA Valsesia). Da segnalare anche la presenza dell’azzurro Massimiliano Zanaboni (Atl. Valli Bergamasche Leffe), classe 1972, tra i papabili per la vittoria nella categoria MM40; Massimiliano Di Gioia (Atl. Palzola), terzo classificato assoluto nell’edizione 2013 dello Stellina; di Sergio Ravizza (Baudenasca), fratello dell’azzurra Matilde, che non ha mai perso un’edizione dello Stellina; di Angela Serena (Free-Zone) che nel 1998 corse la Stellina con la maglia azzurra.
In quello stesso anno un altro atleta si arrampicava sulle strade dello Stellina con la maglia della nazionale italiana: si trattava di Franco Torresani, già allora Don Franco Torresani, portacolori dell’Atl. Trento. Atleta e azzurro, è stato allora l’unico caso di ecclesiastico sportivo; presi i voti nel 1987, non ha interrotto la sua carriera di atleta arrivando a vestire appunto la maglia azzurra assoluta; Torresani, parroco di 3mila anime delle parrocchie di Coredo, Tavon, Smarano e Sfruz, incastonate fra i meleti della Val di Non, continua a gareggiare anche da Master e con ottimi risultati tanto che si è laureato campione mondiale nella categoria M50 nel 2014 a Telfes.Home page » Mondiali Master: in 700 a Susa per la Stellina
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