Italia in festa grazie ai due podi di un grande Francesco Puppi al maschile e di Elisa Desco al femminile. Tra le donne dominio a sorpresa della tedesca Michelle Meyer che mette dietro la Murigi. Grandissimo spettacolo in Val d’Anniviers, ma il record di Wyatt rimane saldamente al suo posto.

Non tradisce le attese la leggendaria Sierre-Zinal, per la 43^ edizione gli organizzatori avevano preparato un parterre infinito di top runners, conditi dalla passione travolgente di 4500 (!) tra coureurs, Touristes e Junior per uno spettacolo che ha fatto divertire ed emesso nuovi importanti verdetti.

Come On Francesco Puppi Come On !

Come On Francesco Puppi Come On !

Il primo è che il record di Jono Wyatt, griffato 2003, è rimasto al suo posto, per vincere a Mamu sono serviti 2h33’37”, ben lontani dal crono di 1h29’12” registrato a suo tempo dal NeoZelandese di stanza in Val di Fiemme. Tuttavia questo mero dato di cronaca non ridimensiona affatto l’ennesima impresa di “BumBum”, l’imperatore Eritreo si prende anche la Sierre Zinal, ed ora nel palmares non manca davvero quasi più nulla. La gara Uomini ha vissuto di momenti memorabili per pathos e drammaticità agonistica tenendo col fiato sospeso i tantissimi spettatori sparsi su tutto il percorso e la marea umana presente all’arrivo di Zinal. Con partenza aggressiva il britannico Robbie Simpson chiariva subito di non accettare il ruolo di vittima sacrificale nel giorno del tentativo del record dell’avversario africano, ben presto Mamu ha dovuto concentrare attenzione e sforzi per guardarsi dallo scatenato scozzese che gli è sempre stato incollato come un ombra. Anche alle spalle dei due titani in procinto di entrare in collisione non mancavano sorprese e spettacolo, grazie soprattutto ad uno stellare Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana – Saucony), prudente al primo passaggio di Niuoc ma poi già convincente 3° a Chandolin, non lontano dai due battistrada. Con i Keniani Kosgei e Surum ancora abbastanza prudenti ed i migliori europei (tra cui Manzi , De Gasperi, Fleurenton, Gonon e Costa) a fare gara di rimessa, la corsa si infiammava coi passaggi a Tignousa ed all’hotel Weisshorn, la dove a sorpresa Petro Mamu sembrava segnare il passo e dare il via libera al Simpson che si involava fino ad avere un vantaggio di 1’ scarso intorno a Barneusa, ultimo rifornimento prima della picchiata su Zinal. Nel frattempo Puppi, entrato in crisi per problemi intestinali, stringeva i denti concentrandosi sull’obbiettivo del Podio, visto il vantaggio dei due davanti salito sopra i 3’ e gli aggiornamenti radio che davano i due mori del RunTogether in rimonta serrata su di lui.

Bum Bum Petro Mamu

Bum Bum Petro Mamu

Mentre sulla linea di arrivo parte degli addetti ai lavori celebrava con troppo anticipo la debacle del piccolo Eritreo ed il trionfo di Robbie Simpson, ecco che come spesso accade a Zinal giungeva la zampata del campione. Con finale al cardiopalmo Petro Mamu ripiombava sull’avversario completamente saltato per aria e lo infilava nel tratto finale della discesa andando in allungo a prendersi anche questa classica, l’ennesimo sigillo di prestigio di una carriera vincente che non conosce pause. 33 i secondi tra i due alla fine, e nelle parole del vincitore una possibile interpretazione di quanto accaduto dopo il Weisshorn : “avevo bisogno di mangiare e di bere, sapevo che c’era ancora spazio per tentare una rimonta finale cosi ho scelto di rallentare per effettuare accuratamente il rifornimento e darmi il tempo per recuperare, probabilmente lui davanti ha tentato il tutto per tutto per mettere distanza sufficiente tra noi ma è andato in crisi, io al contrario alla fine stavo bene e sono riuscito a vincere malgrado una stanchezza generale che dopo tutte queste gare (ha corso solo lo scorso week end il vertikal ed il trail di Malonno vincendoli ambedue al termine di sfide infuocate n.d.r.) inizia a farsi davvero sentire“.

Robbie Simpson distrutto riceve alcune cure dopo l'arrivo

Robbie Simpson distrutto riceve alcune cure dopo l’arrivo

Il completamento del podio era per noi dolce estasi, con un’impresa delle sue il giovanssimo Francesco Puppi si regalava e ci regalava un pomeriggio da ricordare, 3° posto con un eloquente 2h36’38” ed ingresso nella Hall of Fame di Zinal, qualcosa che da solo vale una carriera, qualcosa che per Francesco è l’ennesimo tassello nella costruzione di un percorso che sta entusiasmando i tifosi italiani e non solo. Bene l’altro nostro “esordiente” a Zinal, una delle leggende della nostra corsa in montagna, Lele Manzi (Forestale), chiude al 13° posto con un bel 2h43’15”. Marco De Gasperi, in difficoltà nella seconda parte anche a causa di una caduta, conclude onorevolmente la sua ennesima Sierre-Zinal con un 18° posto in zona Wyatt, Simon ed Anthamatten, sono stati in tanti i campioni e super elites che hanno sofferto e per il caldo e per un percorso che, non ci stancheremo di ripeterlo, è unico per la moltitudine di “trappole” e rebus tattici che presenta.

Nella gara donne la grande sorpresa l’ha confezionata la teutonica Michelle Meier, in testa praticamente dalle prime battute e capace di dilatare il suo vantaggio fino a 5’ sulle inseguitrici che nel frattempo cambiavano identità in una roulette impazzita che faceva vittime ad ogni aggiornamento. La prima, la più illustre, era la coppia di francesci Dewalle-Comboulive, combattive nella prima parte e poi saltate inesorabilmente.

Michelle Meyer, gioia vera

Michelle Meyer, gioia vera

Gara più accorta era quella della nostra Elisa Desco (Atl. Alta Valtellina – team Scott), da manuale la partenza in sordina, esaltante la parte centrale con la rimonta graduale fino alla specialità della casa con finale tutto cuore per andare a prendersi, un anno dopo, un altro bronzo alla Sierre-Zinal, una gara che la vede tra le protagoniste da almeno un lustro. L’argento era per la detentrice del titolo, Lucy Murigi (Kenya), forse convinta di poter rimontare nella seconda parte sulla sorprendente Meyer, che invece ha davvero firmato un’impresa da raccontare ai nipotini.

Le altre italiane: Silvia Rampazzo (Valetudo) entra nella top15 staccando il 13esimo, Meno facile la giornata di Ivana Iozzia (Corradini Excelsior), la sua prima volta a Zinal le ha riservato una discreta prima parte ma anche una caduta e crampi che l’anno portata sofferente all’arrivo.

Elisa Desco, altro podio a Zinal..la classe è classe!

Elisa Desco, altro podio a Zinal..la classe è classe!

Ancora Italia, e questa volta siamo sul gradino più alto del podio, nella gara Junior che prevede il tratto di percorso tra Chandolin e Zinal. A vincere è Andrea Prandi (Alta Valtellina, Team Junior Scott) che controlla nella prima parte la fuga dell’elvetico Maximilien Drion per poi rimontare e vincere con grandissima discesa finale. I suoi compagni di squadra del team Junior Scott, Mathieu Brunod, Mirko Cocco e Luigi Cristani occupano le posizioni dalla 5^ alla 7^.

Si chiude cosi la 43^ edizione di un evento che sublima ancora una volta il vero spirito del correre in montagna, un evento “galactico” quest’anno griffato da “THE UNSTOPPABLE”…”bum bum” Petro Mamu non sbaglia…. e conquista anche Zinal! Foto credit: corsainmontagna.it classifiche sintetiche e condensate delle prime posizioni, sono reperibili complete sul sito di DATA SPORT: Schermata 2016-08-14 alle 13.39.26   Schermata 2016-08-14 alle 13.26.31   Schermata 2016-08-14 alle 13.25.14