18 luglio 2016 – La mitica Aosta-Becca di Nona è tornata, dopo 4 anni di letargo, nella versione di sola salita, accompagnata da una spettacolare giornata, quasi che il meteo dovesse farsi perdonare le ultime due edizioni del 2011 e 2012 corse sotto la pioggia e la neve. Anche questo nei meriti degli organizzatori, l’Associazione Becca di Nona 3142 e il comune di Charvensod, con Laurent Chuc e Loris Carrara anima e cuore di questa rinascita, che è stata festeggiata a lungo al traguardo intermedio di Comboè, dove la banda suonava al passaggio dei concorrenti in salita, e ha continuato fino al pomeriggio quando si ritornava giù dalla vetta. Ma la Becca di Nona 2016 non è stata solo festa e partecipazione popolare, ma anche gara tosta per scalatori, 2500 metri di dislivello in 13 km, con risultati agonistici di tutto rilievo, ad iniziare dal vincitore e dal podio di giornata.
E’ Massimo Farcoz del Pont Saint Martin, due volte Campione Italiano di Km Verticale Under23, il nuovo “re” della Becca di Nona, che s’impone con una grande prestazione e sigla il tempo di 1h54’26”, che è il nuovo record di salita alla Becca di Nona, superando il precedente record di 1h55’33” di Daniel Yeuilla del 2009. Poi vanno fatte due considerazioni per questo record, visto che la miglior salita la fece Jean Pellissier nel 2005 in in 1h53′ e spiccioli, ma faceva la gara di salita e discesa, e il percorso odierno era per i primi più lungo di 2-3 minuti, per portare il tracciato di gara al traguardo intermedio di Comboè a circa 2122 metri di quota. Cifre che servono alla statistica, ma anche per far capire meglio l’impresa atletica del vincitore, che dopo aver passato Comboè insieme ai compagni di fuga, il francese Jean-François Philippot e Nadir Maguet, in zona Gran Sex a quota 2609 metri inizia una progressione inarrestabile e va a vincere con un vantaggio di quasi 5 minuti sul secondo, il francese Philippot che solo ieri si è aggiudicato il Campionato Francese di Km Verticale e venerdì scorso in Val d’Isere era stao 5° in Coppa del Mondo, e qui corre la Becca in 1h59’22”: chapeau! Completa il podio Nadir Maguet, il talento di Torgnon dello scialpinismo e skyrunning, vincitore della Coppa del Mondo Espoir di scialpinismo e solo 7 giorni fa della skyrace di Cervinia, 3° posto in 2h01’02” per lui. Completano la top ten Fabio Bazzana 4° in 2h01’33”, Giovanni Bosio 5° in 2h05’01”, Pierre-Yves Oddone 6° in 2h06’42”, Stefano Stradelli 7° in 2h09’24”, Luca Gronchi 8° in 2h10’21”, Alessandro Plater 9° in 2h10’48” ed Henri Grosjacques 10° in 2h11’53”. A Marco Bethaz la classifica Master Over50, seguito sul podio da Ezio Sardanapoli 2° e Roberto Maguet 3°. Contesa fino all’ultimo respiro nella gara femminile, dove la spunta la canavesana Chiara Giovando dell’ASD Campo in 2h27’42”, al secondo successo importante in Valle d’Aosta dopo il Vertical di Fenis, che si mette alle spalle atlete che hanno scritto la storia dello skyrunning, a cominciare da Christiane Nex 2a in 2h28’39”, la francese Corinne Favre 3a in 2h29’35”, Gloriana Pellissier 4a in 2h32’49” ed Alma Rrika 5a in 2h35’44”. Flavia Giovara si aggiudica la classifica Master-Over50 su Claudia Titolo. Novità di questa rinascita dell’Aosta-Becca di Nona è stata l’Aosta-Comboè gara che passa in secondo piano rispetto alla “Becca”, ma che in 9 km propone 1500 metri di dislivello, quindi un “garone” anche questo. Questa se l’aggiudica Matteo Savin in 1h17’35”, su Savino Quendoz 2° in 1h18’49” e Fabrizio Cheillon 3° in 1h21’03”. Quarto al traguardo il fondista della Nazionale François Vierin che s’è aggiudicato il traguardo volante di Charvensod (paese organizzatore della rinata Aosta-Becca di Nona), così come ha fatto Gloriana Pellissier tra le donne. Nella gara femminile vittoria della fondista dell’Esercito Elisa Brocard in 1h29’11”, che per inciso nel 2009 siglò il record femminile dell’Aosta-Becca di Nona in 2h14′, seguito sul podio da Giulia Collavo 2a in 1h35’44” e da Valeria Poli 3a in 1h41’28”. Le dichiarazioni: Massimo Farcoz, il vincitore: “Sono contento e sorpreso da questa vittoria. Di solito corro gare che durano un’ora, oggi per me’ era tutta una scoperta. Sono stato con Maguet e Philippot fino a Comboè, poi ho allungato nella parte alta del percorso e mi sono sentito bene in quota. Adesso spero di ben figurare ai prossimi Campionati Italiani di Cortina e poi correrò l’Ivrea Mombarone in combinata con la gara di oggi.” Chiara Giovando, la vincitrice: ”Le altre ragazze sono partite fortissimo, io ero un po’ dietro, forse quarta a Comboè, ma da lì in poi mo sono sentita a mio agio su quel terreno e in quota e ho recuperato. Quando ho raggiunto Christiane Nex e sono passata davanti, mi sono resa conto che ero in testa e allora ho dato tutto fino al traguardo in vetta alla Becca. Penso sia la mia più grande soddisfazione agonistica, l’ho corsa soprattutto per la combinata con la prossima l’Ivrea-Mombarone, ma ho scoperto una montagna bellissima e un’organizzazione incredibile.” Laurent Chuc, l’organizzatore: “Ringrazio tutti i volontari e tutte le persone che ci hanno aiutato a far rivivere questa gara che mancava da qualche anno. E’ la gara simbolo degli Aostani, ma abbiamo ricevuto richieste da tutta Italia e abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni lunedì a 500 atleti, che comunque è un record italiano di partecipazione per una gara Vertical. Complimenti a tutti gli atleti che sono venuti a correre sui sentieri della nostra montagna e arrivederci a tutti nel 2018.Home page » Aosta – Becca di Nona: nel segno di Farcoz e Giovando
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