Arco 2016 : l’Europa chiama, forza azzurri !

Antivigilia di un Europeo atteso per la spettacolarità che location, tracciato ed organizzazione promettono. La grande qualità del Garda Trentino si fonde con il meglio della corsa in montagna continentale.

I temi tecnico-agonistici delle gare senior non mancano: l’Italia deve difendere la sua tradizione e qualcosa come 20 Coppe d’Europa nella categoria Maschile. Il sogno però è centrare la doppietta d’oro anche con le donne.

Ci proveranno, i ragazzi di Paolo Germanetto, ma non sarà semplice contro avversari agguerriti e desiderosi di farci lo sgambetto in casa.

Torna Arslan a guidare la Turchia, la Francia punta su Rancon, occhio ai Ceki con la rivelazione Janu ed all’inghilterra dello scatenato Douglas. Donne: tutti gli occhi sulle britanniche, Emmie Collinge strafavorita.

Le Gare Senior:

Senior Women

  • Dettagli percorso
  • lunghezza: 8540m
  • dislivello: +500m

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Identico percorso degli junior maschi, col passaggio singolo sia alla Torre Renghera che sul Monte Colodri, soprattutto la presenza di questa seconda ascesa alla famosa montagna dei rocciatori rappresenta il dettaglio tecnico più interessante nel tentativo di interpretare ed anticipare possibili scenari di gara. Non sarà di fatto una up&down secca, ma dopo la prima discesa serviranno gambe e cambio di passo per affrontare una seconda e decisiva salita. Una sorta di “Redde Rationem” cui nessuna delle pretendenti al trionfo finale potrà sfuggire ed al tempo stesso la certezza che anche le “scalatrici pure” non sono da accantonare troppo frettolosamente dai pronostici.

Doveroso però partire nella presentazione di questa gara dall’assenza della sua regina per antonomasia: la campionessa d’Europa in carica delle ultime 3 edizioni , la potente austriaca Andrea Mayr, non sarà ad Arco. Il sogno olimpico e la preparazione della maratona di Rio de Janeiro hanno dirottato la plurititolata atleta di Wels lontano da qui, ma 5 titoli mondiali e 3 europei sono troppa roba da dimenticare, il suo spirito aleggerà tra le mura del castello di Arco ad ispirare le amiche ed avversarie, c’è da scommetterci.

semplicemente...Andra Mayr

semplicemente…Andra Mayr

Altra assenza pesante è quella della britannica Emma Clayton, bronzo mondiale 2015, spesso piazzata nelle rassegne internazionali, vittoriosa ad Arco nel 2013 in occasione della tappa di World Cup WMRA, anche lei alle prese con una stagione dedicata alla pista, sognando prima Amsterdam poi Rio. Per due grandi assenti però vi sono altrettante new entry, su tutte colei che dagli addetti ai lavori è accreditata come naturale erede della Mayr per andare a dominare la scena del Mountain Running Femminile per i prossimi anni: Emmie Grace Collinge. La bizzosa inglesina di Nottingham di stanza in Italia (vive in bassa Valtellina per motivi di lavoro) è la candidata numero uno all’oro. Percorso e caratteristiche tecniche sembrano calzare su misura per questa scalatrice dalla potenza inaudita capace nel 2016 di arrampicarsi fino all’argento assoluto dei campionati italiani di cross a Gubbio, gara in cui ha letteralmente portato di peso la sua società, l’Atletica Alta Valtellina, all’incredibile scudetto.

Emmie Collinge vola verso l'argento agli ultimi Mondiali (foto Skola)

Emmie Collinge vola verso l’argento agli ultimi Mondiali (foto Skola)

Non solo Collinge però per le suddite di sua maestà: la Gran Bretagna è detentrice del titolo continentale vinto a Porto Moniz 12 mesi fa e tutto vuole fuorchè una “brexit” anche nella corsa in montagna. Il Team è stellare con la veterana Sarah Tunstall (vincitrice della Coppa del Mondo WMRA 2015 e 4^ ai Mondiali) e le talentuose Heidi Dent e Rebecca Hilland, quest’ultima trionfatrice della prova dei Trials Britannici alla Whinlatter Forest. Nel lotto delle più attese anche le ceke Pavla Schorna Matyasova (7^ a Port Moniz) e la compagna di squadra Adela Stranska di cui ricordiamo uno sfavillante mondiale da junior nel 2014 a Casette di Massa (bronzo per lei). Occhio alla transalpina Christelle Dewalle, verticalista di grande spessore ma capace di esaltarsi anche su prove muscolari come in parte il tracciato di Arco impone, menzione per l’Irlandese Sarah McCormak, solido elemento della nazionale Irish, nelle prime 20 agli ultimi due europei.

La Dewalle impegnata nel S.Caterina Vertical

La Dewalle impegnata nel S.Caterina Vertical

Nazionale Italiana come naturale sparring-partner delle Inglesi, c’è una Coppa da andare a riprendersi dopo lo smacco del 2015 in Portogallo e soprattutto la dura lezione impartitaci dalle britanniche ai Mondiali dello scorso settembre. La nazionale azzurra ritrova sicurezza ed esperienza mixando una ricetta senza precedenti in cui alla caratura internazionale (due tra le più medagliate di sempre tra le azzurre della montagna) ed alla classe certificata di Valentina Belotti ed Antonella Confortola si mescolano la voglia di emergere definitivamente di Alice Gaggi, forse giunta al proprio apice tecnico, e di compiere il salto di qualità di Sara Bottarelli, scommessa azzardata al mondiale gallese solo pochi mesi fa ed ora pronta a spiccare invece il volo dall’alto di un momento magico in termini di risultati e condizione. C’è tutto per fare bene, con la consapevolezza di non avere gerarchie ma 4 atlete tutte capaci di centrare il grosso obiettivo.

Valentina Belotti torna in maglia azzurra !

Valentina Belotti torna in maglia azzurra !

Senior Men

  • Dettagli percorso
  • lunghezza: 12310m
  • dislivello: +750m
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il profilo del massacrante percorso maschile senior, clicca per ingrandire

Ed eccoci alla gara regina, per fisicità e livello medio oltre che per le innegabili difficoltà imposte dal tracciato che imporrà due volte la salita alla Torre, tre passaggi in zona arrivo ed in mezzo la scalata al Colodri.

Poco da girarci intorno: la gara Senior Men è cosi crudelmente selettiva e sportivamente esasperata dallo staccare per pathos ed attesa le altre 3 gare inserite nel programma.

Qui possiamo davvero nasconderci poco: 21 edizioni della coppa d’Europa, per 20 volte Italia campione. Ciccammo solo nel 1996 a Llanberis, in Galles, dove la Francia ci tolse l’oro per l’unica volta. Correre in casa imporrà di gestire una pressione che non sarà sulle spalle dei nostri più accreditati avversari, agguerriti e numerosi come non mai. Partiamo anche qui dai Britannici, squadra medaglia d’argento alle nostre spalle nelle ultime 3 edizioni. Manca il bronzo mondiale 2015 Robbie Simpson, che dopo primavera spesa a tentare le selezioni per la maratona olimpica ha saltato i trials che hanno invece lanciato in orbita il vincitore di Coppa del Mondo WMRA 2015 Andrew Douglas. Il forte atleta dell’Iverclyde AC è stato in grado nell’ultimo mondiale di battere anche il nostro Xavier Chevrier (fu 6° con il Valdostano 7° in quel di BetwsYCoed) il che la dice lunga sulle sue potenzialità su percorsi “su&giù”, altri britannici i cui nomi sono da segnarsi con evidenziatore sono quelli di Chris Smith (10° al mondiale 2015) e di Alex Pilcher (Derby AC).

Douglas all'europeo 2015 inseguito da Chevrier

Douglas all’europeo 2015 inseguito da Chevrier

Dall’inghilterra ai cugini francesi, “Les Bleus” devono fare a meno con il vincitore dei trials: Cedric Fleureton, ma potranno schierare il capitano di mille battaglie Julien Rancon (EA Grenoble’38) giunto 2° alla selezione di Saint Priest davanti ad altro atleta da prendere con le pinze: Benjamin Bellamy (EA Pays de Foix). Outsider ma non troppo la Rep. Ceka, che propone un “blend” esplosivo tra l’innata classe del veterano Robert Krupicka, atleta da Top Ten europea in svariate occasioni, con la freschezza e sfrontatezza del rampante Jan Janu, fresco reduce da sfida stellare alla Neiriuve-Moleson contro Robbie Simpson e Petro Mamu.

Julien Rancon (Fra)

Julien Rancon (Fra)

Menzione per la Spagna, gli iberici presentano la “Seleccion” solo all’Europeo e tra i nomi fa capolino quello di Pablo Villa, elemento coriaceo e capace di buoni risultati anche in ambito skyrunning, ai trials spagnoli di Alhama de Murcia è stato 2° dietro ad un altrettanto interessante Enrique Meneses Lobo. Ed arriviamo al capitolo Turchia: torna su questi schermi Ahmet Arslan, uno che al campionato Europeo era abbonato fisso: 6 titoli continentali assoluti, per di più consecutivi, da Cauteret 2007 a Pamukkale 2012. Ahmet Arslan riprende ad Arco un discorso che solo l’impresa del nostro Bernard Dematteis a Borovets 2013 ha saputo interrompere. Il fenomenale piccoletto di Antalya, già vincitore della Coppa del Mondo 2011 e argento al mondiale WMRA di Tirana nello stesso anno, rappresenta un rebus viste le ultime stagioni di assenza da questo tipo di competizioni (si è dedicato ad alcune prove di extreme vertikal), ma se le voci ed i rumors che lo vogliono impegnato da mesi a raffinare la preparazione in pista sono fondate allora avremo di certo un grande protagonista sulle rampe tra l’Olivaia ed il Castello di Arco.

Ahmet Arslan (Tur) a Telfes 2009 vince il suo (momentaneo) 3° titolo europeo

Ahmet Arslan (Tur) a Telfes 2009 vince il suo (momentaneo) 3° titolo europeo

Detto degli avversari più temibili veniamo all’Italia: come preannunciato il fardello della tradizione e del pronostico sono sulle spalle dei ragazzi in azzurro, un peso ed una responsabilità che comunque non devono spaventare i nostri atleti.

Per raccontare delle rinnovate ambizioni di vittoria italiane partiamo dall’annotazione di due esclusi: una nazionale che ha come riserve a casa atleti del calibro di Luca Cagnati ed Alex Baldaccini è una Nazionale forte e di una profondità impressionante. I quattro prescelti per le casacche da titolari di Arco escono da una selezione che definire di alto livello è quasi eufemistico. Ed allora via al gioco dei ruoli: il due volte campione europeo (2013/2014) e vicecampione del mondo in carica Bernard Dematteis nei panni di Capitano e condottiero, il gemello Martin, che ritrova Arco ed un percorso che lo ha sempre esaltato, mina vagante per eccellenza. Il Campione Italiano in Carica, sia sulle corte che lunghe distanze, Xavier Chevrier a fare da barometro probabilmente decisivo nell’economia dei punteggi a squadre, e la bomba pronta ad esplodere Cesare Maestri, al suo esordio con la maglia azzurra senior in un grande evento. Questi i 4 eletti per la difesa della bandiera tricolore, questi i nomi delle 4 speranze dietro alle quali sabato mattina l’Italia che corre in montagna lancerà la propria spinta emotiva fatta di tifo ed entusiasmo, per vivere ancora l’ennesimo sogno europeo.

Berny Dematteis nella indelebile cartolina di Borovets 2013...campione d'europa!

Berny Dematteis nella indelebile cartolina di Borovets 2013…campione d’europa!

Il Programma Gare di Sabato 2 Luglio 2016:

ore 09.00 partenza gara junior femminile

ore 09.45 partenza gara junior maschile

ore 10.45 partenza gara senior femminile

ore 12.00 partenza gara senior maschile

ore 18.00 cerimonia di premiazione piazza III Novembre/Salone delle Feste Casinò Municipale

Final entries complete per nazione (soggette a ulteriore selezione entro giovedi 30/06): http://www.fidal.it/risultati/2016/COD5616/Index.htm

Ricordiamo a tutti i lettori che www.corsainmontagna.it sarà presente in loco e fornirà aggiornamenti live, foto e commenti esclusivi durante e nel post-race.

LA SQUADRA AZZURRA:

Arco (Italia) 02 Luglio 2016

Junior Donne

Zanne Giulia (Atletica Brescia 1950)

Murada Giulia (Polisportiva Albosaggia)

Beccaria Lorenza (Atletica Saluzzo)

Franchi Francesca (S.A. Valchiese)

Junior Uomini

Magnini Davide (R.A.S. Courmayeur)

Pattis Daniel (L.C. Bozen Raiffeisen)

Rostan Andrea (Atletica Saluzzo)

Nava Samuele (Atletica Lecco-Colombo Costruzioni)

Senior Donne:

Belotti Valentina (Atletica Alta Valtellina)

Bottarelli Sara (Free-Zone)

Confortola Antonella (G.S. Forestale)

Gaggi Alice (La Recastello Radici Group)

Senior Uomini:

Chevrier Xavier (Atletica Valli Bergamasche)

Maestri Cesare (Atletica Valli Bergamasche)

Dematteis Martin (Corrintime)

Dematteis Bernard (Corrintime)

qui il link al sito Ufficiale della gara : http://www.arco2016.com

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