27 giugno 2016 – Ad un certo punto ha pure pensato di smettere. Continuamente flagellato da malanni ed infortuni non riusciva ad allenarsi per più di 4 mesi consecutivamente e in un mondo povero ma anche concreto, semplice ma vero, come quello della corsa in montagna, Cesare Maestri ci voleva entrare da protagonista, quasi il titolo Italiano Junior ed i due titoli italiani da Promessa non gli bastassero più, voleva dimostrare di essere diventato grande. E pare esserci riuscito…. A pochi giorni dall’Europeo 2016 di Arco di Trento, dove vestirà l’azzurro dei grandi, lo abbiamo incontrato in esclusiva per voi.

intervista di Alex Scolari - Foto di Alexis Courthoud e Giacomo Meneghello   

D: Buongiorno Cesare, finalmente possiamo mettere da parte la scaramanzia e fare questa intervista (più volte siamo stati sul punto di farla, ma temevamo di “tirargliela” visti i continui infortuni), la tua stagione 2016 è iniziata alla grande, come ci si sente ad essere finalmente in attività al 100%? R: Buongiorno a tutti. La stagione è partita nel modo giusto e finalmente riesco ad allenarmi con continuità: per me questo è molto importante dal punto di vista atletico, ma soprattutto per lo stato d’animo. In questo momento sono fiducioso e felice di affrontare i prossimi appuntamenti al meglio. cece by a.courthoud1   D: Prima di parlare del presente e del futuro vogliamo conoscere la tua storia: chi è Cesare Maestri, da dove viene, cosa fa oltre a correre, e soprattutto cosa è correre per lui? R: Sono un ragazzo di 22 anni, vivo a Borgo Lares, un piccolo paese trentino e attualmente studio ingegneria energetica all’università di Trento e Bolzano. D’inverno mi piace praticare lo sci da fondo e alpinismo, ma appena la neve lo permette indosso le scarpette da corsa. Quando corro in montagna tutto scorre più leggero ed anche la fatica diventa leggera, ascolto la natura e mi ascolto dentro: questa per me è libertà e solo questo sport riesce a trasmettermela. cece by a.courthoud3 D: la stagione 2016 è iniziata col botto: Leffe, Nasego, Lanzada. Tre prove concrete: regalaci tre flashback o tre emozioni legate a questi tuoi piccoli capolavori R: I miei flashback: Leffe: “una rondine non fa primavera” Nasego: “a un passo dal sogno” Lanzada: “l’emozione della vigilia, la fatica sui sentieri e la gioia di un abbraccio tra amici”  

grande risultato alla Nasego 2016, sul podio coi mostri...

grande risultato alla Nasego 2016, sul podio coi mostri…

D: Dal Valchiese alle Valli Bergamasche, due club che lavorano, investono e programmano, diciamo che a squadre stai più che bene, quanto pesa avere una società valida alle spalle? R: Pesa molto, moltissimo. Devo tanto alla Valchiese che mi ha trovato e accompagnato in questa grande avventura; non potrò mai dimenticare i preziosi insegnamenti di Marco Borsari e l’appoggio di tutta la Società che tutt’ora mi sostiene. Da un paio d’anni corro con le Valli Bergamasche ed ho trovato oltre ad una squadra fortissima anche una grande famiglia e tanta simpatia, nei momenti difficili li ho sempre sentiti vicini e comprensivi. Auguro a tutti di trovare delle Società come quelle che ho incontrato io, dove la persona viene prima dell’atleta e del risultato. cece by a.courthoud5 D: Capitolo tecnico: hai un fisico molto atletico ed allo stesso imponente  per essere un corridore in montagna, siamo abituati alle figure minute di alcuni tuoi colleghi,  eppure non soffri troppo in salita, e dove c’è da correre sei ritenuto tra i migliori, le gambe per la discesa ci sono. In buona sostanza, che tipo di runner sei? R: Riesco ad adattarmi ai vari tipi di percorso, ma prediligo le gare “up and down”. Probabilmente mi manca ancora qualcosa sulle salite lunghe e ripide anche se quest’anno mi sembra di aver fatto un buon salto di qualità… ne vedremo delle belle! Anche in piano mi sono regalato delle belle soddisfazioni soprattutto con la convocazione agli europei di cross U23 a dicembre e quest’anno vorrei provare a preparare bene una mezza (incrociando le dita). D: Parliamo anche di mercato ed aziende: quale è il tuo rapporto con gli sponsor? C’è qualcuno che investe su di te? Quanto pensi che la ricerca e i materiali incidano nel tipo di disciplina che svolgi tu? R: Una buona scarpa è indispensabile per chi pratica il nostro sport; sicuramente incide sul risultato e soprattutto sulla qualità dell’allenamento. Da quest’anno ho iniziato una collaborazione con Mizuno e mi sono trovato veramente bene. Hanno una grande varietà di scarpe sia da allenamento sia da gara, per corsa su strada e “off-road”, oltre ad una vasta gamma di materiale tecnico di ottima qualità. cece by a.courthoud4 D: Rientriamo nel lato più tecnico ed apriamo il capitolo nazionale, da Junior hai fatto la tua esperienza, ora hai un’occasione irripetibile davanti che si chiama ARCO, cosa ci racconti? R: Se me l’avessero detto tre mesi fa non ci avrei creduto. Per me è una grande emozione ed un sogno che si realizza. Sarà un onore poter vestire la maglia azzurra per di più ad Arco, in casa, e su un percorso che mi è sempre piaciuto. Ho dei compagni di squadra fantastici, dei campioni dai quali ho imparato molto, degli amici che mi hanno sempre incoraggiato. Cercherò di fare del mio meglio per questa grande squadra e mi raccomando, venite numerosi a tifare per noi!
Cesare Maestri (foto M. Torri)

Soffrire per Vincere, no problem (foto M. Torri)

D: Obiettivi, programmi, il tuo futuro? R: Dopo gli Europei ci sarà la seconda prova tricolore, in sola salita, e per me sarà una verifica importante. Non voglio prefiggermi obiettivi troppo lontani anche per non sfidare troppo la buona sorte. Deciderò con il prezioso consiglio del mio allenatore Giordano Zanetti, al quale devo un ringraziamento particolare per aver sempre creduto in me ed avermi seguito con pazienza fino a questi risultati. La corsa in montagna sarà sempre molto importante perché è un mondo di amicizie e persone sincere e a tanti dovrei dire grazie, partendo dal super tecnico Paolo Germanetto a tutti i compagni di avventure.. ancora grazie!!  Proviamo a non “tirargliela” troppo, buon Europeo Cesare, corrilo con questa leggerezza e facci divertire….
vince a Llanberis la mitica Snowdon

2014: vince a Llanberis la mitica Snowdon (foto organizzazione)

Intervista di Alex Scolari – @skola14 foto A.Courthoud for Mizuno / varie archivio corsainmontagna / Maurizio Torri for Mountain Running Italian Team