(ci scusiamo coi lettori se pubblichiamo la puntata del diario “Postuma”, infatti la gara ha avuto luogo ieri ma il sito era concentrato sugli eventi del mondiale lunghe distanze e sulle staffette, godiamocela comunque in attesa presto di avere il diario “post mount Washington Race”) Ultimo post prima della gara!buonanotte! Chapter three – The wait
Joe Gray è arrivato da Colorado Springs proprio ieri sera, appena dopo l’ora di cena, portando un po’ di novità in questi giorni di attesa pre gara. Il rischio di questi momenti è quello di prestare troppa attenzione a segnali corporei che solitamente passano quasi inosservati, avendo così la sensazione di sentirsi peggio di quanto non sia in realtà. È facile farsi venire mille dubbi e lasciarsi prendere dall’inquietudine: “non avrò spinto troppo nell’ultimo allenamento di rifinitura?” oppure “questo ritmo mi sembra troppo lento”; “sei allunghi possono essere sufficienti?”; “avrò mangiato abbastanza?”; “la scorsa notte non ho riposato molto bene..” e altri pensieri di questo tipo. Probabilmente non bisogna tentare di dare risposta a queste domande, ma è utile trovare un giusto mezzo tra le proprie abitudini e le sensazioni del momento, affrontando con serenità qualunque cosa possa capitare, allontanando l’ansia e restando ottimisti. Se le gambe non sono quelle dell’ultimo allenamento in salita, se mancano le fette biscottate per la colazione prima della gara, non è il caso di farsi prendere dal panico.
Per quanto mi riguarda ho voglia di divertirmi e sono qui per fare un’esperienza nuova, sono sicuro che questo basterà per fare una buona gara. Gli ultimi allenamenti svolti in Italia sono stati decisamente incoraggianti: proprio una settimana fa, con il mio allenatore Tito, stavo svolgendo un lavoro in salita, due cronoscalate da 5,4km su strada, percorse per i primi 15′ a ritmo costante e per i restanti minuti in fartlek. Ho spinto a fondo e ho segnato per due volte il mio personal record su quella salita che tanto mi piace (Albavilla – Alpe del Vicerè). Allenamenti così non possono che darti sicurezza e solidità anche quando le sensazioni a ridosso della competizione potrebbero essere contrastanti. Sono arrivato a capire su me stesso che uno dei segnali di una buona forma atletica, al di là dei tempi e del cronometro, è la facilità di corsa con cui riesco ad affrontare alcuni allenamenti, soprattutto i lenti: quando, per quanto possa essere stanco o distratto dalle attività extra sportive, correre diventa qualcosa di rilassante e riposante, e non è condizionato dalle sensazioni di stanchezza che spesso capitano.
L’adattamento al jet lag è ormai quasi completo, ora le dieci di mattina non sembrano più le quattro di pomeriggio. Margie, la moglie di Jim, è indaffarata in cucina, Tommi sta riposando, Joe vaga per la casa e chiacchiera con Jim, che questa mattina, da buon triatleta, si è sciroppato 45′ di nuoto, 3 miglia di corsa e 15 miglia in bici. Pretty good for a sixty-six year old man eh!? Joe scherza e dice che se rimanessimo a lungo qui a casa sua, “he’ll make you feel like you’re doing nothing for the whole day!”, nonostante i nostri allenamenti. Jim ricorda benissimo di avere ospitato Lele, Valentina e Luca (Manzi, Belotti e Cagnati) negli scorsi anni, e mi chiede spesso di loro e di come procede la loro attività sportiva. Quando non è impegnato ad allenarsi, si dedica all’orto, a compilare il suo diario di allenamenti e si prende cura delle sue tavole da surf in garage.
Ieri pomeriggio siamo stati nel piccolo centro abitato di North Conway, da dove abbiamo potuto ammirare il Mount Washington insieme alle montagne del Presidential Range. Da qui pare una montagna innocua, sebbene sia decisamente più imponente rispetto alle altre vicine, con una base larghissima e i pendii modellati da millenni di erosione. Abbiamo visitato qualche store di alpinismo e un paio di negozi dove si vende lo sciroppo d’acero del New Hampshire, oltre a una straordinaria quantità di dolciumi e cianfrusaglie.
La sera Joe ci ha raccontato della gara che affronteremo domani, dei campionati americani che si svolgeranno non lontano da qui il prossimo mese, delle sue gare in Europa e di molti altri luoghi che ha potuto visitare correndo in giro per il mondo. E’ uscito a correre appena dieci minuti, poi ha fatto stretching in cucina, sgranocchiando di tanto in tanto qualcosa che Margie gli offriva.
Questa mattina ho corso una decina di km facili più qualche allungo insieme a Tommi. Joe ha preferito allenarsi da solo; l’abbiamo visto svolgere alcune andature nella stradina accanto a casa. A un certo punto durante la corsa ho quasi calpestato un piccolo serpente dal dorso arancione, senza quasi accorgermene! Verso sera invece abbiamo fatto una passeggiata nei dintorni; Margie ci ha portato a vedere una parete rocciosa famosa tra i free climbers, Cathedral Ledge. E’ stata l’occasione per fare qualche foto e ammirare le foreste del New Hampshire che si estendono a perdita d’occhio attorno a noi. Tornati a casa, abbiamo cenato a base di italian spaghetti e finalmente è arrivato un momento che attendevo da tempo, un’occasione speciale per rivedere la famiglia che mi ha ospitato per un anno nell’Indiana, nel 2009-2010, quando ero un exchange student al quarto anno di high school. Sono venuti appositamente per vedermi, viaggiando più di mille km in auto, e domani saranno in cima a Mount Washington per incitarmi. Un motivo in più per essere sereno e correre bene. Sono consapevole di avere tante persone che pensano a me in questo momento, spero di riuscire a fare del mio meglio anche per loro. E di poter pensare un po’ a ciascuno di loro, durante la gara, in segreto.
Penso al mondiale in Slovenia che si correrà domani. Penso che un anno fa c’ero anch’io…quasi incredibile, riflettendoci…Penso ai miei compagni che domani saranno impegnati nelle staffette di corsa in montagna a Casette di Massa. Correremo quasi alla stessa ora, per via del fuso orario, e ci sentiremo vicini. Mi addormento così, con l’energia positiva di qualcosa di bello che sta per accadere.
A domani, Mount Washington!
#puppinhofliestoamerica
#unpodepompage