Sabato 18 a Casette di Massa i Campionati Italiani 2016 di corsa in montagna a staffetta: tra corsi e ricorsi di quella che è storicamente la gara regina della specialità. Sarà un week end speciale per la sede dei Mondiali 2014, dopo le staffette il sabato infatti la domenica si replica, con la 5HUNDRED+ VERTICAL RACE, da Casette alla Cima del Monte Venedretta. È l’appuntamento che storicamente mette in palio lo scudetto più ambito della disciplina, quello che affonda significati ed introspettive nella storia stessa della corsa in montagna, che nacque ufficialmente proprio con una prova a staffetta, nel 1949 in quel di Fraine, piccolo borgo affacciato sul lago d’Iseo in provincia di Brescia. Sabato prossimo 18 giugno 2016 toccherà invece a Casette di Massa fare da palcoscenico alla gara che per molteplici motivi vale una stagione. Da sempre vissuta intensamente da tutto il movimento, il campionato a staffetta corona idealmente il lavoro delle società sia a livello tecnico che di programmazione. 
I clubs possono per fortuna o per lungimiranza trovarsi il campione in casa, ma solo con lavoro, abnegazione e programmazione riescono a poter disporre di una, a volte più, staffette complete di elementi di alto livello. Anche per questo il pathos ed il carattere agonistico delle gare a staffetta coinvolgono con maggiore intensità gli appassionati, regalando spettacolo e raccontando storie che finiscono quasi sempre ad arricchire l’almanacco della corsa in montagna al capitolo “leggende”.
La storia
Gli invincibili
L’epica della corsa in montagna a staffetta ha visto l’avvicendarsi di vere e proprie “ere” e lo scontrarsi di intere dinastie.
Ripercorrendo gli albi d’oro è possbile tracciare da subito alcuni punti salienti nella caratterizzazione di questo mezzo secolo abbondante: la Forestale dei primi anni ‘70 del trio Varesco-Mostacchetti-Balicco, l’indimenticabile Bar Emma di Pezzoli-Lazzarini-Giupponi o l’Alitrans Verona di Valicella-Pezzoli-Bonzi di inizio anni ’80 (detentrice dal 1986 al 2007 di un record divenuto icona sul percorso a staffetta per antonomasia: Il trofeo Vanoni di Morbegno), e ancora il ciclo infinito della Forestale anni ’90 prima capitanata da Lucio Fregona e Davide Milesi e poi da Marco De Gasperi ed Emanuele Manzi, dominatrice di quasi tre lustri laddove gli unici in grado di opporsi sembravano prima l’Atletica Trento di Torresani-Molinari-Gaiardo e poi l’Orecchiella di Mosca-Abate-Gaiardo.
GAZZANIGA 2002, Forestale A su Atl.Trento e Forestale B
Non fa differenza al femminile, dove lo strapotere delle maglie verdi tra i ’90 e i ‘2000 è stato messo seriamente in discussione solo dall’accoppiata formidabile composta da Vittoria Salvini ed Elisa Desco in maglia Atletica Valle Brembana.
Povo di Trento 2007, Desco-Salvini
L’era dei Gemelli
Dittatura della Forestale allora, almeno fino alla prepotente esplosione intorno al 2010 dei Gemelli Dematteis, che grande hanno fatto la Podistica Valle Varaita prima e la Corrintime poi, con il contestuale tramonto della squadra della Forestale che ha depontenziato il reclutamento per il centro sportivo dedicato alla montagna, solo l’Atletica Valli Bergamasche Leffe sembra poter rispondere ai terribili gemelli Cuneesi il cui unico grattacapo è trovare stagione dopo stagione il 3° violino in grado di non perdere troppo nella fatidica 2^ frazione, quella dove Martin e Bernard stanno a guardare e dove gli avversari giocano le fiches più credibili per metterli in difficoltà.
I gemelli ad Arco 2011
Più eterogenea la storia al femminile delle ultime edizioni: indimenticabile un’accoppiata Belotti-Straneo ad Arco 2011, capaci di scucire dalle maglie di Maria Grazia Roberti ed Antonella Confortola il titolo. Un Team Runner che acquisendo poi Alice Gaggi è tornato a vincere anche nel 2014 (Belotti-Gaggi a segno a Leffe sulla Forestale) succedendo al miracoloso titolo conquistato di pura classe da Elisa Desco l’anno precedente (2013) a Malonno, quando l’atleta trapiantata a Bormio trascinò l’ Atletica Alta Valtellina e la compagna Elisa Compagnoni ai vertici nazionali.
2016, sfida a Casette
Valli contro Corrintime al maschile in un derby appassionante ed incerto, La mostruosa Atletica Alta Valtellina campione d’Italia di Cross al femminile, cui le brave e campionesse uscenti de La Recastello proveranno a combinare lo scherzetto. Si riparte da qui, per una edizione 2016 per la cui presentazione vi rimandiamo a giovedì, quando l’ufficialità delle iscrizioni sarà ormai acclarata e proveremo ad intravedere spiragli di uno spettacolo che si annuncia tutto da godere.
Il tracciato di Casette, ricavato in parte da quello dei Campionati del Mondo 2014, incoronerà le squadre campioni d’Italia a livello Assoluto, Junior e Master. Si correrà nella fase intermedia del percorso iridato, quella che dall’abitato di Casette sale fino all’ingresso della Cava. Sentieri, passaggi e scorci di quell’evento che gli atleti riscopriranno al contrario, completando un anello che per ciascun partecipante sarà di 7km per la categoria Assoluta, Master A e B, Junior maschile e di 5km per Assoluta, Junior, Master femminile e Master C maschile.
Di seguito un rapido elenco di collegamenti per accedere alle informazioni ed utility principali relative alla manifestazione:
- Programma della giornata di gare di Sabato e dettagli : guida sintetica all’evento
- Link diretto per iscrizioni: iscrizioni
- Percorso: file di rilevazione GPS
- Indicazioni per soggiornare a Casette nei giorni di gara >> dispositivo FIDAL
Da non dimenticare l’eccezionale offerta del Comitato Organizzatore rappresentato da Quinto Ciuffi, che ha predisposto l’allestimento di un catering, completamente gratuito per atleti e tecnici, per la cena di sabato 18 giugno, prima e durante le premiazioni del Campionato Italiano.
Spettacolare ed elettrizzante chiusura del week end poi con l’atteso evento della Domenica: la nuovissima Vertical Race chiamata “5Hundred + Vertical”, ovvero cinquecento metri di dislivello in salita da Casette di Massa (MS) alla cima del monte Venedretta. Una spettacolare ascesa su uno sviluppo di soli 1,4 km, percorrendo un vecchio sentiero utilizzato dai Cavatori, una cresta rocciosa ed il finale suggestivo sul monte Venedretta, raggiungendo lo spiazzo dove è ancora posizionato il podio in marmo del Mondiale 2014.
Qui tutte le info relative al 5hundred+Vertical
Qui lo spettacolare video di presentazione della gara
passaggio di gara panoramico sul tracciato della 5hundred+Vertical (Credit Fabio Menino)
