Un format di gara che appassiona e fa sognare, una sfida con se stessi e con la montagna prima che con gli avversari. Quando il cuore batte all’impazzata, lo sguardo si annebbia ed i quadricipiti sono in fiamme, a meno di due settimane dal Campionato Italiano 2016 ripercorriamo le passate tappe tricolori del Kilometro Verticale. Verticale Nasego, 14 maggio 2016: Che la legge del Vertical scenda su di voi… 14 maggio 2016, ore 10.00, Casto Valsabbia – Brescia. Con lo start della gara donne si aprirà ufficialmente la 5^ edizione dei campionati italiani di Kilometro Verticale, una delle specialità della corsa in montagna più appassionanti e seguite negli ultimi anni, giunta forse troppo tardi ad istituire un vero e proprio titolo tricolore, soprattutto se pensiamo ai grandissimi scalatori che il movimento azzurro ha espresso negli anni ’80 e ’90.   Il Vertikal Nasego che assegnerà il titolo 2016 sarà gara che vedrà il suo lancio dal centro di Casto ed il successivo passaggio per le frazioni di Briale, Navarò, Famea e Comero. Da li in poi per i rimanenti 2200 metri di percorrenza lo scenario muterà radicalmente fino a portare gli atleti ad un finale spettacolare quanto tecnicamente impegnativo per raggiungere la Croce della Corna di Savallo. ricognizione vertical nasego 2016 3

Ma questo è l’immediato futuro, prepararsi al meglio per gli atleti è un MUST, per gli appassionati rimane da ingannare l’attesa in vista della grande sfida guardando al passato di un Campionato Italiano, magari giovane anagraficamente, ma che già nel suo palmares ha registrato capitoli immortali.

  2012 – Chiavenna-Lagunc, urlo mondiale per un giovanissimo Berny.

Il battesimo del Campionato Italiano di Km Verticale non poteva non toccare alla gara dei record. Il tracciato che da Chiavenna porta al santuario Amici Madonna della Neve è semplicemente un patrimonio degno dell’UNESCO, un tracciato naturale che abbina estrema durezza e tecnicità con caratteristiche di sicurezza e compattezza perfette per consentire ai campioni di esprimere il gesto tecnico della corsa per l’intera percorrenza. Non per nulla fu uno dei primi omologati dall’apposita commissione tecnica FIDAL. Prima di quel 2012 sul tracciato di Lagunc si scrissero altri record indelebili e quel giorno, il 15 luglio 2012, il tempo mondiale da battere era il 31’01” ottenuto da Martin Dematteis nel 2011 proprio sul medesimo tracciato. La line up allo start faceva spavento: il campione europeo in carica Ahmet Arslan, il ceko Robert Krupicka ed il colombiano Saul Padua erano gli ospiti d’onore seppur non in gara per il titolo nazionale, tra gli italiani lo specialista Nicola Golinelli, Gabriele Abate, Alex Baldaccini, Xavier Chevrier e tanti altri tra cui colui che sarebbe diventato il primo campione d’Italia della Storia: BERNARD DEMATTEIS, capace di sbaragliare la concorrenza e ritoccare di 6 secondi il record del gemello Martin: scudetto e record del mondo per Berny, 30’55”, rifilando quasi un minuto al 2° classificato Saul Padua (31’41”) e oltre 2’ a tutti gli altri, guidati da un coriaceo Golinelli al 3° posto con 33’04”. Gara uomini con un padrone dunque, gara donne invece da film thriller con le prime 3 racchiuse in 22 secondi: vince il titolo italiano l’altoatesina della forestale Renate Rungger in 40’31 seguita nel ranking di giornata da due straniere: la rumena Denisa Dragomir in 40’36” e dalla svizzera Bernadette Meier in 40’53”, mentre il podio tricolore si completò invece con l’argento della comasca Ilaria Bianchi (41’31”) e dall’’atleta locale del GP Valchiavenna Ivonne Martinucci in 41’59”; gara combattuta, crono abbastanza alti.

B.Dematteis e Renate Rungger

B.Dematteis e Renate Ranger alla Lagunc 2012

  2013 – ancora la Chiavenna Lagunc, ancora Berny, ma i record del mondo questa volta sono 2!

Edizione 2013 ancora nel santuario del Kilometro Verticale, gare che fanno ancora decisamente saltare il banco e le coronarie dei tifosi assiepati al Lagunc. Al femminile si consuma un’impresa epica, quella di Valentina Belotti che scrive la storia fermando le lancette sullo strabiliante 37’43” che ancora oggi è Record del Mondo su tracciato omologato da Federazione riconosciuta dalla IAAF e senza l’ausilio dei bastoni. La querelle sul tema è aperta e mai sarà sanabile. Fuori da ogni polemica e con il massimo rispetto di tutte le fatiche e di tutte le imprese: “con” o “senza” bastoni, su certe pendenze due cose diverse.

Tornando a bomba, ciò che accade dietro alla Belotti è altrettanto significativo: il movimento del mountain running scopre definitivamente il talento, la capacità innata di soffrire e la gioia di correre in salita di Samantha Galassi, toscanaccia rubata al ciclismo, quel giorno 2^ con 39’58” davanti ad Elisa Desco, 3^ in 40’49”. Record del mondo al femminile, record del mondo al maschile, Bernard Dematteis migliora se stesso sigillando l’attuale primato con 30’30” e mettendo dietro una schiera di campioni e specialisti del calibro di Marco De Gasperi, Martin Dematteis, Lele Manzi, Robbie Simpson, Marco Moletto, tutti giunti nell’ordine alle spalle di King Bernard.

Laguna 2013: I Gemelli Dematteis festeggiano con Valentina Belotti.

Laguna 2013: I Gemelli Dematteis festeggiano con Valentina Belotti.

  2014 – Presolana d’oro per Tommy Vaccina, sigillo d’autore per Confortola.

Dopo due anni di incubazione nella terra promessa di Chiavenna la Federazione italiana opta per l’assegnazione del titolo 2014 alla Presolana, con la spettacolare ascesa da Colere allo Chalet Dell’Aquila. Il percorso si rivela in qualche misura più corribile e adatto per esaltare le doti del pavese Tommaso Vaccina, che se ne va via quasi subito tallonato da Marco De Gasperi e dal cadorino Luca Cagnati. Tommy rilancia a poche centinaia di metri dal traguardo e questa volta la stoccata è fatale agli inseguitori: 34’01” e titolo italiano davanti a Marco De Gasperi staccato di soli 5” e via via a Cagnati, Manzi, Zanaboni e Baldaccini. Duello ad altissimo livello anche in campo femminile con derby tra tre pluridecorate azzurre: Renate Rungger, Valentina Belotti ed Antonella Confortola. Ad avere la meglio è la trentina di Ziano di Fiemme, che stacca le inseguitrici di oltre un minuto. Rush finale per l’argento che premia la Belotti , soli 10” sulla Rungger, lontane le altre, guidate dalla trentina Ljuidmilla Di Bert.

Vertical 2014 in Presolana: comanda Vaccina, e tutti dietro..

Vertical 2014 in Presolana: comanda Vaccina, inseguono De Gasperi, Manzi e Cagnati.. (credit K.Pizzinini)

  2015 – A Malonno è show Mamu, beata incoscienza Puppi, Galassi: lacrime di Gioia

Ci si trasferisce in Valle Camonica, nel Paese della Corsa in Montagna, e mai titolo fu più azzeccato visto lo spettacolo offerto sulle pendici del monte Piz Tri per la prima edizione dell’inedito Vertikal. L’ospite d’onore è straniero, il super campione eritreo Petro Mamu Shaku, pronti via e “bum bum dinamite” prende e se ne va, dietro si gioca per il titolo tricolore ed è sfida vera: c’è il detentore del primato Berny Dematteis, c’è il campione in carica Tommy Vaccina, ci sono tanti veterani, e c’è anche lui…il talentino Francesco Puppi che di staccarsi non ne vuole sapere e che anzi al passaggio a metà gara accenna ad allungare. Vaccina capisce subito che non è la sua giornata e pensa ad arrivare in cima, Bernard accusa il colpo, si stacca leggermente per poi lanciare un azione impressionante nel tratto finale quando gli atleti escono dalla vegetazione e devono affrontare gli ultimi 300 metri su un pascolo in costa al cospetto di un pubblico infuocato. Gli ultimi metri sono drammatici con Puppi che stringe i denti e firma l’incredibile titolo italiano 2015 mentre da dietro King Bernard incalza con un’azione spettacolare e veemente: un finale davvero memorabile.

Pupi vola a prendersi il titolo 2015 di Vertikal a Malonno

Pupi vola a prendersi il titolo 2015 di Vertikal a Malonno

Sorpresa anche nella gara donne, Alice Gaggi favorita della vigilia deve inchinarsi alla giornata perfetta di Samantha Galassi che percorrendo tutto l’ultimo strappo continua a girarsi per essere sicura di non sognare…e solo quando realizza di aver davvero staccato la rivale amica si lascia andare ad un pianto di beatitudine, una delle cartoline più belle di una gara, quella del vertikal tricolore, che ogni anno crea nuovi eroi e regala nuove entusiasmanti storie di grande corsa in montagna…

Samantha Galassi (photo service Us Malonno) si volta un ultima volta, ma è tutto vero....

Samantha Galassi (photo service Us Malonno) si volta un ultima volta, ma è tutto vero….

  2016 – Tutti al Vertikal Nasego….lo show continua, fidatevi….   ALEX SCOLARI @SKOLA14