La XVI edizione di Milano City Marathon, organizzata da Rcs Active Team, è l’ennesimo festival per il Kenya, che vince al femminile e occupa le prime sei posizioni maschili, laddove pure si registrano tempi di rilievo. A vincere, con non poca sorpresa, è l’appena ventenne Ernest Ngeno, capace di sferrare l’attacco decisivo a cinque chilometri dal traguardo e arrivare in 2h08:15, a 18 secondi dal PB siglato lo scorso anno.

Il vincitore Ngeno (foto Colombo / Fidal)

Il vincitore Ngeno (foto Colombo / Fidal)

Alle sue spalle Ishhimael Chemtan (2h08:20) e poi Kenneth Mburu Mungara (2h08:38), che dopo il successo 2015, migliora ancora il già suo record mondiale over 40 che il 5 luglio scorso, a Gold Coast, aveva portato a 2h08:42.
Mungara durante la presentazione con la regina del salto in alto, Blanca Vlasic

Mungara durante la presentazione con la regina del salto in alto, Blanca Vlasic (foto Elio Panciera)

Più staccati seguono Samuel Mwaniki (2h09:45), Evans Korir (2h10:04) e Henry Chirchir (2h11:42). Migliore degli italiani è Tommaso Vaccina (Cambiasso Risso), undicesimo in 2h25:34. Una gara tutta in solitaria per l’azzurro della corsa in montagna, costretto a seguire da lontano i primi della classe, ma neppure mai accompagnato da altri inseguitori durante la sua gara. Per lui un leggero calo nel finale, dopo un passaggio in 1h12’25” a metà gara, ma alla maratona milanese Tommaso era arrivato con qualche limite di tenuta e un po’ di carenza di chilometri nelle gambe. Dunque, bene così.
Tommaso Vaccina (foto Nice Tessitore)

Tommaso Vaccina (foto Nice Tessitore)

Mai in gara invece il “mitico” Martin Lel, pluri vincitore a Londra e New York, ma da qualche anno non più ai livelli di un tempo. Ben più varia è la geografia della gara femminile: nei primi dieci posti salgono sì il Kenia, ma anche Portogallo, Cuba, Marocco, Ungheria, Croazia, Irlanda e ovviamente Italia. E se la semi esordiente Brigid Jepcheschir Kogsei è inavvicinabile con il suo 2h27:45 , dietro seguono la 36enne portoghese Vera Nunes in 2h37:11, la cubana Dalin Belmonte (2h42:44), la marocchina Malika Ben Lafkir (2h43:32) e l’ungherese, ma italiana d’adozione, Judit Varga (2h47:58). Migliore delle italiane è Barbara Bani (New Athletics Sulzano) è nona in 2h58:55. Sono 3719 gli arrivati della maratona, più 2261 staffette.
Il podio femminile (foto Gazzetta)

Il podio femminile (foto Gazzetta)