26 marzo 2016 – Veronica Inglese è la prima azzurra, ma anche la migliore europea, ai XXV Campionati Mondiali di mezza maratona a Cardiff (Gran Bretagna): conclude sedicesima in 1h10:59, a 2 secondi dal record personale siglato nell’edizione iridata del 2014 (quando a Copenaghen fu 22esima). In Galles vince la keniana Peres Jechirchir in 1h07:31 davanti alle connazionali Cynthia Limo (1h07:34) e Mary Wacera (1h07:54).
Il Kenya domina senza rivali: tra gare individuali e classifiche per Nazioni, vince 4 ori su 4, mentre tra gli uomini a conservare il titolo con una grande prestazione (59:10 nonostante una caduta allo start e la pioggia battente nei chilometri finali) è il keniano Geoffrey Kamworor, già dominatore del cross, che ha la meglio su Bedan Karoki (59:36) e sul paladino di casa Mo Farah (59:59).

La partenza maschile (foto Colombo / Fidal)
In chiave azzurra è 38^ in 1h13:45 la rientrante Rosaria Console, seguita da Anna Incerti, oggi non nelle migliori condizioni, in 1h14:00, mentre Layla Soufiane chiude 48^ in 1h15:05 e Silvia La Barbera si ferma attorno a metà gara. Le azzurre sono settime nella classifica a squadre, mentre la prova maschile vede
Stefano La Rosa, unico azzurro al via, chiudere 25° in 1h04:05. Nella gara maschile, passaggi mostre fino al 15° Km, prima del nubifragio che rallenta l’andatura negli ultimi chilometri di gara: 14:10 – 27:59 – 41:41, con il britannico
Farah che, inseguendo in sesta posizione, fa segnare il
record europeo dei 15km in 42:03. Sul traguardo oro e argento ricalcano quelli dei mondiali di cross, con Komworor a vincere in 59:10, dando un impressionante dimostrazione di forza: senza pioggia a catinelle e caduta iniziale avrebbe tremato il record del mondo…

Karoki è secondo in 59:36, mentre Mo Farah supera piccola crisi nella parte centrale di gara e va a prendersi il bronzo in volata, per gli applausi del pubblico, in 59:59 (59:32 suo primato europeo di Lisbona). Seguono Ayele (59:59) e Tola (il primo sopra l’ora in 1h00:06). Il primo bianco al traguardo è l’irlandese Paul Pollock, quattordicesimo in 1h02:46.