Santa Caterina Valfurva (So), piccola perla nelle montagne dell’Alta Valtellina, è stata teatro quest’oggi di una bella manifestazione di trail running sulla neve denominata Santa Caterina Winter Trail. La gara, organizzata dal comitato del Valtellina Wine Trail e coadiuvato da Atletica Alta Valtellina e APT Santa Caterina Valfurva, ha visto al via poco meno di trecento atleti impegnati in gara competitiva di 14Km, non competitiva di 5km e la novità della gara FIDAL di corsa campestre sulla neve per le categorie giovanili.

Alle ore 10 in punto, il sole ha rotto gli indugi e si è palesato finalmente nel cielo, fino a quel momento coperto dalle nuvole. E così la partenza degli atleti del Winter Trail è stata salutata dal cielo sereno e da temperature primaverili ai 1739mt di quota della cittadina della Valfurva.

La partenza del Santa Caterina Winter Trail (Foto F. Menino)

La partenza del Santa Caterina Winter Trail (Foto F. Menino)

Una fila allungata e variopinta di concorrenti ha percorso i primi due km del “percorso dei Fiocchi”, per poi intraprendere la pista da sci di fondo che riportava i concorrenti al primo passaggio sotto l’arco SCOTT dell’arrivo.

Da questo punto, quando ormai già cinque chilometri erano velocemente scivolati via, s’intuiva già come la lotta per la vittoria tanto al maschile quanto al femminile, fosse destinata a due soli tandem che transitavano a poca distanza uno dall’altro. Marco De Gasperi, nelle vesti di organizzatore-atleta, tentava subito l’allungo sul friulano Tadei Pivk, vincitore della coppa del mondo di skyrunning 2015. L’inglese Emilie Collinge (Atl. Alta Valtellina), prendeva un margine che all’apparenza non appariva definitivo sulla compagna di casacca Elisa Desco. Dietro queste coppie d’assi, ci si giocava le posizioni nobili di classifica fra questi contendenti: il bravo Andrea Morelli (PT Skyrunning) era avvicinato da Phil Gale (Alta Valtellina) e dal talento giovanissimo di Andrea Prandi (Atl. Alta Valtellina).

Il ricongiungimento fra Marco De Gasperi e Tadei Pivk avveniva sulle erte della pista alta di sci da fondo. Il ragazzo tarvisiano si produceva in un allungo a conferma di una condizione con le scarpette ai piedi davvero buona, dopo un inverno votato alle gare e allenamenti con gli sci larghi e le pelli di foca.

Sulla salita asfaltata che conduce al ghiacciaio dei Forni, il suo forcing costringeva un affaticato De Gasperi mollare la presa. Al chilometro dieci, il vantaggio di Tadei su Marco era intorno ai 20”, per poi crescere fino a sfiorare i 50” intorno al dodicesimo km. Da dietro rinveniva bene Prandi, mentre Phil Gale, pagava lo sforzo eccessivo del continuo sprofondare nei tratti di neve non ancora assestata e veniva superato da Andrea Morelli.

Tadei non mollava il piede dall’acceleratore fino al traguardo, e nonostante la buona discesa di De Gasperi, si presentava solo sul rettilineo d’arrivo, trionfando in 1h05’27”. Il suo tempo, appesantito di circa 2’ rispetto al crono con cui Emanuele Manzi trionfò nel 2015, la dice lunga sulle condizioni difficili del tracciato odierno.

Tadei Pivk impegnata in discesa (Foto F. Menino)

Tadei Pivk impegnata in discesa (Foto F. Menino)

Marco De Gasperi (GS Forestale) gli finiva in scia a 33” di distanza, mentre Andrea Prandi (Atl. Alta Valtellina), chiudeva terzo in 1:10’19”. Per lui una parentesi di di stagione nella corsa di grande pregio, nonostante gli importanti impegni nello skialp con la Nazionale juniores, non siano ancora del tutto terminati.

Quarto arrivava Andrea Morelli (Pt Skyrunning), davanti a Phil Gale (Atl. Alta Valtellina) quinto, e al bravo Fausto Rizzi (AS Premana), sesto. Dal settimo al decimo posto ecco Bruno Bedognè (Atl. Alta Valtellina), Marco Bevilacqua (AS Premana), Massimiliano De Bernardi e Pruneri Marco (GS Rupe Magna), a chiudere la top ten di giornata al maschile.

La gara femminile si sviluppava con Emilie Collinge che in salita guadagnava terreno su Elisa Desco, mentre laddove il manto nevoso cedeva sotto il peso degli atleti, era Elisa ad avere una corsa più efficace rispetto all’amica/rivale.

Emilie Collinge lanciata verso il traguardo

Emilie Collinge lanciata verso il traguardo

A due chilometri dal traguardo la svolta. Elisa rimaneva vittima di una forte contusione alla caviglia nel tentativo di guadagnare terreno in discesa. Infortunio che spianava definitivamente la strada alla Collinge per una vittoria in perfetta solitudine, come già avvenne nell’edizione 2015, nel tempo di 1:13’07”.

Alle sue spalle una sofferente Elisa Desco, applausi per lei, stoicamente al traguardo in seconda posizione dopo 1:22’37”.

Elisa Desco, prima dell'infortunio alla caviglia (Foto F. Menino)

Elisa Desco, prima dell’infortunio alla caviglia (Foto F. Menino)

Medaglia di bronzo, per un podio tutto targato Atletica Alta Valtellina, per la locale Elisa Compagnoni in 1:31’14”.

A seguire, quarta posizione per Cristina Rizzi (G.S. Cometa), e quinto per la giovane fondista Jael Compagnoni (S.C. Alta Valtellina), 2’ circa in meno della sorella gemella Laila, classificata in sesta piazza.

Al via della gara di 5Km non competitiva anche alcuni giovani del vivaio della squadra dell’ Atletica Alta Valtellina. I vincitori infatti sono due ragazzi della categoria allievi, Simone Zubiani e Beatrice Pruneri.

A corollario di questa manifestazione, La gara FIDAL destinata ai giovani dagli Esordienti ai Cadetti. Proprio l’Atletica Alta Valtellina si faceva promotrice di questa novità: un cross molto divertente sulla neve, che è piaciuto molto ai giovani partecipanti per la particolarità dello scenario e del terreno in cui si è sviluppato il tracciato. E’ giunto il momento di provare a proporre qualche cosa di nuovo anche alla federazione, per provare a scardinare i pregiudizi e le idee obsolete di chi rimane legato ai soliti schemi.

La vittoria di società è stata appannaggio della società organizzatrice, l’Atletica Alta Valtellina, davanti a US Bormiese e a Polisportiva Albosaggia, con CSI Morbegno in quarta piazza e Talamona in quinta.

Prima delle premiazioni, tutti ad attendere trepidanti l’arrivo di un concorrente davvero speciale che merita un plauso per la caparbietà con cui ha affrontato il difficile tracciato, facendolo senza un arto. Bravo Moreno, le tue gesta siano d’esempio per tutti, chapeau!

Moreno Pesce (Bogn da nia) (Foto F. Menino)

Moreno Pesce (Bogn da nia) (Foto F. Menino)