A San Giorgio su Legnano l’ex campione del mondo vince in volata, la kenyana domina. Settimi Veronica Inglese e Stefano La Rosa, ottavo Yeman Crippa al debutto fra gli assoluti. Fra le allieve Battocletti vince su Zenoni.

Al 59° Campaccio la voce grossa, la zampata del leone l’ha piazzata l’etiope Imane Merga che in volata (28:50) si aggiudica il cross di San Giorgio su Legnano (MI), seconda tappa del circuito IAAF World Cross Country Meetings. Nella gara femminile festeggia la keniana Alice Aprot (18:56). 1639 gli atleti totali iscritti nelle gare suddivise nelle diverse categorie che si sono susseguite durante tutta la giornata. Primo italiano è il Carabiniere Stefano La Rosa, settimo in 29:29 al termine di un lungo duello durato più giri con la giovane promessa Yeman Crippa (Fiamme Oro), che gli ha dato filo da torcere fino all’ultimo, provando anche ad andare via nell’ultimo chilometro. Un testa a testa da brividi che ha visto primeggiare il più esperto grossetano ma che ha messo in luce, ancora una volta, le qualità del giovane trentino, due volte campione europeo junior di cross e oggi ottavo in 29:30 alla sua prima volta nel Campaccio dei grandi. Fra le donne la prima azzurra sulla finish-line è Veronica Inglese (Esercito) settima in 19:59.

UOMINI – I 10km della gara maschile vede un gruppetto di sei atleti africani davanti a tirare fin dal via.

Veronica Inglese (foto Colombo)

Nell’ultimo giro rimangono l’etiope ex campione mondiale Imane Merga, il connazionale etiope Hasin Haji ed il keniano Jairus Birech: i tre forzano l’azione ma nessuno si stacca, fino alla volata finale di fianco al rettilineo dello Alberti, dove Merga riesce finalmente a mettere la freccia e a far suo il Campaccio per la prima volta dopo il terzo posto del 2014. Alle sue spalle con lo stesso tempo (28:50) Haji, campione mondiale junior di cross del 2015, e terzo Jairus Birech in 28:54. Già detto della bella prova di Stefano La Rosa, ormai maratoneta, e del giovane Yeman Crippa bravo a difendersi nei 10km assoluti, nel gruppetto degli inseguitori Italo Quazzola (Atletica Casone Noceto) arriva decimo in 30:00 davanti a Simone Gariboldi (Fiamme Oro, 11° in 30:13) e Patrick Nasti (Fiamme Gialle, 12° in 30:17). Tra gli junior, sui 6km, vince con autorità Ahmed Ouhda (Atletica Alta Valseriana).

DONNE – Nella competizione femminile al contrario le africane partono in fondo al groppone, forse sicure di poter recuperare durante i 6km del tracciato. E’ Sara Dossena (atl. Brescia 1950), ottava nell’ultimo Campaccio, a prendersi l’onere di tirare la gara: finirà decima in 20:23, terza italiana.

Nadia Battocletti (foto Colombo)

Nel secondo giro Aprot, Jebet, Masai, Cherono passano in testa con decisione: anche qui è volata seppur di più lungo raggio, meno violenta di quella maschile. Alle spalle di Alice Aprot sul secondo gradino del podio è Ruth Jebet dal Bahrain in 19:01 mentre è terza Linet Masai, come nel 2014, in 19:02. Prima azzurra sulla finish-line è Veronica Inglese settima in 19:59. Nona è Silvia La Barbera (Forestale, 20:13), decima Dossena (20:23), undicesima Nicole Reina (CUS Pro Patria Milano, 20:31) e dodicesima Valeria Roffino (Fiamme Azzurre, 20:36). Nei 4km allieve si ripropone il duello fra il bronzo mondiale di categoria degli 800 Marta Zenoni (Atletica Bergamo) e la più giovane Nadia Battocletti (Atletica Trento): e questa volta è la trentina a spuntarla, superando la primatista italiana – che fino a quel momento aveva fatto gara di testa, crollando però dopo meno di 3km – nell’ultimo giro.

(da comunicato stampa a cura degli Organizzatori)

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Alice Aprot (foto Colombo)