26.07.2015, BAGOLINO (BS) – Ci sono ottimi organizzatori, ci sono splendidi
percorsi, ci sono grandi atleti, ci sono cronometri e, quando tutti questi
elementi si allineano, ci sono anche importanti record. La sesta edizione della
Bagolino Alpin Run, corsa in montagna di 16 chilometri andata in scena
stamattina in una prima fresca e poi rovente Bagolino, ha regalato ai tantissimi
appassionati di podismo presenti tanti spunti per ricordare una mattinata
segnata da primati individuali e “di squadra”, ma anche dalla grande sensibilità
dei suoi partecipanti.
Una su tutti lei, Sara Bottarelli, talento classe ’90 cresciuto nell’Unione Atletica
Valtrompia e poi passato a riscuotere quanto seminato nel forte team Free-
Zone. Occhi chiari e predisposizione alla fatica, Sara, di ritorno dall’esperienza
azzurra a Madeira (Portogallo), ha centrato a Bagolino l’ennesimo successo
della sua carriera e della sua stagione, vincendo la gara femminile dopo
un’azione solitaria, ed abbassando il vecchio primato a 1h35’36”. Era la
favorita, la più attesa, ma più della sua classe Bagolino ha apprezzato la sua
sensibilità, ricordando in gara e all’arrivo due persone, una cara al paese e una
cara a lei, scomparse prematuramente e legate al mondo dell’atletica: «Non lo
conoscevo – spiega la stella del Free-Zone – ma sapevo che al traguardo
volante era correlato un premio alla memoria di Matteo Fusi (ragazzo del
servizio alpino di Bagolino scomparso due anni fa proprio nel giorno della
quarta edizione della corsa, ndr), quindi quando sono transitata, prima tra le
donne, al nono chilometro, l’ho salutato con un semplice “Ciao Matteo”. Tengo
invece a dedicare questa mia vittoria a Davide Boroni, un ragazzo del vivaio
dell’Unione Atletica Valtrompia, società nella quale sono cresciuta, che ci ha
lasciato la scorsa settimana, vittima di un incidente stradale».
Non solo un grande cuore, ma una grande gamba, quella che le ha permesso
di migliorare il suo stesso record, di ben quattro minuti. «Che sciocca, potevo
andare più piano per avere più chance l’anno prossimo – scherza al traguardo
– ma a parte tutto sono molto felice; in discesa sono andata a tutta, alla fine
avevo paura che il cuore mi esplodesse per la foga della mia picchiata».
Molto spesso le gare in montagna sono strane: puoi andare forte in salita
quanto vuoi ma alla fine è col coraggio e la velocità in discesa che puoi
marcare davvero la differenza. È stato così anche per Alessandro Rambaldini
(Atl. Valli Bergamasche Leffe), fresco vincitore del titolo mondiale a squadre
con l’Italia ai Campionati lunghe distanze di Zermatt, Svizzera. L’obiettivo non
era solo vincere (o stravincere), ma far rilevare un nuovo best time. Lo stesso
Alessandro ci spiega come: «Oggi stavo molto bene, in cima all’ultima salita ho
capito che avrei potuto attaccare il record, quindi mi son gettato a capofitto
nella discesa. Fortunatamente ce l’ho fatta». Il tempo assoluto da battere è ora
di 1h18’22”… tanti auguri a chi volesse provarci.
Il prossimo appuntamento che vedrà Bottarelli e Rambaldini protagonisti
saranno i Campionati Italiani di corsa in montagna, domenica prossima a
Madonna di Campiglio; Sara li correrà con un incentivo particolare, strappare
una convocazione in nazionale per i prossimi Mondiali.
Si diceva dell’organizzazione, ottima se si considera che ancora una volta ha
migliorato le cifre di partecipanti ed arrivati. Nello specifico si tratta di 293
iscritti (più i 67 della non competitiva ed i 57 della Mini Bagolino Alpin Run), di
cui 261 giunti fino al termine dei 16 km di sentieri e sudore. Un bel traguardo,
pronto ad essere battuto l’anno prossimo con la settima edizione. Tra questi
293 è opportuno sottolineare alcuni nomi: Ana Nanu e Cesare Maestri, secondi
nelle rispettive classifiche individuali; Angela Serena e Marco Zanoni, terzi oggi
e vincitori del Grand Prix di corsa in montagna Valle Sabbia ed Alto Garda,
iniziato già a fine marzo con la Magnifica Salodium; Elena Fusi e Dino Melzani, i
primi bagossi doc a tagliare il traguardo del Parco Pineta.
«Siamo molto soddisfatti – confessa Cristian Fusi, organizzatore della Bagolino
Alpin Run – anche perché avendo quest’anno cambiato il nome della
manifestazione non era scontato ripetere e migliorare i numeri delle scorse
edizioni. Questo è il punto zero dal quale ripartire». Fino a qui tutto bene, da
domani si inizia a pensare all’edizione 2016, per provare a stupire di nuovo.
Anche perché, si sa, i record son fatti per essere battuti