11 luglio 2015 – Qui Madeira – Un oro, un argento e un bronzo: medagliere completo per l’Italia di Madeira, tra prove a squadre e sfide individuali. Gli uomini azzurri, una volta ancora, davanti a tutti, come in ogni precedente edizione della rassegna continentale, eccezion fatta per la sfida persa a Llamberis, in Galles, a vantaggio della Francia. Correva l’anno 1996, un’altra epoca per davvero. Copertina che profuma di mare e di salite, durissime al via e poi dolci nel finale: così vuole la morfologia del territorio, impossibile fare altrimenti. In chiave italiana i sorrisi, quelli che sanno di medaglie, arrivano al maschile, come da previsioni della vigilia: torna su di un podio individuale Alex Baldaccini, questa volta di bronzo, dopo l’argento del 2013. balda Tocca al bergamasco guidare vero l’oro i compagni di squadra, mentre anche gli juniores, compatti come raramente mai, arrivano ad un passo dal successo, finito però di un soffio nelle mani dei turchi, battuti invece lo scorso anno a Gap. Mai in passato l’Italia aveva piazzato tutti e quattro i suoi juniores tra i migliori dodici. Merito di Francesco Agostini, Alberto Vender e Marco Casuscelli, bravi ad inserirsi nella scia della “stellina” Davide Magnini: il trentino si conferma cavallo di razza e chiude quarto. Di più davvero era assai difficile fare contro i turchi che lo precedono e quel norvegese che là davanti vola. magnini madeira   Norway, mai così bene – Stian Overgaard Aarvik, è lui lo juniores che vola. Non viene dallo sci di fondo, ma dall’atletica più tradizionale, e già questa è novità per la Norvegia che approccia la corsa in montagna. Quinto lo scorso anno ai Mondiali di Casette di Massa, questa volta saluta la compagnia già nei primi chilometri di gara, per regalare ai sudditi di Re Harald V il secondo trionfo maschile nella storia della disciplina, dopo quello di Sindre Buraas, datato 2008. Di lì a poco ne sarebbe arrivato un terzo, figlio di un pronostico quasi impossibile da azzeccare alla vigilia.  bugge Johan Bugge, chi lo avrebbe detto? Diciassettesimo agli Europei 2013, ventitreesimo ai Mondiali di Casette di Massa nel settembre scorso: un bel balzo in avanti, non c’è che dire. Soffre, ma si esalta nel finale, dopo essersi incollato alle caviglie del campione uscente, il nostro Bernard Dematteis. Abdica con onore il cuneese, dopo vigilia complessa e gara vissuta ancora una volta da protagonista. Il suo settimo posto a noi piace leggerlo così, mentre il sesto di Xavier Chevrier rappresenta invece il mix tra un finale travolgente – il migliore del lotto con l’inglese Douglas negli ultimi chilometri di gara – e una prima parte sofferta nel tratto più ripido, là dove anche i migliori avanzano a medie vicino ai 15’/Km…In quel tratto, stringendo i denti, si guadagna la medaglia Baldaccini, poi bravissimo a contendere l’argento all’elvetico David Schneider sin quasi sul traguardo: i primissimi in un fazzoletto di  pochi secondi, anche questo mai era successo in una rassegna continentale. Anche per Luca Cagnati è finale in forte rimonta: tredicesimo posto per il bellunese chiamato in extremis a sostituire Erik Rosaire. Per il valdostano, fermato dalla bronchite, è invece Oscar della sfortuna… xavi berni madeira Donne – Andrea Mayr, nessuno spazio per le altre. Eppure non basta per il successo a squadre, sebbene l’Austria possa alla fine contare anche sul quarto posto di Sabine Reiner. Sul podio ancora Norvegia, grazie ad altro nome nuovo, quello di Eli Anne Dvergsdal, con un passato recente da calciatrice professionista, anche con la maglia della sua nazionale. mayr madeira Tocca alla Gran Bretagna – terza Emma Clayton – succedere all’Italia per l’oro a squadre, davanti alle austriache e alla Francia. Quarta l’Italia, alle prese con qualche rinuncia forzata e con l’infortunio nel finale della sfortunata capitana Antonella Confortola. Nessuna scusa e recriminazione però, perché per portare a compimento un ricambio generazionale certo non semplice occorre forse anche incassare qualche sconfitta. In un certo senso, schierare a Madeira alcune delle “veterane” coinvolte invece per Zermatt, avrebbe significato rinviare ancora il rinnovamento e mortificare forse le legittime ambizioni individuali di donne dalla lunga e bella carriera…Tra le note positive, in ogni caso, il bel finale di Alice Gaggi – rivelatasi troppo dura per lei la prima parte… – e il carattere di Samantha Galassi, mentre anche Sara Bottarelli ha ora finalmente rotto il ghiaccio. galassi madeira Donne ancora, con le più giovani del lotto. La Germania di Sarah Kistner, argento iridato nel 2014, conferma la sua supremazia, davanti a Repubblica Ceca e Turchia. In progresso le azzurrine, pure costrette a fare i conti con i problemi di stomaco che limitano Alessia Zecca e frenano Irene Glarey. Ne esce un quinto posto, su cui appongono forte la loro firma Roberta Ciappini, decima, e Francesca Franchi, esordiente o quasi nella corsa e ottima quattordicesima. azzurrine madeira Dopo il mare arriverà il lago, perché la montagna europea da Madeira volge lo sguardo su Arco e sul Garda Trentino. Un anno ancora di lavoro, per riportare al centro della scena anche la tradizione organizzativa dell’Italia che corre sui sentieri.