La diciasettesima Val di Fassa Running dei record, in quanto a partecipazione con ben 480 iscritti, anche nella seconda tappa si conferma come una delle edizioni più combattute ed incerte per quanto riguarda la classifica generale al maschile, mentre la sfida al femminile pare avere già la sua regina. Nella frazione con partenza e arrivo a Soraga, dopo aver percorso 12,60 km con un dislivello positivo di 474 metri, ad imporsi è stato ancora Vincenzo Milesi dell’Atletica Orobie, che ha chiuso con il tempo di 50’32”, ma il vincitore delle ultime quattro edizioni Massimo Galliano non ha mollato un centimetro. Al termine della frazione il cuneese ha infatti accusato un distacco di soli 3 secondi, nella generale invece è a 13 secondi. La sorpresa di giornata è giunta invece da Marco Campetti dell’Atletica Recanati, che dopo il quinto posto nel prologo in Val San Nicolò, ha sfruttato le proprie caratteristiche da stradista nella seconda tappa, dando filo torcere agli avversari e chiudendo terzo a 34 secondi dal leader. Dopo due frazioni Andrea Regazzoni è sempre terzo a 1’44” dal leader, quindi ecco Enrico Aimar (terzo in Val San Nicolò) a 3’15” e Andrea Campetti a 3’33”. La prova al femminile ha invece visto ancora una volta Ana Nanu assoluta protagonista di questa competizione alla quale è legata particolarmente e che ha vinto già cinque volte. Dopo le prime due frazioni ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto alle avversarie. Sul traguardo di Soraga ha chiuso con il tempo di 59’56”, staccando di 1’08” Susanna Serafini, di 2’06” Mirella Bergamo e di 3’08” Arianna Mazzel. Nella generale la Nanu vanta ben 3’50” sulla Bergamo e 4’09” sulla Serafini. Dopo lo start nei pressi del lago di Soraga e dopo aver affrontato il primo chilometro sulla ciclabile della Marcialonga, all’uscita dal bosco Andrea Regazzoni ha provato a forzare, seguito a pochi metri da un quintetto formato anche da Vincenzo Milesi, Massimo Galliano, Marco Campetti ed Enrico Aimar. Nei chilometri successivi è salito in cattedra Galliano, che ha aumentato il ritmo, staccando leggermente Campetti e Milesi, con Regazzoni e, soprattutto Aimar, che hanno perso metri preziosi. Nel tratto scorrevole prima di arrivare a Moena si è dunque formato un terzetto al comando, Campetti ha preso la testa poco prima dell’ascesa verso l’Alpe di Lusia, mantenendola anche in discesa verso Moena. Quando la strada ha ricominciato a salire Galliano e Milesi hanno ridotto il gap e poi è arrivato l’attacco decisivo del bergamasco, che è riuscito ad allungare di un centinaio di metri sul cuneese, che però in discesa non ha mollato, riuscendo a raggiungerlo addirittura a Soraga. Sul rettilineo d’arrivo Milesi ha impresso un’ulteriore accelerata, aggiudicandosi la tappa. La prova femminile ha invece visto Ana Nanu e Susanna Serafini affrontare il percorso assieme fino al sesto chilometro, quando la rumena del Gs Gabbi ha deciso di aumentare il ritmo approfittando del tratto in discesa e dal quel momento per la rivale non c’è stato più nulla da fare. Non al meglio invece Mirella Bergamo, che ha accusato il tracciato nervoso e si è dovuta accontentare del terzo posto, davanti all’atleta di casa Arianna Mazzel. Domani è in programma la terza tappa con partenza e arrivo a Fontanazzo, per una lunghezza complessiva di 11,10 km e un dislivello positivo di 345 metri. È la frazione che presenta il dislivello più basso, ma in ogni caso non va sottovalutata. Lo start sarà alle 9 per i camminatori, alle 9.30 per gli agonisti.
Le dichiarazioni
Il vincitore Vincenzo Milesi è sempre più sorridente dopo aver tagliato il traguardo: «È proprio una bella sfida quest’anno con Massimo Galliano, ma pure con gli altri avversari. Nei primi chilometri hanno provato ad attaccare prima Regazzoni, poi Campetti e Galliano, però sono riuscito a resistere. Nell’ultima salita dopo il fortino ho deciso di allungare ed ho fatto selezione. Sul traguardo poi siamo praticamente arrivati assieme a Galliano. L’importante è riuscire a gestire le energie. Chi lo farà meglio si aggiudicherà la vittoria finale». Massimo Galliano dimostra, da buon cuneese, di non avere alcuna intenzione di mollare: «La carta d’identità è decisamente a favore di Milesi. È giovane e quest’anno ha davvero un bel passo. Ho provato ad attaccarlo, ma poi è riuscito a recuperare il gap, nel finale le posizioni si sono invertite. Siamo davvero vicinissimi nella generale. Tappa dopo tappa i chilometri nelle gambe si fanno sentire e la differenza la farà la capacità di recupero. Spero di non avere una giornata di crisi nelle prossime frazioni, e che magari la possano accusare gli avversari». Soddisfatto a metà la sorpresa di giornata Marco Campetti: «Questa era la mia tappa, molto veloce e percorribile ed ho deciso di giocarmi le mie chance. Ad un certo punto in discesa ero solo al comando, poi però nell’ultima salita ho pagato lo sforzo». Chi sorride è Ana Nanu, che pare proprio avere un passo in più rispetto alle avversarie: «Quest’anno sono proprio in forma. Mi sono allenata forte in primavera, anche affrontando dislivelli importanti. Le gambe girano bene e quindi mi viene tutto più facile. Siamo stati assieme a Susanna sino al sesto chilometro, poi in discesa ho allungato, gestendo la gara. Spero solo che la forma non mi abbandoni nelle prossime tappe». Felice per il secondo posto, ma senza l’intenzione di fare proclami Susanna Serafini: «Pensare di contrastare la Nanu è poco realistico, ha una marcia in più e lo ha dimostrato quando, dopo aver percorso metà gara assieme, nella discesa ha deciso di allungare. Se ne è andata e non ho potuto fare niente. Stando al risultato di magari ci possiamo giocare il secondo posto con Mirella Bergamo, che non ha avuto una gran giornata. Però ci sono ancora tre tappe. Preferisco vivere alla giornata».