Sono stati duemilacinquecento i partecipanti alla Marathon du mont Blanc, disputatasi a Chamonix nella giornata di ieri. Una manifestazione che ha chiuso la tre giorni di eventi nella cittadina francese, dove circa 7000 gli appassionati trail runner hanno potuto correre al cospetto di sua Maestà il Monte Bianco. Tre giorni di sport all’insegna del bel tempo e del caldo. Anche nella giornata di ieri le temperature miti già alle ore 7 del mattino, hanno poi lasciato spazio ad un clima ben più opprimente, pure a quote sui 2000mt. Tra i protagonisti della gara per eccellenza, la maratona di 42 km con 1800mt di dislivello positivo, molti atleti di Elite che già si erano presentati al via sul KM Verticale di venerdì, quello vinto dal francese Gonon e dalla spagnola Paula Cabrerizo, valido come “Continental” nelle World Series e Campionato Europeo di Vertical. La maratona invece, quest’anno non era prova valida per il circuito mondiale di Skyrunning.

La partenza della Marathon du Mont Blanc

La partenza della Marathon du Mont Blanc

Al via un bel livello tecnico al maschile con il campione del mondo della 100Km (ed ex mondiale di corsa in montagna nel 2011) Max King (USA), l’ex vincitore dell’UTMB Xavier Thévenard (Fra) Erik Haugness, Thorbjon Ludvigsen (Nor), Michel Lanne (Fra), Thibaut Baronian (Fra), Saul Antonio Padua (Col), Aritz Egea Caceres (SPA),Greg Vollet (Fra) Cédric Fleureton, Blake Hose (Aus), Marc Lauenstein (Sui). Tra le donne invece Elisa Desco (ITA), Oihana Kortazar (Spa), Aline Camboulives (Fra), Céline Lafaye (Fra), Stéphanie Jimenez (ITA), ed Ellie Greenwood (GBR). Nelle prime fasi di gara, quelle che portano gli atleti con brevi cambi di pendenza fino al Km 19 (Vallorcine), un gruppetto di sette unità procedeva abbastanza compatto. Sulla prima asperità, quella che conduce in 5 km con 1000mt di dislivello da Vallorcine al Col de Possetts e quindi all’Aguille de Possettes, Thibaut Baronian, Marc Lauenstein e Aritz Egea andavano in fuga, con quest’ultimo molto attivo nel condurre il ritmo sugli avversari. Tra le donne era Ohiana Kortazar ad assumersi l’onere di tenere alto il ritmo nelle prime fasi, con la sola Elisa Desco a riuscire a risponderle, attenta a non sprecare energie in vista della seconda – e impervia – seconda parte di gara. A Vallorcine, il loro distacco sulla terza, la francese Celine Lafaye era già di circa 4′. Più dietro, staccate, Ellie Greenwood e l’altra italiana Stephanie Jimenez. Elisa, prendeva la testa sui primi ripidi strappi verso il Col de Possetts, creando subito un margine di 30″-40″ sulla spagnola. Nella successiva discesa verso Le Tour, Marc Lauenstein provava l’allungo su Aritz Egea che rimaneva leggermente attardato, crollava invece il francese Baronian. Dalle retrovia, Max King iniziava la sua rimonta, forse un poco tardiva ma comunque efficace. Anche Antonio Padua cercava di guadagnare spazio, trascinandosi assieme il norvegese Ludvigesen. A – 10Km dal traguardo, il vantaggio di Marc Lauenstein cresceva ancora, ed andava ad assestarsi sul minuto. La gara non era ancora decisa, visto che dalla Flegére fino all’arrivo di Prànplaz il dislivello e i km da percorrere lasciavano ancora spazio a crolli improvvisi o a probabili rimonte. Lo svizzero Launstein, atleta che viene dall’Orienteering, è comunque un esperto corridore di corsa in montagna su questo tipo di distanze. All’attivo può vantare un secondo posto alla Jungfrau marathon (2010), una vittoria alla Sierre Zinal (2013), e un quarto posto proprio qui a Chamonix nella maratona, ai mondiali dello scorso anno.
L'elvetico Marc Lauenstein lanciato verso il traguardo. Foto Ski & run

L’elvetico Marc Lauenstein lanciato verso il traguardo.
Foto Ski & run

Per lui, la rivincita sul traguardo di Pranplaz avveniva dopo 3:48’35” dalla partenza. Un percorso leggermente modificato dopo l’edizione del 2013, e quindi non paragonabile alle 3:30′ con cui vinse Kilian Jornet. Al secondo posto, la conferma dello spagnolo Aritz Egea in 3h49’33”. Il basco prosegue la sua inarrestabile crescita atletica, dopo il quarto posto di Zegama di oltre un mese fa. Terzo lo statunitense Max King in 4h01’35”, davanti al giovane colombiano Saul Padua (4h03’03”) e al norvegese Thorbjoorn Ludvigsen (4h05’42”).
Elisa Desco a Pranplaz con lo sfondo del Monte Bianco Foto Fabiomenblog

Elisa Desco a Pranplaz con lo sfondo del Monte Bianco
Foto Fabiomenblog

Nelle donne, Elisa Desco non mollava il piede dall’acceleratore e il divario fra se e la Kortazar continuava inesorabilmente a crescere, soprattutto dopo la Flegere. La sua vittoria a Pranplaz, che fa il paio con quella dello scorso anno, quando si arrivò nella gremita piazza di Chamonix, è sinonimo di buona condizione atletica della piemontese trapiantata a Bormio, con in testa le Skyrunner World Series. Il tempo di Elisa 4:35’10”  Ohiana Kortazar (Spa) in 4:45′ e a Celine Lafaye (Fra) 4:53′.
Il podio femminile della maratona 2015

Il podio femminile della maratona 2015