Oltre 1.600 iscritte all’edizione inaugurale della manifestazione podistica che stamane ha visto al via anche l’olimpionica di sci Deborah Compagnoni e l’azzurra di mezzofondo Giulia Viola. Una grande festa nel segno dello sport e della solidarietà. Gruppo più numeroso, la sezione LILT di Treviso, con 171 partecipanti. L’assessore Michielan: E’ la città che vogliamo. Carla Pinarello: A piedi o in bici, basta fare movimento. E ora il testimone passa al Giro d’Italia Treviso, 17 maggio 2015 – Aspettando il Giro dItalia, Treviso si muove. Eccome, se si muove. Il colore distintivo è, anche questa volta, il rosa. Ma la bicicletta centra fino ad un certo punto. Treviso in rosa è stata la festa di oltre 1.600 donne che stamane, complice la giornata di sole, hanno invaso la città, percorrendola in lungo e in largo. Di corsa. Passeggiando con le racchette del Nordic Walking. O semplicemente camminando. Promossa da Trevisatletica e Corritreviso (lo staff della stracittadina, a carattere competitivo, in programma in città il 26 giugno), in collaborazione con lamministrazione comunale e la LILT, Treviso in rosa è stata un trionfo. I numeri, innanzitutto: 1.617 partecipanti, provenienti da tutta la Marca, ma anche dalle province di Venezia, Belluno, Padova, Vicenza e persino dal Friuli. Un grande sforzo organizzativo, concentrato in poco più di un mese. E poi la festa, che ha coinvolto proprio tutti. Con mariti, fidanzati e figli ad attendere sul traguardo di Viale Burchiellati larrivo delle podiste, più meno improvvisate, in maglia rosa. Applaudite anche donne col pancione, mamme che spingevano le carrozzine, cagnolini infiocchettati di rosa. E poi palestre, società sportive legate al mondo del podismo e non solo, come la delegazione dello Skating Club 90 che a fine marzo, sempre in viale Burchiellati, aveva animato la maratona sui pattini. Più gente che va a piedi e in bici e meno auto: è questa la città che vogliamo. E dove non ci sono classifiche, ma una partecipazione aperta a tutti, ci piace ancora di più ha detto lassessore allo Sport del Comune di Treviso, Ofelio Michielan -. Lesperimento è riuscito alla grande: Giro dItalia o meno, ci impegneremo perché Treviso in rosa diventi una classica. Carla Pinarello, arrivata in carrozzina dopo lincidente subito di recente in una granfondo ciclistica, in rappresentanza di una famiglia e unazienda particolarmente vicina a Treviso in rosa, ha fatto proprio il pensiero di Michielan: Una bellissima domenica, una grande festa. Il rosa è un colore che emoziona. Limportante è muoversi: spero che tante donne, dopo questa corsa, salgano anche in bicicletta. Treviso in rosa ha avuto pure due inattese ospiti dellultima ora: la mezzofondista azzurra Giulia Viola e lolimpionica di sci, Deborah Compagnoni, che ha partecipato alla manifestazione con la tecnica del Nordic Walking. Poi Deborah ha festeggiato il trionfo della sezione Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, di Treviso, prima nella classifica dei gruppi più numerosi (ben 171 partecipanti), davanti a Trevisatletica e alla palestra Sports Team di zona Fonderia a Treviso. Treviso in rosa è servita anche a sostenere limpegno della LILT, presente in piazza, per tutta la mattinata, con il camper attrezzato ad ambulatorio mobile. Treviso in rosa è stata loccasione, una volta di più, per affermare la forza dello slogan che anima la Lilt: Prevenire è vivere. Per la cronaca, con Giulia Viola che si è limitata ad una sgambata, le prime a giungere al traguardo sono state la giovane trevigiana Nikol Marsura nei 5 chilometri e la veneziana Melania Polley nei 9 chilometri. Ma oggiAggiungi un appuntamento per oggi, a Treviso, hanno vinto proprio tutte. Ora, andando di rosa in rosa, il testimone passa al Giro dItalia che arriverà in città sabato 23 maggio. Con 1.617 tifose in più. In allegato: foto di Treviso in rosa (CREDIT Gabriele Marsura e Lorenzo Sottana)
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