L’11 e 12 aprile nel capoluogo piemontese numeri da record per la rassegna iridata di ultramaratona che assegnerà anche i titoli europei

Cudin

Sabato 11 e domenica 12 aprile i big internazionali dell’ultramaratona si sfideranno a Torino. All’ombra della Mole sono, infatti, in palio i titoli mondiali ed europei della 24 Ore, rassegna a lungo attesa dagli specialisti dopo l’ultima edizione disputata nel 2013 in Olanda. L’evento, che si svolgerà sotto l’egida di IAU (International Association of Ultrarunners) e IAAF, può contare sulla macchina organizzativa composta da FIDAL, FIDAL Piemonte e CUS Torino con il supporto del Comune di Torino e della Circoscrizione 3. La Città di Torino aveva voluto fortemente quest’evento presentando la candidatura già nel 2013 e lo ha inserito tra gli appuntamenti top di Torino 2015 Capitale Europea dello Sport. Su questi aspetti si è particolarmente insistito nell’incontro con i giornalisti questa mattina nella sede operativa del CUS Torino dove il Presidente del club universitario e Consigliere Nazionale FIDAL Riccardo D’Elicio ha fatto gli onori di casa insieme all’Assessore allo Sport del Comune di Torino Stefano Gallo e al Vicepresidente FIDAL Piemonte Adriano Aschieris. “La riuscita di questo Mondiale è il risultato di un grande sforzo organizzativo – le parole del Presidente CUS Torino Riccardo D’Elicio. Nell’anno di Torino Capitale Europea dello Sport non potevamo far sì che la manifestazione venisse cancellata. Gli atleti che parteciperanno arrivano da tutto il mondo, questo mi fa pensare ad una grande passione nei confronti di questo sport. Un caso che mi ha emozionato particolarmente è quello dell’Ucraina, paese attualmente in guerra, che, con l’aiuto del comitato organizzatore, è riuscita a mandare a gareggiare tre uomini e tre donne. Il messaggio che deve passare da questo evento è che fare sport fa bene. Un ringraziamento va anche al Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito e il mondo universitario rappresentato dalla Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Strategiche, grazie a loro infatti abbiamo trovato parte dei mezzi, e alle società piemontesi di atletica che hanno dato la disponibilità per l’evento”. L’Assessore allo Sport della Città di Torino Stefano Gallo ha ricordato come: “In un anno così importante per la nostra città come il 2015, Torino Capitale Europea dello Sport, dobbiamo essere fieri e orgogliosi della concomitanza di eventi sportivi nazionali e internazionali. Un ringraziamento quindi agli organizzatori che hanno deciso di aderire in corsa e salvare questa manifestazione. Da diverso tempo ripeto che Torino Capitale Europea dello Sport non deve essere soltanto un logo da mettere in giro, e questo ne è la dimostrazione. Nel weekend all’interno di uno stesso parco conviveranno diverse discipline come la corsa su strada, il calcio balilla, il rugby e il football americano. L’obiettivo è fare in modo che, al termine di quest’anno, i torinesi si avvicinino sempre di più all’attività sportiva.

Stefano Gallo e Riccardo D’Elicio (foto CUS Torino)

Il comune ha investito 30.000 euro su questo evento e l’assessorato allo sport ha la funzione di coordinamento tra i vari organizzatori. Invito quindi tutti i cittadini a godersi questo weekend di sport, il turismo sportivo è un fattore importante per ogni città”. NUMERI DA RECORD PER UN GIORNO DI CORSA – I numeri dell’edizione sono da record. Undicesima edizione del Campionato Mondiale, ventesima edizione del Campionato Europeo, 43 nazioni presenti, 334 gli atleti della rassegna iridata ufficiale, 170 gli atleti iscritti alla gara open, per un totale di oltre 500 atleti al via. Tra le delegazioni più numerose Austria (19), gli Stati Uniti (18 atleti), Finlandia (18 atleti) oltre naturalmente all’Italia. Ma saranno presenti rappresentanti anche di nazioni come Taipei, Mongolia, Kenya, Uruguay, Nuova Zelanda, Giappone, Hong Kong. Dal punto di vista tecnico non sono poche le ambizioni degli atleti iscritti. C’è infatti chi punta a correre non solo contro la fatica e gli avversari, ma anche contro le migliori prestazioni mondiali che sono detenute al momento dal greco Yannis Kouros con 303,506km (1997 ad Adelaide) e dalla giapponese Mami Kudo (2011, Taipei). Assenti entrambi i primatisti mondiali, i riflettori saranno puntati in particolare sulle squadre di USA, Russia, Giappone, Germania e Francia, le più temibili per gli azzurri dal punto di vista tecnico. L’Italia schiera una formazione composta da 14 elementi (9 uomini e 5 donne) con capitano Ivan Cudin (GM Udinese UOEI) primatista italiano della 24 ore con 266,702 km. Il friulano di Codroipo, otto volte in nazionale, ha nel suo palmares l’oro al campionato Europeo di Brive in Francia  nel 2010 ed il bronzo al Mondiale dello stesso anno. Ha vinto per tre volte la Spartathlon di 245 km (2010-2011-2014), la Ultrabalaton di 212 km nel 2014 e la Nove Colli Running del 2011 di 202 km tra le più importanti manifestazioni di ultra maratona del mondo. Atleta poliedrico, ha un personale di 7h08:53 sulla 100 km. Tra gli italiani iscritti nella gara open da segnalare i nomi di Francesca Canepa (Atl. Sandro Calvesi), vincitrice del Tor de Geant 2013, ultramaratoneta con un passato da campionessa di snowboard, e Michele Evangelisti (Triangolo Sport), già azzurro di ultramaratona e 100km. IL PERCORSO – Il teatro di gara sarà il nuovissimo tracciato di 2.000 metri lungo i viali alberati di Parco Ruffini (percorso con omologazione internazionale per consentire il riconoscimento di eventuali record) che prevede anche un breve tratto in salita e un passaggio all’interno dello Stadio Primo Nebiolo, il cuore pulsante della manifestazione, da percorrere per 24 ore, giorno e notte, senza sosta, dalle ore 10 di sabato 11 aprile alla stessa ora di domenica 12 aprile. Venerdì 10 aprile alle ore 18.00 presso lo Stadio Nebiolo la cerimonia di apertura con la sfilata delle nazioni. Myriam Scamangas (CR FIDAL Piemonte)