29 marzo 2015 – Il ventesimo posto di Yeman Crippa, che si conferma migliore degli Europei nel cross juniores anche in occasione della rassegna iridata. A Guiyang, in Cina, i Campionati Mondiali 2015 della corsa campestre si chiudono con l’Italia all’ottavo posto nella classifica per Nazioni tra gli juniores, anche in questo caso migliore delle Nazioni europee, poco dietro Stati Uniti e Marocco. A dominare la classifica è squadre di categoria è il Kenya, davanti all’Etiopia e all’Eritrea. Insieme a Crippa, portano punti l’ottimo 17enne Yohanes Chiappinelli, 33esimo, il bronzo continentale individuale Said Ettaqy, 46esimo, e AlessandroGiacobazzi, 77esimo, mentre gli altri azzurrini, Yassin Bouhi e Simone Colombini, chiudono rispettivamente all’83esimo e 92esimo posto. Vince, con un impressionante volata finale, l’etiope Yasmin Haji, già argento mondiale junior dei 5.000 a Eugene. A laurearsi invece campione mondiale fra gli assoluti, dopo una gara da protagonista, è il keniano Geoffrey Kamworor Kipsang, campione iridato di mezza maratona 2014, mentre fra le donne va in scena l’assolo della connazionale Agnes Tirop, 19enne che diventa la più giovane campionessa iridata di cross da quando, nel 1985, a vincere fu Zola Budd. Fra le under20 la vittoria va in volata all’etiope Letesenbet Gidey, alla prima esperienza in una competizione internazionale. Al Kenya vanno così complessivamente 3 ori, 5 argenti e un bronzo, compresi entrambi i titoli individuali assoluti. Ad esclusione degli under 20 l’Etiopia domina però tre classifiche su quattro per quanto riguarda i team: sono suoi infatti entrambi i titoli assoluti e quello delle juniores. crippa Due Nazioni su tutte, come continua a volere la storia ormai nemmeno più soltanto recente del cross mondiale. Un dominio assoluto, seguito da vicino da altre Nazioni africane, Uganda ed Eritrea in testa, con l’aggiunta dell’asiatico Bahrein, pure salito sul podio, grazie ad atleti “acquistati” dal Kenya o al limite ad altre Nazioni africane. Pochissimi i “bianchi” tra i migliori venti delle quattro gare in programma. Capita soltanto alla juniores giapponese Azusa Sumi, 16esima tra le juniores, e alle britanniche Gemma Steel e Rhona Auckland, dominatrici in Europa, ma qui rispettivamente 18esima e 19esima tra ke seniores. Al maschile, miglior bianco è lo statunitense Chris Derrick, 24esimo. Un contesto quasi proibitivo per l’Europa e per tutto ciò che Africa non è.