La gara più attesa non tradiva le aspettative, grande spettacolo e ritmi incredibili dal primissimo metro di gara. Come ovvio erano subito le pattuglie delle potenze africane a fare la voce grossa, al km 4 l’Ugandese Isaac Kiprop volava in testa tallonato però dall’eritreo Petro Mamo (world champion 2012 al Tonale ricordiamo), la 3^ piazza appariva appannaggio di un altro Ugandese: Daniel Rotich. Al passaggio più tecnico, intorno al km 5, il capitano azzurro Bernard Dematteis giocava il tutto per tutto portandosi al 2° posto ad 1’ da un ormai scatenato Kiprop, Mamo pagava qualcosa e scivolava più dietro, mentre risaliva importanti posizioni anche Kibet Soyewko (UGA). Lo spartito di gara reggeva su certezze molto flebili, e ad eccezione del battistrada le altre posizioni sembravano tutte alla ricerca di un definitivo titolare. A 4 km dalla conclusione era ancora la compagine Ugandese a fare la propria mossa con Soyewko e Rotich che andavano a mettersi in 2^ e 3^ posizione, Bernard Dematteis reggeva nel gruppo di testa, staccato solo di pochi secondi dai due principali inseguitori di Kiprop, ed anche un altro eritreo, Frezgy Tsegay rimontava candidandosi a guastatore per l’annunciato emozionante finale. All’ultimo km le posizioni degli Ugandesi al comando si consolidavano con Kiprop ormai lanciato alla conquista della corona Iridata ed il duo Soyewko-Rotich a controllare il podio dall’attacco di Berny Dematteis, deciso a non rassegnarsi ad un’altra en plein Ugandese ai suoi danni come al mondiale 2013. Al termine di uno spettacolo unico di atletica e coraggio si compiva cosi il destino di Isaac Kiprop e dell’Uganda, di fatto la vera potenza, oggi, della corsa in montagna mondiale. Kiprop campione del mondo allora ed argento e bronzo per i compagni di squadra Kibet Soyewko e Daniel Rotich. Era 4° posto per l’Italiano Bernard Dematteis, campione europeo in carica ed oggi di fatto l’unico atleta europeo capace di “fare la gara” con i devastanti e superiori atleti di colore, anche su un percorso che non ha fatto mancare tecnica e difficoltà. Dopo il trio Ugandese ed il nostro Bernard ecco un altro terzetto, è quello Eritreo con Tsegay, Kidane e Mamu, cui si aggiunge al 9° posto anche Negash, preceduto solamente dal Turco Ahmet Arslan, 8° finale e 2° europeo nella top ten, chiusa da un ottimo Patrick Smith , portacolori di team USA. a squadre: 1st UGANDA 2nd ERITREA 3rd ITALIA I nostri azzurri: detto del 4° di Berny registriamo una medaglia di Bronzo che ci fa gioire e testimonia il ruolo assolutamente di primo piano nella disciplina a livello globale. Ci sono le superpotenze africane ma poi ci siamo noi, prima degli americani, prima dei tirchi, prima dei britannici, Comandiamo ancora noi grazie al 13° di Martin Dematteis, al 14° di Xavi Chevrier, al 22° di Luca Cagnati, che portano i punti per la medaglia, ma anche al 32° di Alex baldacchini ed al 39° di Tommaso Vaccina colti in una gara dove il livello era davvero assoluto. qui le classifiche complete di questa gara : http://www.fidal.it/risultati/2014/COD4701/Gara001.htm   Alex Scolari   seguono foto-live colte dal campo gara

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è festa Uganda !

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Daniel Rotich

 
Bravo Bernard, e grazie !

Bravo Bernard, e grazie !

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I nostri azzurri festeggiano una Medaglia di Bronzo quantomai PESANTE

Isaac Kiprop trionfa ed è campione del mondo 2014

Isaac Kiprop trionfa ed è campione del mondo 2014

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UNA VEDUTA DALL’ALTO DELLA CAVA NELLE BATTUTE FINALI DI GARA

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il forcing Ugandese, esegue magistralmente Kibet Soyewko

 
Luca Cagnati chiude 22°

Luca Cagnati chiude 22°

Martin Dematteis, per lui 13° posto e bronzo a squadre

Martin Dematteis, per lui 13° posto e bronzo a squadre

Xavi Chevrier chiude 14° e porta punti pesanti per il bronzo a squadre

Xavi Chevrier chiude 14° e porta punti pesanti per il bronzo a squadre

il migliore degli eritrei oggi: Tsegay 5°

il migliore degli eritrei oggi: Tsegay 5°

lo USA Joe Gray, alla fine 17°

lo USA Joe Gray, alla fine 17°

isaac Kiprop pianta tutti e se ne va in salita

isaac Kiprop pianta tutti e se ne va in salita