La partenza della gara più attesa, quella che assegnava il titolo di campione continentale fra i Seniores maschili, partiva alle 11.30. Subito nella bagarre iniziale si buttavano gli azzurri, dove Ahmed Arslan e i sui “gregari” della Turchia, decidevano di partire a tutta per saggiare la resistenza degli avversari in salita.
Ahmed Arslan, una messe di titoli d’Europa individuali dal 2007 al 2012, cercava di ritornare di nuovo re incontrastato, ma a Gap, quest’oggi, non ha trovato lo smalto delle stagioni scorse. Nella seconda parte della prima ascesa, saliva in cattedra l’uomo più atteso. Il nostro uomo più atteso. Bernard Dematteis, scavava subito una buco fra se e il gruppo, transitando nella prima discesa (non difficile, per la verità), con 30” di vantaggio su Julièn Rancon, anima e cuore di questi Europei in terra francese, e sul gemello Martin. Un quadro stupendo per noi, così come per i numerosi cuneesi della Valvaraita, la terra di questi due campioni, giunti in massa a tifare gli azzurri. Ad inseguire il podio a poca distanza, l’altro azzurro Baldaccini il rumeno Ionut Zinca, il britannico Robbie Simpson,. Leggermente staccati, ma in rimonta su questo trio, Ahmet Arlsan Mitja Kosovelj (Slo) e Luca Cagnati. Si riprendeva a salire e Bernard Dematteis non molla il piede sull’acceleratore, visto che il distacco era consistente ma non ancora rassicurante. Infatti al secondo rilevamento, dopo due terzi di gara, Berny faceva segnare 37’ 21”. Secondo transitava in rimonta Robbie Simpson in 37’44”, e terzo Martin Dematteis in 37’50”. Arslan era quinto in 38’10”, Luca Cagnati ottavo, mentre perdeva un po’ di terreno Alex Baldaccini, undicesimo. Ultima tornata, con tutti a sospingere idealmente i sogni di questo ventottenne piemontese, con forza e determinazione da vendere, per riconfermarsi dopo lo splendido successo dello scorso anno a Borovez (Bul), al netto di qualche problema fisico che ne aveva minato la preparazione durante l’inverno. Robbie Simpson è talentuoso. Scozzese, ventitrè anni, ha deciso di accasarsi per un paio di stagioni in terra austriaca a Leutasch, terra in cui alcuni campioni della corsa in montagna del recente passato, su tutti Jonathan Wyatt, usarono come palestra naturale per preparare grandi obiettivi della corsa in montagna. Martin, il gemello azzurro aveva vissuto settimane di vigilia travagliate, durante l’attesa della nascita del suo primogenito, Matteo, avvenuta solo pochi giorni prima della trasferta francese. Ma il suo grande impegno non è venuto meno neanche durante la lunga permanenza in un luogo, non certo ottimale per preparare la corsa in montagna, come Torino.
