A Bert e Scola una combattuta Stava Sky Race 

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Antonella Confortola ed Urban Zemmer, Paolo Bert e Nadia Scola. E’ il poker d’assi calato dall’Unione sportiva Cornacci di Tesero per l’edizione 2014 della Stava Sky Race e del Verticale del Cornon, sfide valide come terza prova de La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup e come seconda prova delle Sky Runner Series Italy®, il campionato nazionale delle competizioni per corridori del cielo. Quattro gare in un’unica giornata, entusiasmanti nello sviluppo, dalle quali emerge soprattutto il nuovo record nella gara vertical centrato da Antonella Confortola, che va ad aggiungersi al primato fatto registrare in quanto a partecipazione, visto che sono stati superati i 300 partenti. La copertina è dunque tutta per la forte atleta di Ziano di Fiemme, portacolori della Forestale, che ha deciso proprio alla vigilia di cimentarsi nella gara breve, visto che era reduce da un infortunio muscolare, aggiungendo un altro prestigioso allor o alla sua straordinaria carriera. Vittoria e record frantumato nel 4° Verticale del Cornon (Memorial Dario Zeni) dunque per la Confortola, in una gara che è stata senza storie sin quando la pendenza è diventata rilevante, bloccando il cronometro sul tempo finale di 53’33”, precedendo di 2 minuti e 25 secondi la francese Stephanie Jimenez e di oltre tre minuti la detentrice del vecchio primato (1h01’03”), Francesca Rossi. Più staccate Michela Benzoni, Elisa Compagnoni e Beatrice Deflorian.Terza vittoria su quattro partecipazioni, invece, per Urban Zemmer, che ha dimostrato di avere un motore superiore a tutti gli avversari, anche se non è riuscito a ritoccare la sua migliore prestazione in terra fiemmese che aveva ottenuto due anni fa: 44’37” il tempo di quest’anno, 44’21” quello che resta indelebile nell’albo d’oro. Dopo 5 chilometri di gara e un dislivello di  1080 metri sul traguardo di Croce Cornon, l’altoatesino di Castelrotto ha staccato di 29 secondi il piemontese Macro Moletto e il 1 minuto e 8 secondi sul valdostano Nadir Maguet. Quarto posto a 2’14” da Zemmer per il solandro Nicola Pedergnana, segito dal fiemmese Stefano Gardener e dal vincitore dello scorso anno Marco Facchinelli. 1742 Dopo l’entusiasmante prologo si è presa la ribalta la Stava Sky Race, la più combattuta di sempre nelle nove edizioni, come ha sottolineato il direttore sportivo dell’evento Massimo Dondio. Una sfida impegnativa sul tradizionale percorso di 24,930 metri con le due ascese frantumatrici di gambe al Monte Cornon e al Monte Agnello e con un dislivello complessivo di 4250 metri, che ha celebrato due nomi nuovi che vanno ad aggiungersi ad un albo d’oro particolarmente importante. Vittorie perentorie dunque per il piemontese Paolo Bert e per la fassana Nadia Scola, entrambi portacolori del Team La Sportiva. L’atleta di Pinerolo, sul podio di Tesero anche lo scorso anno, ha costruito la sua vittoria sulla salita che portava ai 2358 metri del Monte Agnello, quando è riuscito a staccare gli altri due compagni di fuga Alessandro Follador e Christian Varesco. Nella prima ascesa ai 2150 metri del Monte Cornon era però il falcadino Follador a fare l’andatura, seguito appunto da Bert, dall’orobico Fabio Bazzana e dall’altro piemontese Rolando Piana. Nella seconda salita il primo colpo di scena arriva da Bazzana, che cade, rompe un bastoncino e perde secondi preziosi, mentre Follador, il sorprendente skyrunner di casa Varesco e Bert allungano. Sulla suggestiva cresta che porta al Monte Agnello ecco che il piemontese del team La Sportiva infligge l’attacco decisivo, scrollandosi di dosso i validi avversari. Sul punto più alto della gara Bert transita con oltre 2 minuti di vantaggio su Varesco, mentre Follador inizia a perdere t erreno e il primierotto Michele Tavernaro recupera ed è quarto a circa tre minuti. Posizioni di vertice che non cambiano nel saliscendi fino al Doss dei Branchi, da dove inizia l’impegnativa discesa verso il traguardo di Tesero, dove Paolo Bert riesce a gestire il suo vantaggio, tagliando il traguardo con il tempo di 2h25’10”, ma dove soprattutto l’orobico Bazzana si rende autore di una rimonta strepitosa, superando prima Piana, quindi Follador e pure Varesco, e chiudendo a soli 42 secondi dal vincitore. Terzo posto e primo podio nella gara di casa centrando il sogno di una vita per Christian Varesco, a 1’03”, mentre Follador arriva sfinito in quarta piazza a 2’57”, e a seguire Michele Tavernaro (con un distacco di 3’06”), Rolando Piana a 6’27”, Paolo Longo a 9’47”, Nicola Giovanelli a 10’12”.Perentoria pure l’affermazione della fassana di Moena Nadia Scola, che si è iscritta alla Stava Sky Race solamente un’ora prima dello start, perché libera inaspettatamente dall’impegno lavorativo ed addirittura sul gradino più alto del podio per la prima volta in questa gara. Grazie ad un approccio fondamentalmente disinteressato è riuscita ad esprimersi al meglio, partendo senza forzare e progressivamente aumentando il ritmo, superando le avversarie nell’ascesa del Monte Agnello, per poi mantenere la leadership sino al traguardo: 3h07’47” il suo tempo. La piazza d’onore invece è stata combattuta sino alla discesa finale con Wiktoria Piejak, seconda a 5’13” dalla Scola e Dimitra Teocharis terza a 5’55”. Quarto posto poi per Chiara Gianola e quinta Ester Scotti. Il Verticale del Cornon ha poi assegnato anche la speciale classifica Felicetti Cup, la combinata fra le gare verticali del Cornon e della Trenta Passi. Affermazioni per Francesca Rossi s u Elisa Compagnoni e Michela Benzoni, quindi in campo maschile per Urban Zemmer, su Marco Moletto e Nicola Pedergnana. Sabato pomeriggio è invece andata in scena la Mini Stava Sky Race nel centro di Tesero, con affermazioni di Roberto Vanzetta e Gloria Vinante nella categoria allievi, quindi Matteo Iellici e Fabiana Carpella nella categoria ragazze.