4 novembre 2013 – La stagione di Valeria Straneo si chiude con un bellissimo quinto posto nella mitica maratona di New York che per importanza può essere considerata quasi alla pari con un successo olimpico. L’atleta azzurra, capace di conquistare i cuori di tutti gli appassionati della corsa lunga, grazie al il suo modo di interpretare le gare chiude con un probante 2h28’22”, in una giornata ventosa che la megalopoli statunitense ha offerto agli oltre 45.000 partenti, unitamente agli splendidi colori pastello che sa offrire l’autunno in Central Park. Valeria che era arrivata a New York e il giorno della conferenza stampa si era persa lungo i viali del parco nuiorchese, tant’è che per tornare il albergo ha dovuto salire su di un taxi, senza denaro, e lasciare come pegno il suo mp3 al tassista. Ieri contrariamente alla sua consuetudine (gara di testa) ha lasciato andare due etiopi Deba e Tufa che hanno guidato per oltre tre quarti di gara.

Mutai e Jeptoo: doppietta keniana a New York

Mutai e Jeptoo: doppietta keniana a New York

Lei con le altre migliori sembravano dovessero correre un’altra maratona. Al 25º km Prisca Jeptoo ha preso il largo e lentamente con uno stile di corsa non di certo elegante, ma quanto mai redditizio è riuscita nell’intento di colmare un distacco che pareva insormontabile e che a un certo punto era di oltre 3’. La keniana si è imposta in 2h25’07” (con la seconda parte di gara percorsa in 1h09’). Valeria è rimasta nel gruppetto delle immediate inseguitrici tenendo sempre il suo ritmo. Un piazzamento quella della mammina di 37 anni di Alessandria, allenata da Beatrice Brossa, assai significativo, dopo il secondo posto ai Mondiali di Mosca di questa estate. Adesso, l’attendono nel prossimo agosto gli Europei di Zurigo, dove dovrà guardarsi proprio dalla lettone Propopcucka (terza in 2h27’47”) e dalla francese Daunay (quarta in 2h28’14”) che le sono arrivate davanti ieri a Central Park. Conoscendone il carattere e la determinazione l’azzurra non lascerà nulla al caso e si preparerà a dovere per l’appuntamento continentale, transitando magari in un’altra prova sui fatidici 42 km a primavera. L’azzurra anche in quest’occasione aveva preparato con tutti i crismi la maratona che lo scorso anno venne annullata in seguito all’uragano Sandy, lei come tanti altri se ne tornò a casa con una sola speranza ritornare dopo i mondiali. Nel frattempo a ottobre Valeria centra una grande vittoria nella mezza di Lisbona, primo successo in assoluto, dopo 14 edizioni di una atleta europea, sia in campo maschile che quella femminile.
Straneo e Meucci alla vigilia della Maratona (foto Colombo/Fidal)

Straneo e Meucci alla vigilia della Maratona (foto Colombo/Fidal)

Tra gli uomini rivince Geoffrey Mutai in 2h08’24”, vincitore nel 2011 sia di Boston con 2h03’02” (primato mondiale non omologato) che di New York. Keniano pure Mutai che precede l’etiope Kebede (2h09’16”) e il sudafricano April (2h09’45”). Daniele Meucci chiude sopra la sufficienza in 2h12’03”, decimo, meglio di quanto aveva siglato Andrea Lalli, terzo, una settimana fa a Venezia in 2h14’26, Per entrambi, ad ogni buon conto, occorrerà ancora del tempo per definirli maratoneti. Walter Brambilla