17 settembre 2013 – Cinque giorni al via, cinque giorni alla prima edizione della “ZacUp”, skyrace di circa 27km totalmente sviluppata sulla Grigna Settentrionale. Valsassina, dunque, con partenza da Pasturo e poi via, attraverso i sentieri della Val Cugnoletta, il passo della Stanga e i Pian di Zapel. Per entrare nei dettagli di evento nato per ricordare Andrea Zaccagni, abbiamo incontrato il fratello Alberto, anima ancor più che organizzatore della manifestazione. Ciao Alberto, ti aspettavi un successo di iscrizioni di questo genere per la “prima” della Zacup? Sinceramente eravamo fiduciosi in un buon risultato in termini di iscrizioni, ma non certamente a questo livello. Avevamo stabilito un tetto massimo a 350 atleti iscritti per ragioni di sicurezza e di “prima edizione”. Volevamo e vogliamo essere certi in primo luogo della sicurezza degli atleti e al tempo stesso fare noi stessi un passo alla volta senza farci travolgere dall’entusiasmo dei numeri. Visto l’alto numero di atleti in lista d’attesa abbiamo deciso, d’accordo con il soccorso alpino, di aumentare il tetto di 30 unità portandolo a 380 atleti in gara. La cosa impressionante è che ci sono ancora circa 40 atleti in lista d’attesa. Ti giuro che non lo avrei mai immaginato. Ma la Grigna e il territorio della Valsassina hanno questo potere. Probabilmente anche il fatto di una nuova corsa sulla Grigna ha creato curiosità e stimoli nuovi….ma comunque è sempre lei la protagonista: la Grigna. Però un po’, da sognatore idealista, mi piace pensare che lo spirito che sin dall’inizio abbiamo voluto trasmettere, ovvero quello di una corsa vicina a tutti sia nei costi sia nei premi, nello spirito che amava mio fratello Andrea, abbia contribuito ad avvicinare tanti atleti a questa gara. Sarà un’emozione enorme domenica quando ci sarà lo sparo dello starter. Ci puoi raccontare cosa rappresenta la Zacup per te? Non riesco ad immaginare quel momento. E’ un anno che lavoro per regalare questa giornata prima di tutto a mio fratello Andrea, e proprio per questo posso solo immaginare una grande emozione. Questa corsa per me è il simbolo della gioia e della voglia di vivere e correre di Andrea, vissuta ed interpretata sul percorso da tanti suoi e nostri amici. L’obiettivo che mi ero dato era di fare di questa giornata una giornata di gioia, di sorrisi e di entusiasmo e di vedere alla partenza tanti atleti comuni che partecipassero per amore della montagna e della corsa come era per Andrea. Ho sempre detto, dalla mezza dello Scaccabarozzi dell’anno scorso, che volevo continuare a far correre idealmente il sorriso di Andrea sulle sue montagne….e questo è quello che mi aspetto…..i sorrisi degli atleti nel portare a termine un percorso che si presenta impegnativo. Tecnicità e difficoltà del tracciato, puoi anticipare cosa si troveranno ad affrontare gli atleti in gara sui 27 km del Grignone? Prima di tutto penso di poter dire che abbiamo voluto dare alla ZacUP una sua identità unica nel panorama delle Skyrace perchè è una corsa che punta ad avvicinare il mondo della “corsa verso il cielo” al Trail per dare l’opportunità a tutti di divertirsi e misurarsi su uno stesso percorso. Proprio per questo motivo ritengo che sia importante studiare l’altimetria per poterla gestire al meglio. Negli ultimi 9 km ci vogliono gambe, resistenza e fluidità di corsa. La prima parte sino, all’inizio della Val Cugnoletta può essere pericolosa perché invita a correre con i suoi falsopiani e le sue salite comunque morbide lungo sentieri boschivi. La salita al passo dello Zapel è dura con alcuni tratti catenati, dove sarà consentito il passaggio ad un atleta per volta, e richiede attenzione e concentrazione; la parte finale per salire al Passo è invece un ghiaione molto impegnativo. La salita alla cima della Grigna e la successiva discesa potranno fare la differenza, ma sono e siamo convinti che la gara si giocherà dal Rifugio Antonietta fino a Pasturo. Dieci chilometri nervosi con alle spalle diciassette km e oltre 2100 metri di dislivello positivo unitamente ad una discesa molto tecnica dal Grignone. Gli ultimi 9 km presentano un D+ di circa 300 metri. I top runners che hanno accettato la sfida della Zacup? Sicuramente i primi erano i nostri tre testimonial e amici, Marco De Gasperi, Elisa Desco e Daniela Gilardi. Purtroppo Marco ed Elisa saranno costretti a dare forfait per degli infortuni capitati nelle ultime settimane. Ma mi piace sottolineare, e questo è lo spirito di questa gara e dei nostri testimonial, che saranno presenti nel parterre. Sarà al via invece sicuramente Daniela Gilardi, affiancata da Silvia Serafini, Chiara Gianola, Ester Scotti, la nostra Debora Benedetti (ottima terza al circuito “La Sportiva-Goretex”). Oltre ai nomi citati sono preannunciate altre atlete di prima fila. Tra gli uomini sicure le presenze di Stefano Butti, Paolo Gotti, Franco Sancassani, Gil Pintarelli, Davide Pierantoni e Carlo Ratti. Mi piace tuttavia sottolineare i numerosi trail runners iscritti; e questo va nella direzione che sognavo e con la quale insieme al gruppo organizzatore sognavamo: un percorso in grado di soddisfare lo skyrunner ma anche il trailer. E poi tantissimi atleti Lecchesi……incredibile quanto è amato lo Skyrunning e la corsa in Montagna in generale nella nostra provincia. E’ previsto un percorso alternativo in caso di maltempo? Certamente, abbiamo già definito il percorso alternativo che è pubblicato anche sul sito della gara www.zacup.it con l’altimetria. La parte iniziale fino al Rifugio Riva e la parte finale dal Rifugio Antonietta coincidono con il percorso originale. Purtroppo in caso di maltempo e nuvole basse saremo costretti a tagliare la parte di salita al Passo Zapel e alla Cima della Grigna per tagliare dopo il Riva verso il San Calimero (che diventerà il Trofeo Scaccabarozzi) e poi giù verso il Rifugio Antonietta per riagganciarsi al tracciato originale. In totale sono circa 23 km con D+ di 1300 mt Organizzare una manifestazione di tale portata non è cosa facile di questi tempi. Come hanno risposto gli sponsor e le realtà locali alla tua idea? Il primo sponsor è stato il Comune di Pasturo, che ha voluto fortemente la manifestazione sulla Grigna e mi ha chiesto di modificare la mia idea originale che prevedeva un tracciato sviluppato quasi completamente sull’altro lato della valle: per intenderci la Val Varrone, la Val Biandino e i Piani di Bobbio; zone che sono state meta delle mie ultime uscite con Andrea e soprattutto alla Val Biandino e al Pizzo Tre Signori è legato il mio ultimo ricordo in vita di Andrea. Questa forte volontà dell’Amministrazione Comunale e la rinuncia del Cai Missaglia hanno fatto nascere la ZacUP: una gara completamente creata e gestita in Pasturo da persone di Pasturo, con il supporto della Polisportiva Pagnona e dei Falchi. Dico questo perchè il fatto di essere organizzata da Pasturo è stato il secondo grande sponsor che ci ha aiutato nella raccolta di fondi e nel raggiungimento del budget. Sicuramente la risposta è stata estremamente positiva anche se la crisi ha complicato le cose. Devo dire che oltre alle parecchie realtà locali i main sponsor ci hanno dato una grossa mano: Mauri Formaggi, DF Sport Specialist, Crazy Idea, Norda e Autotorino oltre ovviamente al già citato Comune di Pasturo. Non posso però dimenticare il grosso aiuto che ci viene fornito dai Rifugi e Agriturismi toccati dalla gara: Giampiero (Rif.Riva), Mariangela (Rif.Bogani), Alex e Emiliano (Rif.Brioschi), Dario (Rif.Antonietta), Roberto (Agriturismo Brunino) si sono dati da fare nel promuovere la manifestazione e si occupano in totale autonomia della gestione dei ristori previsti ad ogni rifugio. E credimi, considerata anche l’ubicazione di alcuni di questi (Bogani e Brioschi) per noi è stato ed è di grande aiuto. Sappiamo che l’obbiettivo della Zacup non è quello di sostituirsi al vuoto lasciato dallo storico “Scaccabarozzi”, credi che comunque sia un percorso che possa ambire a grandi traguardi? Sicuramente, per come ho detto prima, l’idea ZacUP è nata prima della decisione del Cai Missaglia di rinunciare all’organizzazione dello Scaccabarozzi. Nasce quindi con uno spirito e un’anima sua. E la prima cosa visibile a tutti è il percorso; un percorso che racchiude forti pendenze e tratti tecnici in salita (74%) e analogamente in discesa (53%) a lunghi tratti corribili. Un percorso che vuole essere aperto a tutti, oltre che nei costi anche nello spirito. Al primo posto abbiamo voluto ci fosse l’attenzione per l’atleta comune, quello non abituato al podio per intenderci. Felici di avere i top runners, ma credimi sono stati spontanei….. Il futuro? Scaramanticamente ti dico finiamo la prima edizione poi ne parliamo……anche se nella testa, mia e dei miei compagni di avventura, c’è la convinzione che la ZacUP, grazie al territorio e al supporto dei Pasturesi, può sicuramente crescere e ritagliarsi il suo giusto spazio nel panorama della corsa in montagna. Mi fermo qui…..mi conosci e sai che dietro a queste parole ci sono già dei sogni……. Lasciami concludere brevissimamente con due citazioni; la prima per i nostri due Media Partner tra cui Corsa in Montagna che mi hanno supportato e sopportato sin dall’inizio con consigli e spazi. La seconda per un gruppo di persone che dietro le quinte ha creato la ZacUP; perchè la ZacUp non è solo Alberto Zaccagni, ma la ZacUP è un gruppo splendido di ragazzi e amici di Pasturo che da 8 mesi sta lavorando a questa gara percorrendo il tracciato gara circa una ventina di volte……: Stefano e Tullio Arrigoni, Gabriele Orlandi Arrigoni, Adriano e Paolo Ticozzelli, Damiano Invernizzi e Dario Aliprandi. Sono la vera anima di questa gara ! Alberto Zaccagni Responsabile Comitato Organizzatore Direttore Gara 23818 PASTURO (LC) tel.3382073360
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