5 settembre 2013 – Sul Passo del Tonale, lo scorso anno, fu festival d’argento, con piccola pennellata di bronzo. Da quelle quattro preziose medaglie iridate riparte l’Italia che nella giornata di domani da Bergamo volerà verso Krynica Zdroj (Polonia) e il suo 29. Campionato Mondiale di corsa in montagna. Con Valentina Belotti per l’ennesima volta seconda alle spalle dell’austriaca Mayr, gli azzurri colsero lo stesso piazzamento anche nelle classifiche per Nazioni tra i seniores, alle spalle degli Stati Uniti tra le donne e dell’Eritrea tra gli uomini. Di bronzo furono invece gli juniores uomini, mentre le azzurrine colsero la decima piazza.
Da qui insomma si riparte, sognando ancora una volta qualcosa di importante nell’immediata vigilia di una rassegna iridata. Già presentati gli azzurrini, tocca ora alle due squadre maggiori essere passate in rassegna. Così come già agli Europei di Borovets, sarà una delle formazioni più giovani della sua storia quella che l’Italia metterà in campo in Polonia. Con il “veterano” Gabriele Abate, classe 1979, al via infatti i gemelli Dematteis (classe 1986), Alex Baldaccini (1988) e due classe ’90, ovvero Xavier Chevrier e l’esordiente Luca Cagnati: sei azzurri per sfidare, con diverse ambizioni personali, Eritrea e Uganda in primis, senza sottovalutare anche la forza della compagine statunitense questa volta guidata da un Joe Gray annunciato in grande condizione e dall’emergente Glenn Randal. Sul piano individuale, sui 13500 metri di gara ricavati sulle piste da sci di Jaworzyna Mountain, due le punte azzurre, ovvero l’oro e l’argento europeo del luglio scorso: fari allora su Bernard Dematteis e Alex Baldaccini che sognano di salire il più in alto possibile incrociando tra le altre le ambizioni dell’ugandese Geoffry Kusuro, già iridato nel 2009 e poi bronzo nel 2010, e dell’armata eritrea della cui composizione ancora non è dato di sapere. Per sfidare sino in fondo l’Africa nella classica per Nazioni servirà in ogni caso tutto il massimo apporto degli altri azzurri: a Chevrier – quarto agli Europei – e Martin Dematteis viene richiesto di mettere in campo tutto il loro talento, ad Abate – quinto nel 2012 – tutta la sua esperienza, a Cagnati tutta la sua voglia di esordire alla grande. Al femminile l’Italia può questa volta permettersi anche di schierare un’iridata in carica: Antonella Confortola deve proprio alla Polonia il successo nelle Lunghe Distanze, sebbene la Szlarska Poreba a lei divenuta tanto cara ad inizio agosto sia ubicata qualche centinaio di chilometri più a nord di Krynica Zdroj. Con la forestale trentina, sogni importanti attraversano anche la mente di Elisa Desco, quest’anno tricolore tanto nelle prove classiche quanto nelle Lunghe Distanze e poi quarta agli Europei: il format, salita e discesa, è quello da lei preferito, sebbene il fatto che la salita sia questa volta posta nel finale non entusiasmi lei come più di qualche altro azzurro. Uscita assai bene dalla tappa tricolore di Brentonico, è un’Alice Gaggi carica di entusiasmo e speranze quella che affronta la trasferta polacca. Diverso il discorso per l’argento continentale Valentina Belotti, messa alla prova da più di qualche acciacco nell’ultimo mesi di preparazione: prima la schiena, poi un tendine malandrino. Questo il motivo per il quale il Direttore Tecnico Massimo Magnani ha deciso di portare precauzionalmente al seguito anche la riserva Samantha Galassi, già in gara agli Europei. Con gli Stati Uniti alle prese con il forfait di Stevie Kremer, tenta il colpaccio la slovena Mateja Kosovelj che rilancia la sfida alla solita austriaca Andrea Mayr. Domenica mattina, tutti collegati con corsainmontagna.it: con la nostra diretta twitter proveremo a farvi seguire sino in fondo tutte le emozioni iridate. Nella speranza che siano colorate di molto azzurro… Il programma: ore 9.15: juniores femminili (mt. 4650 – dislivello +/- 285 mt.) ore 10.00: juniores maschili (mt. 8090 – dislivello +/- 560 mt.) ore 11.00: seniores femminili (mt. 8090 – dislivello +/- 560 mt.) ore 12.00: seniores maschili (mt. 13560 – dislivello +/- 830 mt.)Home page » Mondiali: Italia, ci siamo
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