6 settembre 2013 – Agli Europei di Borovets Alice non c’era. La valtellinese tesserata per il Runner Team Volpiano, dopo un bell’inverno nel cross, nel primo scorcio di stagione in montagna non ha attraversato un gran momento di forma. Altre insomma più veloci di Alice Gaggi quest’anno sulla sola salita, ma il ritorno dell’amata discesa l’ha poi subito riportata ai vertici assoluti. Prima Arco, poi Brentonico: due podi nazionali per volare ora in Polonia con ambizioni importanti da riversare sul suo quarto Mondiale da seniores. Dopo il quarto posto iridato tra le juniores, l’esordio tra le grandi a Kamnik 2010, poi le belle prove di Tirana e Ponte di Legno nei due anni successivi. Ora Krynica Zdroj per fare altro passo verso i piani più alti della corsa in montagna internazionale. Alice, per te il ritorno in maglia azzurra dopo la mancata qualificazione per gli Europei. Si, nella prima parte di stagione non è andato proprio tutto per il verso giusto, ma nello stesso tempo ho anche trovato sulla mia strada nuove avversarie molto cresciute nel rendimento come Samantha Galassi e Sara Bottarelli: e questo penso sia un bene per il movimento. Da par mio, ho continuato ad allenarmi con convinzione ed è arrivata la condizione migliore, tanto più sui tracciati di salita e discesa che continuo ad amare di più. Nonostante non fossi in squadra, sono sincera nel dire che seguire via twitter la diretta degli Europei è stata una grande emozione e una forte motivazione per cercare di rientrare presto in squadra. Quello che si chiude oggi, è stato per te un primo periodo di allenamento in altura, peraltro di tre settimane… Esperienza nuova che spero possa dare subito buoni frutti. Per ora posso dire che è stato un bel periodo sia dal punto di vista atletico che umano: all’inizio ero forse un po’ preoccupata, temendo di adattarmi con difficoltà alla quota. I primi giorni non sono stati una passeggiata, ma poi penso di essermi riuscita ad allenare al meglio per questi Mondiali, completando il lavoro che giorno per giorno costruisco insieme al mio allenatore Gianni Fransci che anche qui mi sento di ringraziare per tutto il sostegno che mi garantisce. Ormai non sei più una speranza o una matricola, quanto piuttosto una pedina fondamentale della squadra azzurra: con quali aspettative sarai in gara domenica a Krynica Zdroj? Io parto sempre per fare del mio meglio, ma non è mai facile capire quale potrebbe essere il risultato finale, specie in questo caso con un percorso anomalo e un circuito con discesa nella prima parte e salita nel finale. So di essermi preparata bene e spero allora di potermi ripetere sui livelli del Mondiale di Tirana 2011 o dell’Europeo di Pamukkale 2012 ed entrare dunque di nuovo tra le migliori dieci. La maglia azzurra addosso e la classifica per Nazioni penso poi siano sempre anche per me spinte aggiuntive a dare tutto quello che si ha in corpo. Alice e la vita di tutti i giorni, tra impegni quotidiani e sogni futuri… Le mie giornate ora sono scandite dagli allenamenti, dal lavoro in negozio a Castione – in provincia di Sondrio – e i lavori domestici che comunque mi toccano…Mi piace e mi soddisfa la semplicità di questi impegni quotidiani condivisi in larga parte con mio marito Giovanni, anche se ogni tanto mi sembra di non riuscire a far quadrare tutto. Quanto ai sogni, c’è per ora quello di continuare a correre e se possibile a migliorarmi, anche se questo richiederà magari ulteriore impegno e sacrificio. Ma in futuro, tra qualche anno, anche indubbiamente il bellissimo sogno di ampliare la famiglia… Intanto, in bocca al lupo Alice!
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