Finalmente è arrivato il weekend più “caldo” della stagione estiva. Non ce ne vogliano i “poveri” abitanti rimasti nelle città o paesi di pianura, costretti in questi giorni a fare i conti con la canicola di questo torrido inizio di agosto. Stiamo parlando ovviamente di appuntamento molto atteso, per quanto concerne la corsa in montagna sulle Alpi. top La Sierre – Zinal, non la scopriamo di certo adesso. Da decenni è il faro delle competizioni podistiche in montagna, l’esatto connubio fra la corsa in montagna e lo Skyrunning, per chi ancora tende a voler assolutamente scindere le due specialità della corsa sui sentieri. Questa domenica si celebrerà un importante giubileo, il quarantesimo della “Curse des Cinq 4000”, e l’organizzazione non ha di certo badato a spese per festeggiare il grande evento. Il richiamo di quello che si annuncia l’evento del 2013 è stato forte per molti atleti di spicco del panorama internazionale, così che Alexandra Jodido ed Jean-Claude Pont, ovvero il presente e la storia dell’organizzazione della kermesse elvetica, si sono assicurati nomi di indiscusso valore degni di un appuntamento mondiale. LA GARA MASCHILE: L’assegnazione del numero 1 è obbligatoriamente a senso unico nel momento in cui conferma la sua presenza Sua Maestà Jonathan Wyatt. Il neozelandese, pluricampione mondiale della corsa in montagna, è la leggenda della Sierre – Zinal. Vincitore nel 2002 della tragica edizione che culminò con lo stop a Chandolin (km 13) per neve, seppe trionfare anche nel 2003 in un caldo disumano con il tempo record, tuttora imbattuto, di 2h29’12”. Mai nessun altro è stato capace di scendere sotto le 2h30′ in tutti questi anni. Chiaro è ,che pare improbabile pensare ad un ritorno vincente per il grande “Jono”, gli anni passano per tutti, anche se non scartiamo a priori un possibile risultato di vertice del neozelandese. Col pettorale numero 2 ci sarà Kilian Jornet.

Kilian Jornet nel 2009 (Foto Gerard Berthoud)

Kilian Jornet nel 2009 (Foto Gerard Berthoud)

E già qui il discorso cambia, si potrebbe pensare che lo spagnolo si sia presentato al via per fare il bello ed il cattivo tempo anche in questa gara così come già ha fatto finora in questa stagione, vincendo ben 10 su 11 gare alle quali ha partecipato. Ma lui stesso ha annunciato di voler essere partecipe, pur non preparando l’evento elvetico con la consueta meticolosità. Troppo importante infatti, calibrare energie fisiche e mentali per tutto il mese di agosto, in preparazione al tentativo di record del Cervino appartenente al valdostano Bruno Brunod. Da non dimenticare però che il catalano alla SZ ha già vinto due volte (2009 e 2010) e vanta un “buon” personale di 2:34’15”. Il numero 3 è stato riservato all’eterno piazzato di Zinal, il portoghese Cesàr Costa.  
Il portoghese Cesàr Costa, tre volte secondo classificato (Foto Max Grun)

Il portoghese Cesàr Costa, tre volte secondo classificato (Foto Max Grun)

Ha un ottimo personale di 2h31’20” nella SZ siglato nel 2011. Domenica scorsa, per la prima volta, ha deciso di saltare la Thyon – Dixence, gara gemellata con la Sierre – Zinal, per giocarsi il tutto e per tutto nella gara “di casa”, lui che da tempo si è trasferito e vive con la famiglia a Martigny, sempre nel Cantone Vallese. Col numero 4 partirà Josè David Cardona, colombiano trentunenne, ottimo grimpeur e poco inclìne alle discese: si classificò al terzo posto lo scorso anno, dopo aver condotto la gara lungo tutta la salita per poi venire scavalcato negli ultimi 10 km di discesa da De Gasperi e Costa. Domenica scorsa un piazzamento anonimo per lui alla Thyon – Dixence, vedremo se si è trattata della classica giornata “no” o di uno stato di forma non perfetto.
David Cardona (Foto Hourcade)

David Cardona (Foto Hourcade)

Gabriele Abate partirà col 5, a lui l’Italia si affida per un piazzamento importante al maschile. Dato in crescita di condizione, pur se al debutto, sicuramente darà battaglia sui 31 km del percorso con 2200mt di dislivello positivi e 800mt negativi. Col numero 13 sarà in gara uno degli americani più “in palla” del momento, ovvero Sage Canaday. Recente vincitore della prova americana di Skyrunning World Series “Ultra” sui 50 km della “Speedgoat” davanti a Tony Krupicka, Sage debuttante a Zinal, è corridore eclettico. Grande tenuta sulle distanze lunghe, ma ottimo anche sul corto, sia in montagna che sul piano. Sarà fondamentale vedere le sue condizioni dopo il volo oceanico, che da poche ore lo ha visto arrivare sulle Alpi. Diverso il discorso per Joe Gray, connazionale di Sage e compagno di team nel Team Scott, già da una decina di giorni in Svizzera e ben ambientato all’aria fine dell’alta Val D’Anniviers. Lo scorso weekend è stato secondo alla Thyon – Dixence, davanti al nostro Xavier Chevrier. Riparte dal sesto posto dello scorso anno, come obbiettivo ha quello di migliorare il suo crono di 2h42’08”. Il numero 15 è quello di Juan Carlos Cardona, fratello di David, vincitore non troppo a sorpresa della Thyon – Dixence di pochi giorni fa. Il colombiano trentanovenne è uno specialista della maratona (2h12′ il suo PB sulla distanza), ha partecipato a 3 edizioni dei Giochi Olimpici per il suo Paese. Sicuramente ha ottime doti di scalatore, c’è da capire come si adatterà ai dieci km finali di gara, che contemplano tratti tecnici, e nel finale anche ripidi, di discesa. Raymond Fontaine, francese che spazia dal Trail alla corsa in montagna, partirà col numero 22. Fu quarto nel 2012 su questo tracciato, in 2h40’13”.
Raymond Fontaine ( Foto Hourcade)

Raymond Fontaine ( Foto Hourcade)

Coi numeri 23 e 28 saranno in gara gli americani Ricky Gates e Max King. Ricky è in buona condizione, Max, il campione mondiale di corsa in montagna del 2011 a Tirana (Alb), ha alternato prestazioni buone ad altre non sufficienti, ma entrambi conoscono il tracciato avendolo già corso, e la Sierre – Zinal va saputa interpretatare nel modo giusto. Numero 29 per Robert Krupicka (Cec), già sul podio della SZ alcune stagioni fa, in buone condizioni anche dopo il mezzo passo falso della Thyon – Dixence domenica. Dopo il podio a Malonno nel Memorial Bianchi di dieci giorni fa, bisognerà capire cosa non ha funzionato negli ultimi giorni. Marc Launstein è un campione dell’orienteering, al debutto a Zinal, col numero 30. Lo svizzero fu ottimo secondo nella Jungfrau Marathon, e campione del mondo di corsa in montagna di lunghe distanze nel 2009 a Soell (Aut). C’è molta curiosità intorno giovanissimo Saùl Antonio Padua (Colombia), ventuno anni, che grandi risultati ha già ottenuto quest’anno su distanze più corte. Giura di aver puntato molto su questa corsa, anche se i risultati delle ultime settimane non gli regalano la sicurezza assoluta di una condizione perfetta. Intanto cercherà di migliorarsi dallo scorso anno, quando non andò al di là del 17 esimo posto con 2h51′. Pettorale 47 per un altro americano, Glenn Randall. Nono ai mondiali al Tonale lo scorso anno, secondo alle selezioni americane per i mondiali di quest’anno di Cranmore dietro a Joe Gray, il biondino ventiseienne si spera abbia fatto tesoro dell’errore da lui commesso qui nel 2011, quando sulle verticali rampe iniziali fece una partenza fulminea, per poi accusare il colpo e terminare comunque al settimo posto. Il 48 e il 52 sono stati assegnati a due ottimi rappresentanti della agguerrita pattuglia colombiana, Juan Pablo Rangèl e William Rodriguez.
Juan Pablo Ràngel, colombiano (Foto Th. Fabrice)

Juan Pablo Ràngel, colombiano (Foto Th. Fabrice)

Il primo su questo percorso vanta un 2h38’53” che gli valse il quinto posto nel 2011, il secondo è al debutto ma alla recente Thyon – Dixence si è piazzato ottimo quarto. Col 53 si presenta la speranza elvetica di un gran piazzamento alla SZ: David Schneider. E’ in ripresa dopo la caduta con deboli conseguenze rimediata alla Dolomites Skyrace, e da lui è logico attendersi qualcosa di buono, soprattutto grazie ai primi 20 km di sola ascesa. Col 54 sarà in gara il francese campione di scialpinismo Alexis Sevennèc, che quest’anno sta ottenendo ottimi risultati anche con la corsa a piedi, vedi il quinto posto assoluto alla Dolomites Skyrace e i bei piazzamenti nei VK di Chamonix e Dolomites. Il numero 56 è occupato da un altro giovane – classe ’91 – ma non debuttante alla SZ, si tratta del talento scozzese Robbie Simpson. Da un mese si allena in altura a Livigno (So) con in testa proprio questa corsa e possibilmente il mondiale di corsa in montagna a settembre o la Jungfrau Marathon. Ma è il numero 58 che, secondo noi, è il vero “sorvegliato speciale” della Sierre – Zinal 2013, ovvero l’eritreo Azerya Teklay. Tre volte argento ai mondiali di corsa in montagna, al debutto su questo tracciato, ma col pedigree da “grimpeur” e non fermo in discesa. Vincitore quest’anno di gare del GP WMRA con pesanti distacchi, la parte centrale sembra costruita per un atleta veloce come lui. I più esperti avvertono però che la SZ è corsa particolare, e non sempre il più forte sulla carta arriverà a Zinal a braccia alzate, troppe variabili in gioco, fra cui tecnicità, lunghezza e la quota. Il mallorcano Tofòl Castaner vestirà il pettorale numero 84, coltiva ambizioni di finire fra i primi 10 della classifica. Martin Anthamatten sarà in partenza con l’86, settimo in 2h43′ nel 2012, il ventinovenne di Zermatt è un grande specialista nello scialpinismo ma anche nella corsa a piedi. Abbiamo aperto questa presentazione con una leggenda della Corsa “Des Cinq 4000”, terminiamola con presentarne un’altra: il messicano Ricardo Mejia, pettorale numero 36.
Ricardo Mejia, vincitore 5 volte alla Sierre Zinal (Foto G. Berthoud)

Ricardo Mejia, vincitore 5 volte alla Sierre Zinal (Foto G. Berthoud)

Cinquanta anni per il mito di Ecatepèc, poco o nulla allenato dice lui, ma cinque vittorie alla Sierre Zinal, finora è riuscito solo lui ad infilarle (1998, 1999, 2001, 2004, 2005) con un notevole 2:30’59” come tempo migliore. Non sarà di certo fra i favoriti, ma come dimenticarci di Aldo Allegranza, ossolano, capace di vincere due volte la SZ negli anni ’80 e presente a ben 38 edizioni su 39 disputate? Domenica sarà anche lui al via, assieme ai circa 3500 iscritti fra competitivi e “Tourist”. LA GARA FEMMINILE:  Fra le donne il parterre è altrettanto all’altezza di un giubileo così importante. Col pettorale numero 101 sarà in partenza la vincitrice del 2012, con l’ottimo tempo di 3:02’58”, Aline Camboulive.
Aline Camboulive, prima nel 2012 (Foto Oliver Tytgat)

Aline Camboulive, prima nel 2012 (Foto Oliver Tytgat)

L’esperta francese (classe 1973) sta attraversando un magico momento di forma, vincitrice della Zermatt Marathon a luglio e della Thyon – Dixence pochi giorni fa. Il numero 102 è riservato a Megan Lund – Lizotte, americana ventinovenne, vincitrice qui nel 2011, è al rientro dopo la maternità. L’altra americana presente, pettorale numero 103, è Stevie Kremer. Lecito aspettarsi da lei un notevole miglioramento dopo il secondo posto del 2012 con 3h04’33”, visto e considerato che in un anno la ragazza del Colorado è cresciuta tantissimo, con prestazioni “monstre” alla Jungfrau lo scorso settembre, quando vinse il mondiale di lunghe distanze, e alla Mount Blànc Marathon, da lei dominata lo scorso mese. Col 104 vedremo allo start Mathys Maude, eroe locale al pari di Cesar Costa, che dichiara di tentare il “colpaccio” senza mezzi termini. Viene dallo scialpinismo ed eccelle nei Vertical ma dispone di buone qualità anche nella corsa in piano, così come ha dimostrato nella prima metà della Jungfrau 2012, che terminò al quinto posto. Vincitrice con tempi eccelsi nelle ultime uscite, cioè alla Montreux – Les Rochers de Naje e al Thropee des Combins la scorsa domenica.
Mathys Maude (Foto le Nouvelliste.ch)

Mathys Maude (Foto le Nouvelliste.ch)

Ma nel novero delle favorite, anche se con meno esperienza su questa distanza rispetto alle atlete già citate, ci piace pensare che ci sia Elisa Desco, pettorale 105. Nelle sue gambe buone prestazioni in gara anche dopo il quarto posto all’Europeo dal sapore agrodolce. Conosce il tracciato Vallese, avendolo visionato in allenamento due settimane fa, tutto dipenderà da come le sue gambe accuseranno i  1400mt di dislivello in salita iniziali che presentano pendenze da “Vertical”, non esattamente gradite ad Elisa. Pettorale 107 per la coriacea francese Corinne Favre, piazzata in numerose edizioni di SZ, ma quest’anno non all’altezza delle migliori. Col 114 merita di essere menzionata la regina mondiale  dell’ “Ultra Trail” Lizzy Hawker, britannica. Col 117 troviamo la svizzera, 39 anni, Angelina Joly-Flueckiger, nel 2005 vincitrice e capace di uno dei tempi da “brivido” della SZ con 2h55’35”, non lontano dal record di Anna Pichrtova (R Cec) del 2008, 2.54’26”. In gara col 118 la francese Cèline Lafaye, terza a Zinal nel 2011 e settima nel 2012. Il 121 è della bulgara Milka Mihaylova, sesta alla SZ 2012 in 3.15’44”. Numero 123 per il ritorno di un altro “monumento” di questa gara, vale a dire la veterana britannica Angela Mudge, rivale storica di Anna Pichrtova una decina di stagioni fa, e vincitrice di un’edizione (2001) col gran tempo di 2h56’41’. Buona la sua seconda piazza domenica scorsa dietro alla Camboulive. Il numero 124 è della Keniana Hellen Musyoka, ottimo background su strada ma all’ apparenza una debuttante sui sentieri di alta montagna. Col 129 ci sarà la Zhanna Vokueva, anche se la condizione attuale della biondina russa, non sembra più quella di due stagioni fa. Chiude la carrellata delle favorite la britannica Victoria Wilkinson, terza a Thyon, e al debutto su questo percorso. Tirando le somme, sarà un evento di cartello di assoluto rilievo. Non esageriamo a definire questa Sierre – Zinal come la più “ricca” di sempre e l’evento di chi corre in montagna per il 2013! Ovviamente corsainmontagna.it seguirà questo evento “Live” con feed tweets aggiornati. Lista Iscritti