Helen Bonsor, Paolo Bert, Raffaella Canonico, Danilo Lantermino. i vincitori 2013
Provare a raccontare la Tre Rifugi Val Pellice appare un esercizio arduo per il rischio, difficilmente
evitabile, di cadere nella ripetitività stante la sua oramai lunghissima vita sportiva. Dal lontano
1972, infatti, la “scommessa” del Cai Uget Val Pellice ritorna tutti gli anni (al vero con una breve
pausa di riflessione a fine anni ’90) e si è ripetuta ieri, domenica 14 Luglio 2013 a Bobbio Pellice,
per la 38° volta!
Anche il risultato agonistico della sua versione più lunga al maschile non aiuta la fantasia
dell’improvvisato cronista che registra per l’11° volta su 12 partecipazioni, il dominio assoluto di
Paolo Bert ma sui risultati sportivi si dirà più avanti.
Ci pensa il Comitato Organizzatore a fornire, a getto continuo, elementi di novità per mantenere
viva ed attuale la manifestazione sportiva. Passata attraverso le evoluzioni della specie che hanno
riguardato, negli anni, l’epica disciplina della Marcia Alpina, è approdata dallo scorso anno al
mondo dei Trail, rivoluzionando percorsi e base logistica.
Confermato il centro di Bobbio per le operazioni di partenza ed arrivo e la proposta (novità 2012)
di due specifici percorsi: Trail degli Alpeggi di 33,6 Km e 2205 metri di dislivello e Tre Rifugi
Val Pellice Trail di Km 54,2 con dislivello di 3818 metri. Forse qualche centinaia di metri in più
stante la scelta oculata di incrementare i tratti obbligati su sentiero “ufficiale” eliminando le
“scorciatoie” che per anni hanno fatto la fortuna cronometrica dei partecipanti.
A dire il vero, nella “notte prima degli esami” ed al mattino stesso si era aggiunto un secondo
elemento di novità che ha tenuto in seria apprensione organizzatori, atleti e volontari: un forte
temporale si è abbattuto, soprattutto sulle basse quote, ed ha fatto temere il peggio. Poi, il
combinato disposto dato dall’evolversi positivo della situazione meteo e la saggia decisione del
direttore di gara (l’esperienza conta!) di spostare dalle 7 alle 7,30 l’orario di partenza ha dato i frutti
sperati e lo spettacolo della Tre Rifugi edizione 21013 ha potuto iniziare!
343 appassionati del “genere” avevano prenotato un posto in prima fila. Alcuni avevano dovuto
rinunciare per il sopraggiungere di infortuni vari, altri (pochi al vero) hanno temuto per il maltempo
ed alle ore 6,30 erano 306 i pettorali appuntati pronti all’avventura.
La piazzetta di Bobbio è poca cosa per contenere il numero record di partecipazione, da sempre,
alla Tre Rifugi. Sono appena le 5,30 quando si accendono le luci di una macelleria (?) e dei due bar
affacciati sul luogo del ritrovo. E’ il singolare saluto bobbiese agli sportivi in attesa del consueto
rito della faticaccia domenicale. Per la prima volta la rappresentanza è veramente internazionale:
dalla scozzese Bonsor, alla tedesca Georgi. Dalla nutrita rappresentanza siciliana (5 atleti
partecipanti) ai pugliesi e poi ancora Toscana, Marche, Lombardia, Valle D’Aosta ed, ovviamente,
tanto Piemonte! Particolarmente gradita la presenza degli amici della Liguria ( una ventina) che
hanno inserito la Tre Rifugi nel circuito dei Trail Dei Monti Liguri.
La cronaca sportiva registra due fatti di rilevanza assoluta:
precedenza alle donne per raccontare di una certa Helen Bonsor (Mammut), atleta scozzese che ben
due mesi fa ha contattato l’organizzazione per prenotare la sua partecipazione alla 54 Km. Richiesta
accolta con grande curiosità, elemento dissolto (come la neve sul percorso) nella giornata di ieri
quando l’atleta, (classe 1985!) ha vinto alla grande la “sua” gara frantumando letteralmente il
record precedente (7.19.13) appartenente, fino a ieri, ad una affermata campionessa di nome
Daniela Bonnet.
Sette ore, tredici minuti e, per essere pignoli, 38 secondi alla fine della lunga galoppata sulle
asperità montane. Atleta fino a ieri, almeno a noi, sconosciuta ma siamo certi che ne sentiremo
presto parlare a livello mondiale!
Reso il dovuto tributo alla visita di Lady Helen occorre citare la seconda posizione, ovviamente pari
gara, di Raffaella Miravalle (Valetudo Skyrunning – 7.26.32), altra “celebrità” approdata in terre
valdesi per misurarsi con la Regina delle Corse sui Monti e la terza di Bonnet Daniela (GASM
Torre Pellice – 7.31.33) , detentrice del precedente record e ieri in difficoltà a reggere il ritmo delle
“new entry”. Ancora di Sonia Glarey (Lafuma Team Italia – 7.43.19) e di Plavan Marina (Valetudo
Skyrunning – 8.04.30) raccontiamo per segnalare il quarto e quinto posto di due “autorità” nel
mondo dello sport femminile.
L’altra novità (???) arriva dalla pari distanza maschile: si chiama Paolo Bert (Pod. Valle
Infernotto/La Sportiva – 6.11.09) e con ieri ha messo l’undicesimo sigillo alla Tre Rifugi (su 12
partecipazioni!). Cosa dire ancora del “nostro” biglietto da visita sulle scene nazionali e non solo
dello sport che ci appassiona? Qui il cronista ha finito le parole e, semplicemente, chiede al lettore:
avete mai conosciuto un atleta capace di rimanere ai vertici della specialità per dodici (12) anni
senza mai avere un cedimento nel livello di prestazione sportiva (e di sapersi mantenere “uno di
noi”)?
Chapeau ed andiamo oltre!
Claudio Garnier (Gasm/Valetudo Skyrunning – 6.41.54) è l’”oltre”. Anche lui atleta di casa ed
ambasciatore nel mondo sportivo anche nelle specialità sciistiche del Fondo e dello Sci Alpinismo.
Nel 2011 si prese il lusso di infliggere l’unica sconfitta sportiva a Bert sul terreno della Tre Rifugi.
Ieri ha fatto il possibile. E’ una bella storia questa dei due giganti sportivi che abitano a pochi
chilometri di distanza, si combattono e si rispettano e rappresentano al meglio la Valle Pellice sulle
montagne internazionali!
Emergono intanto nuovi campioni ed è ancora la nostra realtà a produrli: Depetris Massimo (Pod.
Valle Infernotto – 6.52.53) è l’assoluta ed inaspettata novità della fucina di campioni cuneese.
Medaglia di bronzo, si direbbe in termini più pomposamente sportivi!
Ancora un Garnier (Gasm Torre Pellice – 7.01.47) ad occupare la quarta piazza. Massimo è il nome
come le prestazioni che sa produrre quando le difficoltà tecniche si fanno maggiori. Chiudo con
Mauro Girando (Pod. Valle Grana – 7.10.57) altro nome nuovo che si presenta sulla scena
conseguendo la 5° piazza.
E passo alla prova dei 33,6 Km con dislivello positivo di 2205 metri.
Anche qui la precedenza è donna: ha capelli neri, fisico “sportivo”, grinta da vendere ed una gran
voglia di stupire. A deciso all’ultimo di abbandonare momentaneamente il ruolo di Organizzatrice e
di provare a stupirci. Reduce da anni di inattività podistica, ma perfettamente allenata nella
Mountain Bike, ieri ha fatto il “Botto”: Raffaella Canonico (Alpina Bike Cafè – 4.47.41) vince
autorevolmente la gara conducendola in testa dall’abbrivio al traguardo. Ancora una campionessa di
“casa nostra”, anzi, Bobbio è proprio “casa sua”.
Genny Garda (Pont St Martin – 4.51.52), vincitrice nella edizione precedente ed attuale detentrice
del record sul percorso (4.33.53) si presenta al traguardo in seconda posizione. E’, invece, una
rappresentante dello storico Sport Club Angrogna la terza classificata: Odino Samanta (4.54.32).
Buon sangue non mente e continua la tradizione Angrognina nel mondo che fu terreno di successi
infiniti dell’olimpionico Willy Bertin.
E’, invece, un crescendo sinfonico quello che caratterizza l’evoluzione sportiva di Danilo
Lantermino (Pod. Valle Varaita / Lafuma Team – 3.33.32). Ha imparato il ruolo del Campione e,
con riconosciuta modestia valligiana, lo esercita in modo sempre più autorevole nella specialità
delle lunghe distanze (e fatiche) in montagna. Ieri ha vinto con grande autorevolezza ma il suo
primo pensiero è andato al (ri) compagno di squadra Bernard, inteso come Dematteis, che ieri
mattina al Campionato italiano di Chilometro Verticale di Chiavenna (Lecco) ha stabilito il nuovo
record mondiale di specialità! Ancora Chapeau a Danilo, a Bernard ed a Giulio (Peyracchia) che ha
costruito la splendida realtà della Pod. Valle Varaita.
Dal bergamasco, terra di campioni, arriva il secondo classificato Rinaldi Paolo (G.A.V. Vertova –
3.37.00). Ha tallonato il vincitore per tre quarti di gara poi un cedimento nella lunga discesa dal
Giulian lo ha costretto a rallentare, anche se di poco il ritmo.
Bonetto Fabio (Atl. Val Pellice – 3.54.42) occupa la terza posizione dopo avere conquistato anche
la prima in passate edizioni. Raggiunge e supera il fratello Stefano, vittima di una crisi di fame a
meno di un chilometro dal traguardo. Verificate le condizioni del fratello accetta il suo invito a
proseguire e mantiene il terzo posto in famiglia.
Cronaca lunga…..di una giornata infinita e piena di soddisfazioni….ma i 306 protagonisti della 38°
Tre Rifugi Val Pellice hanno faticato più di me!
Carlo Degiovanni