3 luglio 2013 – Da Sestriere a Borovets: al termine del periodo di preparazione in altura, comincia domani mattina l’avventura europea dell’Italia che corre in montagna. Si torna allora in Bulgaria, peraltro senza spostarsi di troppi chilometri rispetto al passato: a Sapareva Banya, nel 2010, si correva su tracciati di salita e discesa e per l’Italia, oltre al bronzo di Marco De Gasperi, arrivarono gli argenti di Martin Dematteis e Valentina Belotti. Questa volta, a Borovets, gli azzurri troveranno la sola salita e tra i protagonisti ecco ancora tanto la Belotti quanto Martin: punta della squadra femminile la prima, parte di compagine giovane e ambiziosa il secondo. Al sabato mattina le gare, con 30 Nazioni al via. All’ombra del Musala Peak (2925 metri), tutti a puntare verso i 2360 metri del traguardo, posto all’arrivo della principale funivia di uno dei resort sciistici più famosi dell’Est europeo. Tra piste da sci e strade sterrate si consumeranno le ambizioni degli azzurri, chiamati a competere tanto per le medaglie individuali quanto per quelle a squadre.

Valentina Belotti

Valentina Belotti

 Juniores donne (3500 metri / dislivello +530 metri) – Percorso breve, ma decisamente impegnativo, per le più giovani in gara. Per la prima volta nella storia della rassegna, anche in questa categoria ciascuna Nazione potrà schierare quattro atlete. Con Laura Maraga, Alba De Silvestro, Simona Pelamatti e Michela Comola, l”Italia riparte dal settimo posto di Pamukkale 2012, sperando di scalare qualche posizione. Due delle azzurrine vengono dagli sport invernali: la valdostana Comola dal biathlon, la bellunese De Silvestro dallo sci alpinismo, specialità nella quale nell’inverno scorso ha fatto suo anche il titolo iridato. Provenienza più tradizionale, invece, per le due altre italiane in gara, con l’altra bellunese Maraga già tra le migliori nell’inverno del cross, e con la bresciana Pelamatti vincitrice della tappa tricolore di Dolcedo (Im) ad inizio giugno. Decisamente qualificato il livello delle partenti, guidato dalla slovena Lea Einfalt – iridata 2011 e poi bronzo nel 2012 -, dalla britannica Annabel Mason – campionessa europea in carica e quinta nella stessa rassegna nel cross -, dalla turca Cesminaz Ylmaz – argento iridato 2011 e bronzo europeo nel 2012 – e dalla tedesca Julia  Lettl, argento mondiale nel 2012. Per il titolo a squadre, favori del pronostico per Gran Bretagna e Turchia, con la Russia di Ekaterina Ivonina a soffiare sul collo. Juniores uomini ( 8800 metri; dislivello + 1027 mt) – Contrariamente alla prova femminile, molti volti nuovi rispetto alle scorse stagioni, eccezion forse fatta per il russo Rodion Reshetnikov, quarto a Pamukkale nel luglio scorso. Nelle ultime stagioni, Turchia a farla da padrone in questa categoria più che in ogni altra. Italia quarta nel 2012, ma spesso sul podio nelle annate precedenti, con certa predilezione per la medaglia di bronzo.  Tra gli azzurrini, a vincere lo scontro diretto in occasione dei Campionati Italiani, il più giovane del lotto, il bergamasco Nadir Cavagna, già tricolore nel 2012 tra gli allievi e poi bronzo nella WMRA Youth Cup in Irlanda. Insieme al trentino Michele Vaia, due portacolori dell’Atletica Valle Camonica, Giampaolo Crotti e Michael Monella, quest’ultimo già undicesimo agli Europei 2012.
Gli azzurri al Sestriere con il Sindaco Valter Marin

Gli azzurri al Sestriere con il Sindaco Valter Marin

Seniores donne ( 8800 metri; dislivello + 1027 mt): Di nuovo in gara, nonostante l’annuncio di ritiro durante i Mondiali sul Tonale nel settembre scorso. Stante condizione che sussurrano assolutamente buona, favori del pronostico allora ancora una volta per l’austriaca Andrea Mayr, più volte iridata e – ahinoi – bestia nera dell’azzurra Valentina Belotti. Dopo miriade d’argenti, la camuna del Runner Team Volpiano chiude gli occhi e sogna ancora una volta: le prime uscite internazionali chiedono di incrociare le dita, salendo verso il traguardo si vedrà. Al suo fianco Valentina ritrova Elisa Desco e Renate Rungger, entrambe in grado di puntare ai piani alti della classifica, e l’esordiente in azzurro Samantha Galassi. Italia d’argento nel 2012 e in lotta con Gran Bretagna, Russia, Svizzera e Francia per un podio al quale anche a squadre ambiscono in tante. In campo individuale, numerose le pretendenti: fari allora puntati anche sulla britannica Clayton, sulla francese Dewalle, sulla russa Leshinskaya, argento uscente, sulla slovena Kosovelj e su due svizzere: la campionessa uscente Furholz e Martina Strahl, già titolata tanto in Europa quanto nel mondo.
Alex Baldaccini

Alex Baldaccini

Seniores uomini (11800 metri; dislivello + 1152 mt/- 151 mt): Unica gara che a lunga salita abbina anche breve tratto di discesa. Lo farà nel finale e questo potrebbe anche non dispiacere agli azzurri: speranze in primis riposte su Alex Baldaccini e Bernard Dematteis, chiamati  a sfidare il solito turco Ahmet Arslan, sinora però non convincente come negli scorsi anni, e lo svizzero David Schneider, capace di precedere Baldaccini nella tappa francese del Wmra Grand Prix il mese scorso. Insieme al britannico Robbie Simpson, anche gli altri due azzurri proveranno a giocare ruolo non secondario: Martin Dematteis e Xavier Chevrier completano così uno dei quartetti più giovani di sempre messi in campo dall’Italia. Nel 2012 fu successo azzurro: per ripetersi i nostri dovranno superare in particolar modo una Francia davvero compatta, la Gran Bretagna e la Turchia, con l’incognita Norvegia solitamente protagonista sui tracciati di sola salita.