La prima volta di Pivk alla Stava Sky Race innevata
Vittorie anche per Confortola, Facchinelli e Compagnoni
Alla vigilia era il favorito per la vittoria e Tadei Pivk non ha tradito le attese mettendo in riga tutti i suoi avversari con una prova autoritaria che ha consentito all’atleta friulano di conquistare l’ottava Stava Sky Race, la gara organizzata dall’Us Cornacci e valida come prima prova del Campionato italiano Skyrunning, nonché inserita nel circuito de La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Perentoria la sua affermazione, come quelle nelle altre tre gare in programma, dove hanno dominato la forestale di Ziano di Fiemme Antonella Confortola, nella versione ladies , il pinetano Marco Facchinelli e la valtellinese Elisa Compagnoni nel Verticale del Cornon, pure questa competizione valida come prova tricolore della specialità. Trecento i partecipanti fra entrambe le kermesse. Tornando alla gara più attesa l’atleta dell’Aldo Moro Paluzza, alla sua prima apparizione nella manifestazione di Tesero ma non certo uno sconosciuto nel circuito visto che si presentava come campione italiano in carica, vincitore del tricolore di corsa in montagna lunghe distanze e terzo in Coppa del Mondo a Zegama, ha dominato i 24 chilometri della competizione dall’inizio alla fine, tagliando in solitaria il traguardo con la prestazione cronometrica di 2h14’11’’, surclassando anche il vincitore della scorsa edizione Ionut Zinca, giunto secondo con oltre 7 minuti di ritardo. Un risultato comunque di tutto rispetto visto che il corridore rumeno tornava da un infortunio che lo ha costretto a saltare la prima parte della stagione. Terzo gradino del podio per il piemontese Paolo Bert del Team la Sportiva, seguito da Matteo Piller Hofer, compagno di squadra di Pivk, mentre ha chiuso con un più che onorevole quinto posto l’atleta di Ronzo Chienis Daniele Cappelletti, primo dei trentini, seguito quasi a ruota dal beniamino di casa Christian Varesco che ha chiuso la sua gara con l’ottavo tempo assoluto, dimostrando una forma davvero speciale in questa stagione. Tra le donne, il successo è andato alla fiemmese Antonella Confortola, alla sua seconda affermazione a Tesero dopo il trionfo nell’edizione del 2009, con il tempo di 2h48’06”. L’atleta di Ziano di Fiemme, che all’ultimo momento ha optato per la gara lunga anziché il Vertical, ha dimostrato tutta la sua classe e potenza soprattutto in salita, doti che le hanno consentito di staccare la campionessa in carica (e regina anche nel 2011) Emanuela Brizio a cui non è servita un’ottima rimonta nel finale per aggiudicarsi la sua terza Stava Sky Race consecutiva. Gradino più basso del podio per Debora Cardone della Valetudo Skyrunning. Dopo una settimana di tempo inclemente, che ha costretto gli organizzatori a modificare leggermente il tracciato della gara evitando ai corridori la salita fino alla cima innevata del Monte Agnello (risparmiando loro duecento metri di dislivello), prima della partenza è invece tornato a splendere il sole. A Pivk sono bastati pochi chilometri per far capire ai suoi avversari che non era la loro giornata e al Forcellin il friulano è già avanti, seguito comunque a breve distanza da Fenaroli, Bazzana, Cappelletti e Bert. Sulla cima del Cornon la storia non cambia con Pivk che conduce e gli altri a inseguire l’atleta che sfrutta le sue lunghe leve e all’altezza di Val Sossoi ha già accumulato un vantaggio che si attesta sui tre minuti. Vantaggio che, con il passare dei chilometri si fa sempre più considerevole e così Pivk fa il vuoto dietro di sé, trovandosi in vantaggio di quasi cinque minuti a Malga Bassa, ultimo tratto di salita prima della discesa finale dove il friulano controlla agevolmente gli ultimi, viscidi, chilometri e taglia vittorioso lo striscione del traguardo. Dietro di lui, la battaglia per il podio si fa avvincente con Zinca che dimostra di essere atleta di livello e grazie a una rimonta prodigiosa nel tratto di discesa conquista via via posizioni fino a raggiungere e superare Paolo Bert. Nella corsa rosa, come già detto, dominio incontrastato per la fondista azzurra Antonella Confortola che si dimostra profeta in patria sulle montagne di casa, conducendo dall’inizio alla fine la competizione senza mai dare la possibilità alle sue avversarie di rientrare in corsa, se non parzialmente nel finale di gara quando Emanuela Brizio, dopo aver lottato a lungo con Debora Cardone, ricuce notevolmente il distacco ma non riesce ad agguantare l’atleta fiemmese che veste i colori del Corpo Forestale. Per la Confortola quindi, oltre a una vittoria prestigiosa, un bel banco di prova in vista dei prossimi Campionati di Corsa in Montagna. Sempre domenica mattina, come antipasto della Stava Sky Race, si è svolta anche la Verticale del Cornon, 5 chilometri di salita con un dislivello di 1.080 metri da percorre a tutta velocità per aggiudicarsi la competizione, nobilitata quest’anno dall’investitura da parte della Federazione Italiana di Skyrunning come secona prova del campionato italiano di Vertical. A fare la voce grossa in campo maschile è stato il pinetano Marco Facchinelli, capace di mettersi alle spalle il sorprendente Philipp Götsch e il forestale fiemmese Stefano Gardener, con il vincitore della scorsa edizione Urban Zemmer, solo quarto quest’anno. In campo femminile, la vittoria è andata alla giovane scialpinista valtellinese Elisa Compagnoni, che ha preceduto Francesca Rossi e Irene Senfter.
Le interviste: Tattica d’attacco per Pivk e Confortola
I partecipanti all’ottava Stava Sky Race hanno elogiato il percorso di gara nelle interviste raccolte in zona traguardo. Sia Pivk che la Confortola hanno preferito attaccare subito con l’obiettivo di racimolare un vantaggio consistente, da amministrare poi nella difficile discesa. Ecco le impressioni dei protagonisti. Tadei Pivk (vincitore Stava Sky Race): “Per me è un ottimo periodo di forma. Ci tenevo a ben figurare in questa gara trentina alla quale non avevo mai partecipato. Un tracciato molto tecnico e impegnativo, con la suggestione della neve in quota. Ho provato a forzare subito il ritmo per cercare di accumulare un vantaggio importante sugli inseguitori, da gestire nella seconda parte ed è stata una scelta azzeccata. Poi bisogna ammettere che Zinca non è ancora al top altrimenti il risultato poteva essere diverso”. Ionut Zinca (secondo Stava Sky Race): “Ho fatto una grande impresa. Questo secondo posto vale molto di più della vittoria dello scorso anno. Sono stato fermo per tanti mesi e non è facile trovare il ritmo in tre sole settimane di allenamento. Nella prima parte di gara ho cercato di amministrare le energie e in discesa ho dato, come sempre, il tutto per tutto, riuscendo a recuperare ben 4 posizioni. Scendendo sentivo dolori forti alla gamba, ho stretto i denti. E’ stata durissima”. Antonella Confortola (vincitrice Stava Sky Race): “Vincere nella gara di casa è sempre una grande gioia. Seconda partecipazione e seconda affermazione, meglio di così… Io non amo particolarmente le skyrace perché soffro la discesa, ma ho deciso di gareggiare perché ho la necessità di alzare il ritmo in vista dei campionati mondiali di corsa in montagna che si disputeranno su una distanza lunga. Sapendo di avere nella Brizio un’avversaria molto forte ho cercato di sfruttare al meglio le mie caratteristiche cercando di accumulare un vantaggio sulle avversarie. Infatti nella discesa Emanuela ha recuperato tantissimo”. Emanuela Brizio (seconda Stava Sky Race): “Chapeau per la Confortola. Ha vinto la più forte, in salita ha davvero una marcia in più. Pur non avendo alcun riferimento sui distacchi ho cercato di dare il tutto per tutto in discesa con l’obiettivo di recuperare il più possibile sull’atleta della Forestale. Alla fine ci ha separato solo un minuto e mezzo”. Daniele Cappelletti (primo trentino Stava Sky Race): “Stesso risultato dell’anno scorso. Volevo fare meglio ma allo stesso tempo non ho alcun rimpianto. Di più non potevo andare. Ho gestito bene le mie energie in una competizione particolarmente impegnativa, con discese difficili. Ho ottenuto un buon risultato anche in chiave azzurra, spero di proseguire in questo modo centrando la convocazione per gli europei”. Marco Facchinelli (vincitore Verticale del Cornon): “Essere riuscito a battere il compagno di team Urban Zemmer è davvero una grande soddisfazione. Ero reduce dalla Coppa del Mondo di Chamonix di venerdì dove ero andato male ed avevo voglia di riscattarmi. Sin dai primi metri ho capito che per me poteva essere una giornata positiva perché avevo buone sensazioni. Sono partito subito forte con Zemmer dietro, ma quasi a metà gara l’altoatesino ha iniziato a perdere terreno e mi si è fatto sotto Goetsch. Ho provato più volte ad aumentare il ritmo ma non cedeva. A 100 metri dall’arrivo ho forzato ulteriormente, mentre l’avversario non ne aveva più”. Elisa Compagnoni (vincitrice Verticale del Cornon): “E’ partita subito forte Martina Valmassoi, mentre io ho cercato di tenere il mio passo gestendo le energie. Scelta vincente perché a metà gara sono riuscita a superare la rivale, andando a vincere tranquillamente. Una bella gara la Stava, particolare per il dislivello che alterna tratti ripidi ad altri meno impegnativi”. Massimo Dondio (direttore tecnico Stava Sky Race): “Quest’anno la neve ci ha messo a dura prova, fortunatamente nel giorno della gara è tornato a splendere il sole. Abbiamo dovuto effettuare tre modifiche al tracciato, togliendo il passaggio su cima Agnello, ma mantenendo comunque pressoché lo stesso dislivello. Un grande sollievo finita la gara, dopo aver trascorso giornate di preoccupazione per il percorso e per la sicurezza degli atleti. E’ andato tutto bene e questo grazie allo staff dell’Unione sportiva Cornacci. E’ grazie a loro se siamo riusciti a portare a casa nel migliore dei modi questa edizione”.