13 giugno 2013 – Chi domenica ai tricolori di Dolcedo li ha visti in gara e mai non fosse stato informato dei fatti, un pochino avrà strabuzzato gli occhi, pensando magari di essere tornati indietro di un paio d’anni. Canotte giallo-nere, maglia della Podistica Valle Varaita, per Bernard e Martin Dematteis. Loro stessi, nelle righe che seguono, a spiegare perché. Con il consueto stile, tra presa d’atto pur a malincuore e auspici futuri.
“A Giugno del 2011 dopo aver partecipato con successo ad un bando di concorso di volontari in ferma prefissata annuale (VFP1) siamo entrati a far parte, come aggregati, del Gruppo Sportivo dell’Esercito con sede a Roma. Trascorso l’anno previsto dal bando ci è stata proposta una rafferma di ulteriori dodici mesi alla scadenza dei quali ora, ad inizio mese, siamo stati come previsto congedati, tornando dunque a gareggiare con la nostra vecchia società sportiva civile, l’A.S.D. Podistica Valle Varaita. La motivazione del congedo e della non attuazione di un bando di concorso sportivo per assumerci definitivamente è che le nostre specialità principali, la corsa in montagna e la corsa campestre, non sono sport olimpico pertanto non considerate di così grande interesse per un centro sportivo militare, il cui principale obbiettivo è quello di preparare atleti alla partecipazione olimpica. Tornare a gareggiare per i colori giallo neri sarà l’occasione per dare continuità al legame con la Podistica Valle Varaita che non è mai venuto meno anche in questi ultimi due anni.Come conclusione naturalmente entrambi ci auguriamo che il nuovo settore federale nazionale, il quale ha mostrato ampia apertura e considerazione del settore corsa in montagna alla pari di tutte le altre specialità dell’atletica, si muova e crei provvedimenti concreti per permettere all’elite italiana femminile e maschile della corsa in montagna di poter praticare questo sport in modo professionistico e professionale, alla pari delle altre specialità dell’atletica, come crediamo sia giusto che sia. Il tutto per permettere a questa straordinaria disciplina che è la corsa in montagna di crescere sempre più e di acquistare maggior visibilità nazionale ed internazionale come essa merita.”