Mancano solo poche ore a quella che ha tutte le caratteristiche per essere la “Ultra” di maggior livello tecnico del 2013. Uno “showdown” assicurato, con atleti da tutto il mondo che hanno accettato l’invito di correre la Transvulcania a La Palma, piccola isola dell’arcipelago delle Canarie, detta anche “la Isla Bonita”. Sabato mattina prenderanno il via le due gare in programma, la “mezza maratona” di 26,8Km e la celeberrima 83Km con un dislivello complessivo di 8525mt (salita/discesa), infarcita di grandi nomi dello Skyrunning e del Trailrunning. Uno sforzo economico di grande rilievo, con un seguito mediatico di prim’ordine. La gara verrà trasmessa in streaming e con dirette tweet-live da parte di siti specializzati quali iRunFar, Corredordemontana, TalkUltra e altri.
Da una settimana a questa parte hanno iniziato ad arrivare sull’isola gli atleti protagonisti, ai quali la manifestazione di LaPalma ha sempre dedicato un massimo interesse. Tra le prime a mettere piedi all’aeroporto di Santa Cruz, è stata la neozelandese Anna Frost (Team Salomon), vincitrice a suon di record un anno fa, la quale purtroppo ha dovuto altresì annunciare all’ultimo il suo forfait a causa del riacutizzarsi di un dolore alla gamba. Assieme a lei è arrivata la svedese Emilie Forsberg (Team Salomon) vincitrice delle Skyrunner World Series 2012, al debutto alla Transvulcania. Solo ieri è atterrata la campionessa catalana Nurìa Picàs Albets, al debutto in una “Ultra” quest’anno. La vittoria sembra essere una sfida a due fra Forsberg e Pica, però da tenere d’occhio ci saranno anche la francese Emilie Lecomte, recordwoman nel GR20 in Corsica e vincitrice della “Diagonale des Fous” alla Rèunion lo scorso anno, e la brasiliana Fernanda Maciel, vincitrice della “The North Face Transgrancanaria 123k” nel 2012, seconda alla Lavaredo Ultra Trail, sempre un anno fa. L’unica incognita per queste due ultra runners è la seguente. Il percorso della Transvulcania (83 Km!) non sarà troppo corto per loro? Negli ultimi giorni si è registrato anche il forfait dell’italiana targata Salomon, Silvia Serafini e la francese Maud Gobert, le quali hanno tolto un poco di pepe alla competizione rosa, che resta comunque di altissimo livello.

"Il trio delle meraviglie", Anna Frost, Nuria Picas e accasciata Emelie Forsberg (Foto Nuria)
Ma il grande spettacolo arriverà dalla categoria maschile.
Kilian Jornet (Team Salomon) parte ovviamente con i favori del pronostico, grazie al palmarès da urlo del venticinquenne spagnolo. Accantonati gli sci da meno di una settimana, dopo l’argento dal sapore agrodolce del Mezzalama, Kilian si ripresenta al via della Transvulcania dopo essere stato terzo, qui, lo scorso anno, con un finale incredibile. Sempre in testa assieme all’americano Dakota Jones, negli ultimi otto chilometri subì un crollo fisico a causa della “ola de calòr”, tanto inattesa quanto puntuale sull’Isola, proprio durante la gara. Un dramma dal quale seppe uscirne da fuoriclasse, non appena ripresi i sensi grazie ad un soccorso tempestivo, per terminare comunque sul podio alle spalle del giovanissimo rivale americano e al britannico Andy Symonds.

la conferenza stampa odierna con Kilian Jornet, Nuria Picas e Anton Krupicka
Quest’anno né Dakota né tantomeno Andy saranno della partita, ma andiamo a conoscere gli antagonisti di Kilian.
Anton Krupicka (New Balance), americano e icona del Trail Running internazionale, arriva alla Trasvulcania a digiuno di gare in questo 2013. Un infortunio all’anca nel mese di marzo, ne aveva impedito la partecipazione alla “Tarawera 100k” in Nuova Zelanda. Le sue credenziali sono ottime, e Anton ha dichiarato di partire per vincere, ovviamente. Chi la “Tarawera 100k” l’ha vinta nel 2013 invece, è
Sage Canaday (Team Scott). Sage è uno degli uomini che più sembrano destinati a creare scompiglio in questa Trasvulcania. Americano dell’Oregon, ventisette anni, ha già corso – e vinto – ben due 100 km trail quest’anno (Bandera e Tarawera ndr) una 50 miglia (Lake Sonoma), inoltre è atleta capace di 2h16′ in maratona e molto competitivo pure su distanze di corsa in montagna. Il finale della Transvulcania, inoltre è molto veloce, e grazie alle sue capacità di stradista, Sage potrà eventualmente giocarsi una carta importante.

Sage Canaday al traguardo della UROC 100 nel 2012
Timothy Olson è il terzo americano che potrebbe inserirsi nella lotta per la vittoria. Vincitore con il record nel 2012 della “Western States”, l’atleta della North Face è stato secondo due mesi fa nella Tarawera alle spalle di Canaday, con un finale in rimonta “thrilling”, che l’ha portato quasi a raggiungere l’avversario. Il francese
Francois d’Haene (Team Salomon), è stato quarto alla Transvulcania 2012 e ben conosce le difficoltà del tracciato. Quest’anno è salito sul secondo gradino del podio al “Croce Columbia” dietro all’americano Max King.
Philip Reiter (Team Salomon), è uno dei pretendenti al podio finale più giovani in assoluto. Non ancora ventiduenne, è alla seconda esperienza alla Transvulcania. Questa primavera ha saputo classificarsi secondo alla Transgrancanaria 83 Km alle spalle di Ryan Sanders.
Thomas Lorblanchet viene da un 2012 dove seppe aggiudicarsi la famosa Leadville 100km davanti ad Anton Krupicka. Questo è stato il momento “top” del francese che da quest’anno veste i colori del colosso Asics. E’ molto motivato e torna anche lui alla Trasvulcania dopo l’esperienza del 2012.

Lo spagnolo Luis Alberto Hernando (foto Ramòn Ferrer)
Luis Alberto Hernando (Team Adidas) è il nome nuovo che si è affacciato quest’anno nel mondo delle “Ultra”. Il trentaseienne spagnolo di Burgos, è uno dei più forti skyrunner in attività, nel suo palmarès spiccano il titolo nelle World Series conquistato nel 2011, e il secondo posto nel 2012. E’ al debutto su una distanza così lunga, dove testerà le sue capacità fisiche e mentali per capire quale sarà il suo futuro agonistico.
Adam Campbell (Team Arx’teryx), canadese, è uno degli atleti-icona delle 100miglia, distanza che ha ridotto ultimamente a “soli” 100 km a causa dei vari infortuni accorsigli. Anche lui è dato in buone condizioni di forma.

Il tedesco Philip Reiter in compagnia del canadese Adam Campbell
Joe Grant torna alle competizioni dopo l’esperienza alla 350 mile Iditarod Trail Invitational, distanza che ha coperto in 6 giorni (!). Undicesimo lo scorso anno a La Palma, nel 2012 ha anche all’attivo un secondo posto nella Hardrock 100. Tra i partecipanti, meritano una menzione d’obbligo gli spagnoli
Gustav Reyes 17esimo alla Transvulcania 2012,
Armando Teixeira che fu secondo in una Transgrancanaria, settimo al Cavalls Del Vent 2012 e undicesimo UTMB sempre nel 2012.
Miguel Caballero finì sesto nelle Skyrunning World Series l’anno scorso, e, come Hernando, prova l’esperienza con una Ultra. Si segnala la presenza anche di
Dave James,
Santi Obaya,
Toti Bes e
Zigor Iturrieta.

La presentazione della Transvulcania con alcuni dei principali protagonisti
Tra i partenti c’è la sorpresa di
Mohamad Ahansal, cinque volte vincitore della Marathon des Sables, qui alla Transvulcania con poche velleità di classifica, ma sarà curioso vedere come si comporterà sui sentieri di terra lavica dell’isola di La Palma. In attesa di vedere se sabato cadranno i primati della corsa maschile e femminile, entrambi fatti segnare nel 2012, vi segnaliamo il sito della
manifestazione. Si parte dal
6:58:54 di
Dakota Jones e dall’
8:11:31 di
Anna Frost.