14 aprile 2013 – Un livello elevato di atleti da tutto il mondo si è presentato alla partenza della quinta edizione dalla “Lake Sonoma 50“, svoltasi sabato 12 aprile ad Healdsburg in California. Cinquanta miglia (80,4 km circa) da percorrere con un dislivello di 3200mt positivi, un tracciato costituito per l’86% da sentieri, per il 9% da strade sterrate e per il 5% da asfalto. Temperature eccellenti, giornata di sole, e gran competizione hanno spinto i “trailers” a correre forte, tanto che entrambi i record della gara maschile e femminile, sono saltati. Ma veniamo alla cronaca della gara. Il campione mondiale di corsa in montagna 2011 Max King, assieme a Cameron Clayton impostavano dalla partenza un ritmo elevato che consentiva loro di aprire un discreto margine sugli inseguitori nella prima decina di chilometri. Nelle successive dodici miglia, il duo di testa portava a cinque minuti il vantaggio su Sage Canaday e Chris Vargo con altri concorrenti subito a ridosso di questi ultimi. Al trentesimo miglio, King provava ad involarsi. 75 secondi il margine di vantaggio su Clayton, mentre Canaday provava un timido recupero, rimanendo comunque a 4’30” di distacco dal leader. Nelle otto miglia successive però, Canaday prima ricuciva lo strappo e incredibilmente distanziava subito King di 3′! Un contraccolpo psicologico duro per Clayton e King, che comunque vedevano il traguardo ad ormai poche miglia. Nel finale, Clayton andava a scavalcare un Max King davvero allo stremo delle forze, mentre Sage Canaday accelerava per andare a cogliere il record del tracciato con 6:14:55, migliorando così il tempo di Dakota Jones (6:17:27) dello scorso anno.
A differenza di gara maschile, fra le donne una sola atleta prendeva ben presto la testa della gara: Cassie Scallon. Un paio di minuti era il gap scavato nel giro di pochi chilometri su Joelle Vaught, per poi aumentare il vantaggio fino a tre-cinque minuti a metà gara. Poi le gambe della Scallon hanno iniziato a cedere inesorabilmente. Chiunque vedendo la Scallon avrebbe scommesso che si sarebbe fermata da lì a breve. Pochi chilometri dopo, la Vaught sorpassava la Scallon e portava il margine di vantaggio a 3 minuti a 12 miglia dal termine.Questa volta erano le forze della Vaught a vacillare sulle salite, solitamente il suo terreno preferito. Nel frattempo, la Scallon aveva recuperato delle energie e nel finale iniziava ad inquadrare nella visuale la Vaught, ormai vicinissima. Poco dopo avveniva il sorpasso definitivo. Con Cassie Scallon vittoriosa al traguardo con un quarto d’ora alla seconda, facendo segnare il nuovo record con 07:47:42 e abbassando il limite precedente di 7:52:44 della Vaught nel 2012. Classifica top ten maschile:- Sage Canaday (Scott) – 6:14:55
- Cameron Clayton (Salomon) – 6:26:24
- Max King (Montrail) – 6:33:57
- Jorge Maravilla (Salomon) – 6:39:05
- Dave Mackey (Hoka One One) – 6:40:46
- Chris Vargo – 6:40:51
- Joe Uhan (Pearl Izumi) – 6:41:10
- Galen Burrell – 6:42:09
- Ryan Ghelfi – 6:46:13
- Nick Clark (Pearl Izumi) – 6:53:10
Classifica femminile:
- Cassie Scallon (Salomon) – 7:47:42
- Joelle Vaught (Montrail) – 8:02:39
- Amy Sproston (Montrail) – 8:04:11
- Rory Bosio (The North Face) – 8:08:37
- Meghan Arbogast (Scott) – 8:15:58
- Sally McRae – 8:32:41
- Luanne Park – 8:39:16
- Bree Lambert – 8:43:48
- Denise Bourassa (Patagonia) – 8:52:11
- Kathy D’onofrio – 8:56:26