Chi è la madre di tutte le corse su strada del dopoguerra? Quale guerra? La seconda guerra mondiale, a scanso equivoci. Ma la Stramilano! Un connubio tra una manifestazione nazional popolare e un’agonistica che a volte sconfina in un amatorial sospinto. Sta di fatto che quest’oggi 5 marzo a Palazzo Marino, sede del Comune, davanti a uno stuolo di persone, è stata presentata la 42ma edizione. Assenti i vari Formigoni, Lupi e via dicendo che ne avevano fatto parte presenziando in altre occasioni, solo gli Assessori allo Sport della Regione Filippo Grassia (ancora per poco, verrà sostituito dal canoista Rossi in quota Lega) e l’assessore allo Sport del Comune Chiara Bisconti. Di novità nulle o quasi. Ma un fatto non può passare sotto silenzio. A Milano sono state decise per il 2013 ben 8 domeniche ecologiche (senza traffico).
Ebbene la Stramilano non è contemplata in questo numero di domeniche, mentre la Maratona di Milano, quella sì. Un anno fa entrambe le manifestazioni erano contemplate in questo numero di domeniche (tre), la terza era per l’arrivo del Giro d’Italia. Non ho parole. Le gare come al solito tre: la non competitiva, che chiamano dei 50.000, la Stramilanina per i meno preparati, i bambini e le famiglie e la agonistica, mezza maratona classica. Nomi? Non se ne fanno si parla di 4 keniani (e chi se no) sotto l’ora e tra le donne, forse, Emma Quaglia. L’appuntamento è fissato per il 23 marzo.Walter Brambilla
Foto Panciera e Stramilano.it