11 febbraio 2013 – Il terzo ruggito tricolore dell’indiscusso capitano, il primo successo di un algerina da quattro anni cittadina italiana. Dall’eterno Gabriele De Nard all’emergente Touria Samiri, aggiungendoci poi i successi di Lorenzo Dini e Federica Del Buono (juniores) e quelli di Yemaneberhan Crippa e Nicole Svetlana Reina (allievi): sono i verdetti dei Campionati italiani di cross, corsi ieri nella suggestiva cornice di Abbadia di Fiastra (Mc), laddove tra le promesse a festeggiare la maglia tricolore sono invece stati Alessia Pistilli e Michele Fontana. Detto di tracciato piuttosto impegnativo, anche per discreta tortuosità e terreno appesantito dal fango, nella sintesi del giorno dopo spazio importante trovano anche gli abituali protagonista della corsa in montagna italiana, questa volta guidati da un coraggioso Martin Dematteis, protagonista di prova molto autoritaria e capace di cogliere un bronzo di grande significato, specie per il suo rappresentare sorta di nuovo inizio per atleta a lungo costretto a fare i conti con infortuni all’indomani del bronzo iridato di Tirana 2011.

Martin Dematteis (Esercito /foto Colombo Fidal)

Non solo Martin, in ogni caso, perché anche solo rimanendo alla prova dei senior uomini, protagonisti sino in fondo sono anche Alex Baldaccini (Gs Orobie) e Bernard Dematteis (Esercito), capaci di chiudere al settimo e ottavo posto peraltro a due passi dal quarto di Gabriele Carletti (Atl. Terni). Lì in mezzo anche Simone Gariboldi (Fiamme Oro) e Michele Fontana (Aeronautica), in prova in cui tra doppiaggi e mancata segnalazione dell’ultima tornata – vuoi una campana, vuoi un segnagiri… – un po’ di confusione riguarda anche qualche atleta in lotta per le prime posizioni. Protagonista importante della prova maschile è poi  anche il bellunese Luca Cagnati (Valli Bergamasche), il cui quindicesimo posto rappresenta indubbiamente altro passo di avvicinamento all’elite crossistica nazionale. Alle sue spalle, sedicesimo, chiude invece un Antonio Toninelli (Atl. Bergamo) anche sfortunato, tra scarpette slacciate e soste forzate. Scorrere le classifiche della prova maschile significa anche ritrovare Paolo Ruatti (Atl. Valli di Non e Sole/28°), Dylan Titon (Assindustria Pd /29°) e Andrea Regazzoni (X Bionic Runniong Team / 35°). Dagli uomini alle donne, per dire che alle spalle di Samiri sul podio salgono anche Silvia La Barbera (Forestale) e Fatna Maraoui (Esercito), ma anche per segnalare il bel sesto posto di un’ Alice Gaggi (Runner Team Volpiano) forse mai come ieri buttatasi con coraggio nel vivo della gara: altro segnale importante della crescita della valtellinese.

Gara donne, con la Gaggi sullo sfondo (foto Colombo Fidal)

Temi da corsa in montagna anche nelle prove riservate ai più giovani. Tra gli juniores, dietro Lorenzo Dini e Italo Quazzola, ecco Nekagenet Crippa (Gs Valsugana), già quinto agli ultimi Mondiali di corsa in montagna. Decimo invece l’altro azzurrino Michael Monella (Vallecamonica), con Nadir Cavagna (Valle Brembana) quindicesimo e in crescita dopo forzato stop e con il sempre più convincente Gianluca Sironi (Alta Valseriana) ventiduesimo. Al femminile, gran bella impressione desta la bellunese Laura Maraga (Gs Quantin), a lungo in lotta per il podio e poi quarta dietro al quotato trio Del Buono-Martinetti-Santi. Allievi, in chiusura, con l’annunciata vittoria di “Yemane” Crippa. Tra i migliori anche Said Ettaqi (Orecchiella), nono, ma anche, al femminile, Alessia Zecca (Valgerola), ottava, e Chiara Spagnoli (Vallecamonica), decima. Tutti i risultati nell’apposita sezione.