2 febbraio 2013 – Mukhtar Edriss non conosce l’Olona. Non conosce il Mulino Meraviglia. Non ha mai assaporato il dolce sapore del fango. Quando ha vinto al Campaccio il 6 gennaio, l’aria profumava di primavera, una settimana dopo quando si è imposto nel cross di Villa Lagarina inerpicandosi sui vitigni della terra trentina il terreno da calpestare era duro. Domani, oppure quest’oggi dipende dal momento che leggerete tutto ciò, l’etiope si troverà sotto i piedi un terreno fangoso, molle, difficile, con una salita spezza gambe. Ma l’erede dei vari Kedir, Yfter, Bayesa che hanno calpestato in anni precedenti le rive del fiume maleodorante che circonda S. Vittore, vedrete non avrà problemi per aggiudicarsi la terza gara, su tre, dell’anno nella nostra penisola. Edris, classe ’94, almeno così è scritto sul passaporto dell’atleta di lingua amarica, forse non conosce neppure chi l’ha preceduto nell’Albo d’Oro della gara. Come tutti gli africani quando riterrà opportuno prendere il largo, speriamo il più tardi possibile, per gli altri scenderà la notte. Il file rouge della 81ª edizione della Cinque Mulini è questo. Non sono della stessa opinione Albert Rop (keniano) che vanta un 13’01” a Zolder (Belgio) lo scorso luglio, oppure l’ugandese Thomas Ayeko che è andato a segno nella gara di Antrim quest’anno, sono questi i due neri africani che hanno intenzione di rendere la vita difficile al campione del mondo juniores dei 5.000 la scorsa estate a Barcellona. Gli italiani? I militari sono impegnati in Coppa Campioni, qualche altro ha sparato cifre improponibili, manco avesse vinto un titolo olimpico, anzi è arrivato 24ª sui 26 partenti nei 10.000 di Londra! Facile da capire chi sia! Ci rimangono Giammarco Buttazzo, Simone Garboldi, Devis Licciardi e per la gioia degli amici della corsa in montagna Bernard e Martin Dematteis, la coppia più sregolata dell’atletica:genio e sregolatezza!

L’etiope Edriss, sinora dominatore sui prati italiani

Tra le donne il discorso non cambia. Ha detto no all’ultimo istante Azemrea Gebru (infortunio) terza agli ultimi mondiali di specialità, in sua vece arriva Abera Godfay, già seconda al Campaccio. In chiave keniana, visto che la Godfay è etiope, si bagnerà i piedi nel fango lombardo la keniana Eunice Kales. Le ragazze azzurre al via saranno Valeria Roffino, Renate Rungger, Tumia Samiri e Eleonora Bazzoni. Ultimo succosa annotazione dodici sono le vittorie keniane e altrettante quelle etiopi in campo maschile. Tredici è un numero fortunato. Chi lo coglierà? Si accettano scommesse…

Walter Brambilla