Kolsass, Austria, 10/12/2012. Edizione particolarmente ghiacciata della Kolsassberglauf, quella andata in scena ieri a Kolsass, a pochissimi chilometri da Innsbruck. Questa gara austriaca, è vista come una sorta di chiusura della stagione della corsa in montagna, anche se in realtà stiamo parlando di una competizione in salita di 5,2 chilometri su asfalto, con 590 metri di dislivello. Una “sparata” in salita con pendenze fino al 15% che è particolarmente utile, per molti, come un buon allenamento di forza in vista delle competizioni su strada in pianura o nel cross.

Panorama su Kolsass prima della gara

Il cielo terso e le correnti di aria fredda dal polo nord hanno però portato le temperature ben al di sotto dello zero, tanto che alle 10 del mattino, ora in cui ha preso il via la competizione, si registravano solo – 12 gradi. Tale situazione climatica non è risultata essere graditissima ai più, specie per la respirazione resa davvero difficoltosa e per princìpi di congelamento agli arti, via via che ci si addentrava nella parte boschiva, non ancora baciata dal sole. Al via alcuni nomi noti del mondo della corsa in montagna, veri “afictionados” della Kolsassberglauf, che alle spalle non ha una lunga storia, ma un albo d’oro di tutto rispetto. Tra i favoriti, il neozelandese Jonathan Wyatt, pluricampione del mondo della specialità e  plurivincitore di questa gara, nonché  detentore del record assoluto (23’17” nel 2006), gli italiani Gerd Frick, Marco De Gasperi,  Emanuele Manzi e Thomas Niederegger, più i nazionali tedeschi Korbinian Schoenberger e Martin Mattle. La presenza dell’austriaca, campionessa mondiale di corsa in montagna in carica,  Andrea Mayr, rendeva piuttosto facile il pronostico della vincitrice nella categoria femminile.

Andrea Mayr al traguardo della Kolsassberglauf

Dopo lo sparo dello starter, era Wyatt a scattare davanti a tutti, allungando il serpentone colorato degli oltre cento partecipanti alla competizione. Nel primo chilometro un terzetto al comando con Wyatt, Frick e Niederegger si preparava per la prima delle due volate sui traguardi volanti, ma Wyatt ripartiva con una progressione irresistibile, andando a cogliere entrambi i successi intermedi e scavando un piccolo divario sugli avversari. A metà gara, all’altezza dell’Hotel Jagerhof, uno degli sponsor della manifestazione, Wyatt era al comando con meno di cinquanta metri su Gerd Frick e ottanta sul duo Niederegger – De Gasperi. Poco più dietro, l’altro tandem composto da Manzi e Mattle.

Gerd Frick conduce su Wyatt e De Gasperi (Foto Walter Andre)

A 1,5 chilometri dal traguardo, a quel punto completamente innevati, l’altoatesino di stanza a Davos, Gerd Frick, riusciva a guadagnare metri ad un affaticato Jonathan Wyatt, a rientrare su di lui, e a staccarlo immediatamente. Da dietro, anche Marco De Gasperi risaliva una posizione, lasciando prima la compagnia di Niederegger, e poi superando Wyatt. Negli ultimi cinquecento metri, l’atleta del Telmekom Team e l’atleta del G.S. Forestale non erano molto distanti fra di loro, ma con un ottimo finale, Gerd Frick riusciva a contenere il ritorno di De Gasperi, conservando un vantaggio sul traguardo di 6″.

Marco De Gasperi

24’57” il tempo del vincitore, molto alto per via del freddo pungente che ha penalizzato i crono degli atleti. Terzo si classificava Wyatt (Team Salomon) a 23″ dal vincitore,

Jonathan Wyatt

quarto il sorprendente Thomas Niederegger (Lago di Resia) a 35″, quinto Mattle (Salomon) e sesto Manzi (G.S. Forestale). Emanuele Manzi al traguardo Tra le donne, anche il tempo fatto segnare dalla vincitrice Andrea Mayr, era ben oltre il proprio record personale (e del percorso, 25’11”!), ma con 27’20” ha mantenuto un vantaggio di 1’24” sulla slovacca Silvia Olejarova e di circa 3′ sulla giovane austriaca Jacqueline Hahn.

La premiazione maschile all'Hotel Jagerhof

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