10 dicembre 2012 – Dallo straordinario oro di Andrea Lalli e dal bellissimo bronzo di Daniele Meucci ad una rilettura in chiave “montana” della rassegna europea del cross andata in scena ieri in Ungheria. Una consuetudine o quasi che questa volta parte non può che non partire dagli azzurri. Si cominicia allora dagli juniores, ovvero dai fratelli Crippa e da Dylan Titon, protagonisti in montagna e tutti al debutto in azzurro sui prati: esordio più felice per i fratelli trentini, per l’appena sedicenne Yemaneberhan in particolare, un po’ meno per Dylan, che corona in ogni caso il piccolo grande sogno di emulare anche in questa specialità la sorella Letizia. Sessantesimo al traguardo, porta invece a casa uno storico bronzo a squadre tra i seniores Alex Baldaccini. Grazie al bergamasco del Gs Orobie, protagonista di straordinario finale di annata, c’è dunque anche un po’ di corsa in montagna in mezzo all’Italia che torna sul podio per Nazioni. Proprio come accadde in occasione della precedente medaglia a squadre conquistata dagli azzurri: correva l’anno 2009, si era a Dublino e di bronzo si vestiva Martin Dematteis, che qualche mese dopo avrebbe corso anche ai Mondiali di Bydgodszcz, in Polonia.
I seniores – Al femminile, sesta è la francese Sophie Duarte, grande interprete delle siepi che senza troppa fortuna aveva provato la via della montagna anche nell’ultima rassegna iridata. Attorno alla quarantesima posizione, nei pressi delle azzurre Pinna e Rinicella, terminano invece la rumena Frumuz, decima a settembre sul Tonale, e la ceca Pavla Schorna, vincitrice del Vanoni femminile 2012. Al maschile, ideale palma del miglior figlio della montagna al britannico Steve Vernon, ottimo tredicesimo sulla scia dell’altro Vernon, Andy che chiude decimo. Per Steve, in montagna e in questa stagione, anche un undicesimo posto agli Europei di Pamukkale e un diciassettesimo ai Mondiali in Valle Camonica. Sui prati di Budapest quattordicesimo invece il turco Vedat Gunen, che in montagna fu iridato tra gli juniores a Wellington (Nz) nel 2005. E di già iridati in quella categoria eccone poi altri due: diciottesimo il “capitano” azzurro Gabriele De Nard, oro a Gap nel 1993, trentatreesimo il norvegese Sindre Buraas, oro a Crans Montana nel 2008. Alle spalle del già ricordato sessantesimo posto del nostro Alex Baldaccini, chiudono in scia il turco Hasan Pak (64esimo), lo sloveno Mitija Kosovelj (65esimo) e l’austriaco Simon Leichleitner (68esimo), tutti abituali protagonisti anche sui sentieri. Gli under 23 – Tra le donne sesta l’Italia, guidata dalla biellese Valeria Roffino, ventitreesima. Nella Turchia che chiude settima, la già due volte iridata in montagna Yasemin Can chiude attorno alla cinquantesima piazza e meglio di lei fanno le connazionali Aydemir e Karabulut, loro pure spesso sui podi internazionali della montagna tra le juniores. Al maschile, con l’Italia quinta e Ahmed El Mazoury quattordicesimo, quindicesimo è il transalpino Michael Gras che quinto era stato tra gli juniores ai Mondiali 2010 di sola salita a Kamnink (Slo). Con il russo Andrej Rusakov soltanto quarantatreesimo, vanno ricordati i trascorsi in montagna anche di due azzurri: il bellunese Manuel Cominotto, ottimo venticinquesimo e il calabrese Andrea Pranno, cresciuto tra le fila del Marathon Cosenza e a Budapest all’esordio in azzurro. Gli juniores – Nella prova femminile vinta dalla serba Amela Terzic, quinta Annabel Mason, la britannica che a Pamukkale nel luglio scorso conquistò il titolo europeo di categoria nella corsa in montagna. Ai Mondiali di Ponte di Legno, Annabel fu poi quarta nella prova vinta dalla turca Sevilay Eytemis, ventesima sui prati innevati di Budapest. Migliore delle azzurrine, undicesime nella classifica a squadre, è Federica del Buono, quarantesima. Al maschile, nella gara vinta dal polacco Szymon Kulka, spicca il secondo posto del bulgaro Mitko Tsenov, diciannovenne specialista delle siepi (8.52.24 di personale), ma in gara anche negli ultimi due Mondiali di corsa in montagna: sedicesimo a Tirana, soltanto trentaquattresimo quest’anno sulle pendici del Tonale. A lungo tra i migliori dieci, chiude invece diciassettesimo il turco Adem Karagoz, iridato nel 2011 a Tirana e argento nel settembre scorso a Ponte di Legno. In un’ideale graduatoria riservata ai giovani uomini di montagna, seguono poi i fratelli Crippa – trentaduesimo l’ancora allievo Yemaneberhan, quarantunesimo Nekagenet -, con in mezzo anche il polacco Marcin Zychski, trantaquattresimo. Settantottesimo invece il sesto degli azzurri, il veneto Dylan Titon. Foto Colombo / FIDALHome page » Cross europeo: così la montagna
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