12 novembre 2012 – Il keniano Hillary Kiprono Bii (Violetta Club) vince sotto il diluvio universale la Garda Trentino Half Marathon in 1.05.09. Secondo il marocchino Jaouad Zain, vincitore l’anno scorso (Running Evolution), col tempo di1.05.42, staccato quindi di 33 secondi dal vincitore che nel 2011 arrivò secondo. Terzo il keniano Ngeno Daniel Kipkirui (Running Club Futura, 1.06.09). Al femminile, terzo successo in questa gara per Elisa Desco (Atletica Alta Valtellina), che si impone in solitaria con l’ottimo tempo di 1.17.42.
 
Cinque minuti prima del via la pioggia, che cade incessantemente sul Garda trentino sin da ieri, aveva smesso per un attimo, lasciando una speranza ai 2.750 maratoneti presentatisi regolarmente al via (circa un 25% di defezioni sul totale di 3.614 iscritti) di correre, diciamo, all’asciutto. Invece, due minuti prima dello start riprendeva con violenza accompagnando gli atleti per tutta la durata della Mezza Maratona. E’ stato comunque un successo, perché se si considera la “Family Run”, la non competitiva alla quale si sono presentati al via in 250 su 500 iscritti, questa edizione va in archivio con 3.000 runner partiti, dunque col segno + senza ombra di dubbio.
Un quintetto composto da Hillary Bii (KEN), Jaouad Zain (ITA), Khalid En Guady (MAR), Ngeno Daniel Kipkirui (KEN) e il fratello di Hillary Bii, Peter, si attestava davanti a tutti sin dal quinto chilometro, tagliando la distanza attorno ai 15 minuti di gara. Il quintetto passava compatto anche dal sesto chilometro tre minuti dopo, ma dal settimo Hillary Bii e Zain Jaouad iniziavano a distaccarsi. Con un vantaggio di una ventina di metri i due, ricordiamolo rispettivamente secondo e primo nel 2011 (alla fine il podio tra i due s’invertirà), iniziavano a tastare il polso agli altri. Hillary Bii all’ottavo chilometro transitava in testa, ma era un attimo. Dal decimo, infatti, in vista della città di Arco il marocchino-italiano Zain lo riprendeva.
Bii ci provava ancora un chilometro dopo, transitando da solo al dodicesimo e tredicesimo, staccando Zain anche di una quarantina di secondi. Al quindicesimo Zain lo riprendeva ma Bii, però, al 18 km trovava lo spunto per andarsene definitivamente dalla compagnia di Zain e Ngeno riuscendo a mettere tra lui e i due inseguitori una ventina di secondi di distacco. In vista del 19 chilometro il terzetto poi sul podio si ricongiungeva per lo sprint finale di Hillary Bii, che entrava da solo nello stadio Benacense tra gli applausi degli oltre cinquecento spettatori in tribuna. Dietro Zain a 30 secondi e Ngeno ad un minuto.

Dall'alto, l'arrivo di Elisa Desco

Una gara quasi in solitaria, invece, per la Desco che dichiarerà: “Speravo di correre più forte, ma il freddo e la pioggia non me l’hanno permesso. Freddo sin dall’inizio, è stata dura lo ammetto. Un tris fortemente voluto qui, perché questa gara è eccezionale. La prima volta ero più giovane – era il 2004, ammette sorridendo – adesso sono tornata da mamma e sono contentissima. Sono partita dietro, tranquilla, un po’ imballata, non ho ancora i miei ritmi. Dopo cinque chilometri ho raggiunto la Urach (seconda al traguardo), e grazie a qualche maschietto cui ho chiesto di darmi una mano sono riuscita a vincere. Un buon tempo finale, ho corso bene, senza forzare tanto, ma va bene così”.
Per Hillary Bii il tempo meteorologico è stato davvero inclemente: “Acqua dal cielo e sul percorso, freddo, tanto freddo. Correre così è davvero dura. Tuttavia è stata una bella gara, ho provato lo sprint finale su Zain a circa un chilometro dall’arrivo, è andata bene”. Anche Zain, nonostante non sia riuscito a bissare la vittoria del 2011 si è dichiarato egualmente soddisfatto: “Sì, perché correre con questo tempo è davvero dura. Sul percorso, poi, l’acqua caduta ha formato tante pozzanghere. Comunque è sempre una bella gara, peccato per il tempo, ma è stata comunque una gara combattuta”.
Primo degli “italiani” Nicola Venturoli, nono assoluto (C.S. San Rocchino) nel tempo di 1.10.12, decimo Gabriele Abate (1.10.52), ritirato poco prima del terzo chilometro il trentino Giuliano Battocletti: “All’uscita dalla galleria il vento da nord era fortissimo. Correre in queste condizioni, per me, non ne valeva la pena. Ad un malanno certo post gara ho preferito il ritiro”.
Fonte: Comunicato stampa