4 novembre 2012 – Il grigio del cielo che alla fine ha solo minacciato, ma per fortuna non ha sparso pioggia sulla città di Alba, è stato fin dal primo mattino cancellato dai colori della festa della terza Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo Bianco di Alba. Una festa all’interno della quale si è visto di tutto: sudore e fango, fatica e gioia, stanchezza a soddisfazione, sorrisi e soprattutto tanta passione e amore per la corsa. Il gruppo del Triangolo Sport, comitato organizzatore presieduto da Massimo Casagrande, ha fatto un grande lavoro e ha regalato agli oltre 550 partecipanti una grande giornata di sport. Ottima la logistica e la gestione dell’evento, l’accoglienza e i ristori finali, pasta party compreso. Gli atleti si sono dati appuntamento fin dalle prime ore del mattino nel cuore della città , dove hanno ritirato i loro pettorali per poi recarsi alla partenza, proprio accanto allo splendido Duomo  di Alba. Oltre 400 i partecipanti alla mezza maratona, circa 150 quelli della 42 chilometri. Non certo una maratona e una mezza classiche, ma speciali proprio perché  immerse nel verde delle Langhe, con salite e discese da affrontare, tratti in asfalto e sterrato ad alternarsi e con qualche scalinata ad aggiungere un ulteriore dose di avventuroso, a un tracciato già di per sé estremamente suggestivo. Le colline e le strade di Alba, Neive, Treiso e Barbaresco hanno così fatto da splendido scenario a questa edizione 2012 della ecomaratona albese, che si è ancora una volta superata in numeri e gradimento. Ai nastri di partenza, fra gli atleti provenienti da ogni regione d’Italia e anche dall’estero, anche alcuni nomi di rilievo, i quali non hanno tradito le attese. Su tutti Walter Sartor, portacolori del Dragonero, che solo due settimane fa ha vinto il titolo di campione italiano di 50 km. E infatti é stato lui il trionfatore di giornata, portando e termine la sua gara con il crono di 2h49’37”. Con lui sul podio sono saliti Michele Evangelisti del Runners Bergamo con 2h54’42” e Graziano Giordanengo del Dragonero con 2h56’52″. In campo femminile bellissima vittoria di Martina Bricarello del Running Center Club Torino, con il tempo di 3h38’18″. Seconda piazza per Daniela Scavino, atleta di casa tesserata per la Ferrero ASD, con 3h42’58″. Terza Francesca Di Nicola con 3h50’02″.

Il vincitore Walter Sartor

Nella mezza maratona, vittoria nella gara maschile per Franco Chiera del Base Running in 1h19’13″, davanti a Giuseppe Massaneo del Dragonero con 1h19’31″ e Jean Pellissier del Pont Saint Martin con 1h21’25″. Fra le donne successo per la grande favorita Eufemia Magro, portacolori del Dragonero e fra le atlete più forti a livello regionale sulla distanza. Per lei crono di 1h29’21″. Alle sue spalle Clara Rivera dell’Atletica Cairo con 1h33’47″ ed Elena Carbone della Podisti Albesi Mokafe con 1h34’04″. Ad accogliere non solo i vincitori, ma tutti gli atleti uno ad uno, in piazza Rossetti ad Alba c’erano tanti appassionati e curiosi accorsi per assistere allo spettacolo della Ecomaratona, nonché il folclore delle bravissime e giovanissime ragazze del gruppo Cheerleaders fondato dalla società  Ginnastica Alba in collaborazione con Triangolo Sport. E a dettare i tempi della festa, l’ormai esperto e conosciuto speaker Paolo Meli, già  voce del Giro d’Italia di ciclismo e altre gare internazionali.

Il podio femminile

Massimo Casagrande a fine gara, per conto di tutta la squadra di Triangolo Sport, ha manifestato la grande soddisfazione per un’edizione davvero ben riuscita della Ecomaratona del Barbarersco e del Tartufo Bianco di Alba. “Siamo riusciti e superarci – ha detto il presidente del comitato organizzatore – nel numero dei partecipanti e negli apprezzamenti da parte degli atleti. Sono state vincenti le scelte di apportare alcune modifiche al percorso, rendendolo ancora più caratteristico, emozionante e competitivo, e di portare nel centro di Alba anche l’arrivo della mezza maratona. La città  ha risposto con entusiasmo all’evento e questo ci fa capire che possiamo crescere sempre di più». I sorrisi e molto spesso la gioia pura, stampata sui volti degli atleti seppur stremati a fine gara, è stato il segnale più chiaro di quanto la gara sia stata amata e vissuta con trasporto e passione, come diversamente non poteva essere per una ecomaratona immersa nel verde di una delle zone più belle del mondo: Alba e le sue Langhe. Fonte: ufficio stampa Comitato Organizzatore