6 ottobre 2012 – Senza azzurri in gara, si sono da poco conclusi a Kavarna, in Bulgaria, i Campionati Mondiali di mezza maratona. Una rassegna  nata nel 1996 a Palma de Maiorca, quando a vincere fu l’azzurro Stefano Baldini, e nel tempo diventata quasi scontato terreno di dominio africano. Così, ad esempio, ha detto anche questa mattina la prova femminile: a vincere, infatti, l’etiope Meseret Hailu, che in 1h08’55” ha preceduto di un secondo soltanto la connazionale Feyse Tadese, con la keniana Paskalia Chepkorir Kipkoech terza in 1h09’04”. Solo Etiopia e Kenia sino alla sesta posizione, con i due Paesi africani ovviamente nell’ordine ai primi due posti nella classifica per Nazioni, laddove il bronzo premia il compatto Giappone. Settima allora la britannica Gemma Steel in 1h11’09”, mentre al quattordicesimo posto ritroviamo l’australiana Sara Tamsett, iridata juniores nella corsa in montagna ad Ovronnaz 2007.

Zersenay Tadese (foto iaaf.org)

In giornata calda e umida, quinto titolo iridato sulla distanza per l’eritreo Zersenay Tadese, peraltro detentore della miglior prestazione di sempre sulla distanza con 58’23”. Per lui questa volta un crono finale di 1h00’19” e un margine di trentadue secondi sull’etiope Deressa Chimsa e di quarantadue  sul keniano John Nzau Mwangangi, a sua volta seguito da altri tre keniani. Con il contributo anche di Uganda (settimo Jackson Kiprop) e Sud Africa (ottavo Stephen Mokoka), solo Africa nelle prime tredici posizioni, laddove pure emerge la presenza dell’eritreo Kiflom Sium, decimo, che era stato secondo tra gli juniores ai Mondiali  di corsa in montagna di Bursa 2006. Sempre in casa Eritrea – seconda nella classifica per Nazioni dietro al Kenya, ma davanti all’Etiopia – , da segnalare anche il venticinquesimo posto di Debesay Tsige, reduce dal quarto posto iridato di Temù-Ponte di Legno-Tonale.